Contributo e finanziamento agevolato

Fondo Artigianato Regione Piemonte

Fondo Artigianato

sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese artigiane piemontesi e per l’ammodernamento e innovazione dei loro processi produttivi

Chi sono i beneficiari del bando Fondo Artigianato

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le:

  • Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) in possesso dell'annotazione della qualifica artigiana sul Registro delle Imprese della CCIAA al momento di presentazione della domanda.

Progetti ammissibili

Sono ammissibili gli interventi finalizzati alla realizzazione di progetti di investimento, sviluppo, consolidamento e per le connesse necessità di scorte di importo minimo pari a € 25.000,00.

Durata dei progetti del Fondo Artigianato

Le durate progettuali massime sono stabilite in funzione dell’importo di progetto:

  • progetti di importo inferiore o uguale a € 250.000,00 – 18 mesi dalla data di concessione;
  • progetti di importo complessivo superiore a € 250.000,00 – 24 mesi dalla data di concessione.

Contributo a fondo perduto

Contributo a fondo perduto:

  • micro imprese: 10% della quota pubblica di finanziamento;
  • piccole imprese: 8% della quota pubblica di finanziamento;

Il contributo è erogato in un’unica soluzione, al termine dell’investimento.

Finanziamento a tasso zero

Finanziamento agevolato a copertura del 100% delle spese ammissibili così strutturato:

  • 70% a tasso zero
  • 30% fondi bancari al tasso di mercato

Rimborso in rate trimestrali posticipate, da 36 mesi a:

  • 60 mesi per importi fino a € 250.000;
  • 72 mesi per importi fino a € 1.000.000;
  • 84 mesi per importi superiori a € 1.000.000.

Eventuale preammortamento di 6 mesi.

Importo massimo di intervento con fondi a tasso zero:

  • € 500.000 per le micro imprese;
  • € 1.000.000 per le piccole imprese;

Erogazione in via anticipata:

  • in un’unica soluzione per importi < € 750.000
  • in due tranche a Stato Avanzamento Lavori (60%-40%) per importi superiori a € 750.000

Quali sono le spese ammesse dal bando Fondo Artigianato

SPESE PRINCIPALI

  • macchinari e impianti di servizio ai macchinari, attrezzature;
  • hardware e software;
  • mobili, arredi, macchine d’ufficio, altri beni strumentali;
  • automezzi per trasporto di cose > Euro 6c (compresi gli autonegozi);
  • opere edili di ristrutturazione;
  • brevetti, marchi, licenze, diritti d’autore;
  • sistemi e certificazioni aziendali;
  • certificazioni di prodotto non obbligatorie.

SPESE CON LIMITAZIONE

  • acquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività d’impresa (per un importo non superiore al 100% delle “spese principali”);
  • “avviamento d’azienda” per un importo non superiore al 35% del totale delle “spese principali”;
  • scorte (materie prime, semilavorati, prodotti finiti), per un importo non superiore al 20% del totale delle “spese principali”;
  • spese generali per un importo non superiore al 5% delle “spese principali”
  • spese per servizi, per un importo non superiore al 25% del totale delle “spese principali”, includendo: consulenze aziendali, formazione del personale, intermediazione immobiliare, pubblicità e marketing e/o e‐commerce, partecipazione a fiere (plateatico e allestimento stand), locazione di immobili, locazione operativa (noleggio) di beni e servizi.

Cosa possiamo fare sul bando Fondo Artigianato

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti  20%

Predisporre e inviare le domande 40%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione  100%

Bando Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo nelle imprese piemontesi

Digitalizzazione e efficientamento produttivo delle imprese piemontesi

Il Bando prevede due linee:

  • Linea a) Digitalizzazione delle imprese
  • Linea b) Efficientamento produttivo

La linea a) agevola investimenti in infrastrutture digitali e cybersecurity; sistemi integrati; commercio elettronico, e-business e processi aziendali in rete; tecnologie emergenti; ecc.

La linea b) agevola progetti di miglioramento della competitività: investimenti finalizzati a diversificazione produttiva e/o di fornitura di servizi; innovazione di prodotto; trasformazione del processo produttivo, anche con il fine di innalzare il livello di sicurezza sul lavoro al di sopra degli standard obbligatori; ecc.

