Contributo per valorizzare i brevetti delle piccole e medie imprese
per invenzione industriale
Chi sono i beneficiari del contributo per valorizzare i brevetti
Il contributo è rivolto alle micro, piccole e medie imprese, anche appena costituite, che possiedono almeno uno dei seguenti requisiti:
- titolari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 1 gennaio 2022;
- titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 1 gennaio 2021 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
- titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 1 gennaio 2021, con un rapporto di ricerca con esito “non negativo” che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto.
Progetti ammissibili al contributo per valorizzare i brevetti
Acquisto di servizi specialistici per la valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.
I servizi specialistici possono essere relativi a:
- progettazione, industrializzazione e ingegnerizzazione
- organizzazione e sviluppo
- trasferimento tecnologico.
Sono ammissibili solo le spese sostenute successivamente alla data di presentazione telematica della domanda di contributo.
Contributo per valorizzare i brevetti
Il contributo è a fondo perduto fino a un massimo di 140.000 euro e non può superare l’80% dei costi ammissibili.
L'agevolazione è concessa in regime "de minimis".
Il contributo è elevato al 100% per le imprese beneficiarie che al momento della presentazione della domanda risultano contitolari – con un Ente Pubblico di Ricerca (Università, Enti di Ricerca e IRCCS) – della domanda di brevetto o di brevetto rilasciato, ovvero titolari di una licenza esclusiva avente per oggetto un brevetto rilasciato ad uno dei suddetti Enti pubblici, già trascritta all’UIBM, senza vincoli di estensione territoriali.
L’obiettivo è sostenere la capacità innovativa e competitiva delle micro, piccole e medie imprese attraverso la valorizzazione e lo sfruttamento economico dei brevetti sui mercati nazionali e internazionali.
Brevetti+2023 ha una dotazione di 20 milioni di euro.
Le domande saranno valutate in base all’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi.
Spese Macroarea A
- studio di fattibilità (specifiche tecniche con relativi elaborati, individuazione materiali, definizione ciclo produttivo, layout prodotto);
- progettazione produttiva, studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo, anche in un’ottica di incremento del valore del TRL;
- progettazione e realizzazione firmware esclusivamente per le macchine a controllo numerico finalizzate al ciclo produttivo;
- analisi e definizione dell’architettura software solo se relativo al procedimento oggetto della domanda di brevetto o del brevetto, con esclusione della realizzazione del codice stesso;
- test di produzione;
- rilascio certificazioni di prodotto o di processo strettamente connesse al brevetto oggetto della domanda.
Spese Macroarea B
- organizzazione dei processi produttivi;
- analisi per la definizione qualitativa e quantitativa dei nuovi mercati geografici e settoriali;
- definizione della strategia di comunicazione, promozione e presidio dei canali distributivi.
Spese Macroarea C
- predisposizione accordi di segretezza;
- predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto;
- contratto di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università (accordi di ricerca
sponsorizzati).
Ai fini dell’ammissibilità:
- il progetto non può basarsi su un unico servizio;
- nel progetto deve essere presente almeno un servizio della Macroarea A;
- gli importi richiesti per i servizi relativi alle Macroaree B e C, complessivamente, non possono superare il 40% del totale del piano richiesto.