Contributo per la transizione ecologica delle imprese delle province di Biella, Novara, Vercelli e VCO
Nell’ambito dell’iniziativa strategica “La doppia transizione digitale ed ecologica”, il bando incentiva l’avvio da parte delle imprese di percorsi per favorire la transizione ecologica attraverso l’adozione di criteri ESG, la realizzazione di interventi di efficienza energetica, l'introduzione di Fonti di Energia Rinnovabile e la partecipazione a Comunità Energetiche Rinnovabili.
Chi sono i beneficiari del contributo per la transizione ecologica
Possono presentare domanda le imprese aventi sede legale e/o unità locale nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte (province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli) e in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere attive, in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale secondo la normativa vigente;
b) le spese sostenute devono essere coerenti con l’attività effettivamente esercitata dall’impresa beneficiaria in base a quanto risultante dalla visura camerale;
c) non essere in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata, concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
d) avere assolto gli obblighi contributivi;
e) non avere, al momento della liquidazione del contributo, forniture in essere con la Camera di Commercio.
Progetti ammissibili al contributo per la transizione ecologica
Acquisizione di servizi di consulenza, prove tecniche, software, attrezzature e formazione, finalizzati ad agevolare gli interventi sotto elencati.
Cosa agevola il contributo per la transizione ecologica
Spese per consulenza, prove tecniche, software, attrezzature e formazione.
Contributo per la transizione ecologica
Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di contributo a fondo perduto a copertura del 50% delle spese sostenute e ritenute ammissibili, con un importo massimo del contributo pari a euro 5.000.
La spesa minima per partecipare al Bando è fissata in euro 2.000; non è previsto invece un tetto massimo, fermo restando che l’importo del contributo non potrà superare euro 5.000.
Sono previste premialità da euro 500 ciascuna per le imprese:
1. in possesso del rating di legalità
2. titolari di certificazione della parità di genere.
Tali condizioni devono essere in corso di validità al momento di invio della domanda e fino alla liquidazione del contributo e sono concedibili nel limite del 100% delle spese ammissibili e nel rispetto dei pertinenti massimali de minimis.
Interventi ammissibili
Adozione dei criteri ESG
1. sistemi di riuso degli scarti di produzione e dei fattori di produzione;
2. innovazione di prodotto e/o processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse, utilizzo di sottoprodotti in cicli produttivi, riduzione di rifiuti e riutilizzo di beni e materiali;
3. sistemi aziendali di riduzione dei consumi idrici e riciclo dell’acqua;
4. definizione di un piano di gestione per progetti di mobilità e logistica sostenibile;
5. azioni finalizzate all’allungamento della durata di vita utile dei prodotti e il miglioramento del loro riutilizzo e della loro riciclabilità (eco-design);
6. introduzione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging);
7. valutazioni/certificazioni ambientali, sociali e di governance, incluse le verifiche di conformità agli orientamenti tecnici della Commissione Europea (2021/C 58/01) sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (DNSH) ai sensi dell’art. 17 del Regolamento (UE) 2020/852;
8. governance dell’azienda in ottica di aderenza ai criteri ESG (sistemi di rating ESG, bilancio di sostenibilità, ecc.);
9. formazione per lo sviluppo delle competenze e della consapevolezza interna all’azienda, specificatamente finalizzate all’adozione di un piano di governance ESG.
Razionalizzazione dell’uso di energia
1. audit energetici per individuare e quantificare gli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio e definire un piano di miglioramento energetico;
2. analisi delle forniture di energia finalizzata alla definizione di un programma di ottimizzazione dei parametri contrattuali;
3. progettazione di sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici e della produzione (consumi, rendimenti, ecc.), anche attraverso l’utilizzo di automazioni con tecnologie 4.0;
4. piano di miglioramento energetico con individuazione e quantificazione degli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio dell’impresa, incluse le spese di ricerca delle perdite di aria compressa;
5. studi di fattibilità per progetti di riqualificazione energetica;
6. implementazione di Sistemi di gestione dell’energia in conformità alle norme ISO 50001, ISO 50005, ISO 50009;
7. studio di fattibilità tecnico-economica finalizzata alla realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER);
8. realizzazione della documentazione tecnica (progetto, configurazione, ecc.) e giuridica (statuto, contratti, ecc.) necessaria alla costituzione/adesione di/ad una CER;
9. implementazione di tecnologie digitali e 4.0 (cloud, IoT, Intelligenza artificiale, ecc.) per favorire la transizione energetica (“doppia transizione”);
10. acquisizione temporanea del servizio esterno di Energy Manager a beneficio dell’impresa.
Formazione di Energy Manager
Corsi finalizzati al conseguimento della qualifica di Energy manager, di durata non inferiore alle 40 ore totali, per risorse interne impiegate stabilmente all’interno dell’impresa.