Una singola impresa potrà richiedere il supporto previsto dal Bando sia a valere sulla Linea a) sia a valere sulla Linea b), presentando due domande distinte.

Su entrambe le linee sono previste sub-linee green con maggiorazione dell’intensità di aiuto, per progetti che prevedano investimenti finalizzati alla protezione ambientale.

Le imprese a media capitalizzazione potranno presentare domanda esclusivamente su tali sub-linee green.

Chi sono i beneficiari del bando Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le:

  • Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI);
  • Imprese a media capitalizzazione.

Progetti ammissibili

Saranno ammissibili progetti aventi le seguenti dimensioni:

- micro e piccole imprese, importo minimo pari a € 50.000;

- medie imprese, importo minimo pari a € 100.000;

- imprese a media capitalizzazione, importo minimo pari a € 250.000.

L’importo massimo dei costi ammissibili è fissato in € 3.000.000,00.

 

Gli interventi dovranno contribuire ad almeno uno dei seguenti obiettivi specifici della Strategia regionale di sviluppo sostenibile (SRSvS):

Aumentare la sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi, anche sfruttando tutto il potenziale delle tecnologie più innovative

Sostenere lo sviluppo di nuove specializzazioni produttive ad alta innovazione, basate sul paradigma dell’economia circolare e della bio-economia

Promuovere l'innovazione tecnologica e la transizione del sistema produttivo

Diffondere i sistemi di certificazione di sostenibilità ambientale (LCA, impronta di carbonio, ecc.) sulle materie prime e nelle attività delle imprese

Ridurre la produzione di rifiuti e promuovere il corretto uso delle biomasse

Durata dei progetti di Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

La durata del progetti dovrà rientrare nell’orizzonte temporale di 18 mesi a partire dalla data di concessione.

Contributo a fondo perduto

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto e in un finanziamento a tasso zero.

Contributo per le Micro e Piccole Imprese:

  • 10,00% per progetti "standard"
  • 12,00% per progetti "standard" con premialità
  • 12,50% per progetti "standard" in aree 107.3.c
  • 14,50% per progetti "standard" con premialità in aree 107.3.c
  • 20,00% per progetti "green"
  • 22,00% per progetti "green" con premialità
  • 22,50% per progetti "green" in aree 107.3.c
  • 24,50% per progetti "green" con premialità in aree 107.3.c
     

Contributo per le Medie Imprese:

  • 5,00% per progetti "standard"
  • 7,00% per progetti "standard" con premialità
  • 7,50% per progetti "standard" in aree 107.3.c
  • 9,50% per progetti "standard" con premialità in aree 107.3.c
  • 10,00% per progetti "green"
  • 12,00% per progetti "green" con premialità
  • 12,50% per progetti "green" in aree 107.3.c
  • 14,50% per progetti "green" con premialità in aree 107.3.c

Per le Imprese a Media Capitalizzazione :

  • finanziamento a tasso zero progetti "green"

La percentuale di contributo per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c” è maggiorata del 2,5%

Per entrambe le linee e per le sole PMI, sono previste premialità che comporteranno una maggiorazione fino al 2% della sovvenzione riconoscibile

Le premilaità sono:

  • il possesso del rating di legalità
  • la certificazione della parità di genere
  • la rilevanza della componente femminile/giovanile in termini di partecipazione al capitale sociale
  • il possesso di certificazioni relative ai sistemi di gestione ambientali (EMAS o equivalenti)
  • il possesso del rating ESG.

Finanziamento a tasso zero

Le caratteristiche del piano di ammortamento del finanziamento agevolato, a rate trimestrali a quote capitali costanti posticipate, saranno le seguenti:

A) max 60 mesi, di cui 6 di preammortamento facoltativo, per investimenti inferiori o uguali a € 1 milione;

B) max 72 mesi, di cui 12 di preammortamento facoltativo, per investimenti superiori a € 1 milione;

C) limitatamente alle imprese a media capitalizzazione, max 84 mesi, di cui 12 di preammortamento
facoltativo, per investimenti superiori a € 2 milioni.

L’opzione B) e C) sono a discrezione dell’impresa, che potrà comunque scegliere l’opzione B) se applicabile o l’opzione A).

Quali sono le spese ammesse dal bando Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

spese per acquisto di macchinari e attrezzature

impianti

software e hardware

veicoli (ad esclusione della categoria M1) puliti o a zero emissioni

pannelli fotovoltaici accessori al progetto di investimento principale e nel limite massimo del 20% delle spese ammissibili

installazione e posa in opera degli impianti, ivi incluse le opere murarie, nel limite del 20% dei relativi investimenti

brevetti, know-how, conoscenze tecniche non brevettate strumentali al progetto, ivi incluse le licenze, nel limite del 10% delle spese ammissibili

progettazione e sviluppo, strettamente connesse e funzionali al progetto di investimento

certificazioni

studi di fattibilità avviati prima della presentazione della domanda, purché successivamente al 7/10/2022 e strettamente correlati al progetto di investimento.

Cosa possiamo fare sul bando Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti  20%

Predisporre e inviare le domande 40%

Gestire le domande 80%

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Quanto manca all'apertura del bando Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

Avvisi Fondimpresa

Avviso 1/2023 – Formazione di lavoratori disoccupati da assumere

Avviso 1/2023 Fondimpresa - Formazione di lavoratori disoccupati da assumere

Con l’Avviso 1/2023 Fondimpresa finanzia piani condivisi per la formazione dei lavoratori disoccupati o inoccupati da assumere nelle aziende aderenti al Fondo.

Possono presentare domanda di contributo e realizzare il Piano formativo esclusivamente le aziende aderenti a Fondimpresa che hanno necessità di assumere nuove figure professionali con profili di difficile reperimento.

Le domande dovranno pervenire, a pena di inammissibilità, a partire dal 1 marzo 2023 e fino al 31 dicembre 2023.

Destinatari dell'Avviso 1/2023

Sono destinatari dei Piani formativi sull'Avviso 1/2023 i lavoratori disoccupati, inoccupati coinvolti nelle azioni formative del piano finalizzate alla qualificazione/riqualificazione e/o all’aggiornamento delle competenze, promosse da aziende che in risposta al fabbisogno di figure professionali difficilmente reperibili nel mercato locale del lavoro, procedano a formarli.

È possibile ammettere nei percorsi formativi partecipanti la cui assunzione da parte dell’azienda proponente è avvenuta dopo la presentazione della domanda di contributo.

Contributo dell'Avviso 1/2023

L'erogazione del contributo è subordinata all’assunzione del 90% dei partecipanti effettivi (il 50% a tempo indeterminato e il 40% a tempo determinato).

I Soggetti proponenti, singolarmente, o in Associazione Temporanea di Imprese (ATI), potranno accedere alle risorse dell’Avviso mediante presentazione di uno o più piani formativi, per un valore cumulativo massimo di € 300.000,00.

Il contributo verrà assegnato, secondo l’ordine cronologico di presentazione, ai Piani formativi risultati idonei sulla base di una griglia di valutazione.

Ogni piano formativo prevede un contributo minimo di € 20.000 e massimo di € 300.000.

L’erogazione del contributo concesso avverrà a saldo, entro 45 giorni dall’approvazione della rendicontazione finale da parte di Fondimpresa.

Inoltre, l'erogazione è subordinata all’assunzione del 90% dei partecipanti effettivi (il 50% a tempo indeterminato e il 40% a tempo determinato).

Possono contribuire al raggiungimento dell’obiettivo anche le assunzioni con contratto di apprendistato a tempo indeterminato.

I contratti di assunzione a tempo determinato devono avere la durata minima di almeno sei mesi.

La certificazione dell’avvenuta assunzione dovrà essere effettuata tramite produzione di copia del Mod. UNILAV per il singolo lavoratore interessato.

Dettagli dell'Avviso 1/2023

Il contributo verrà assegnato, secondo l’ordine cronologico di presentazione, ai Piani formativi risultati idonei sulla base di una griglia di valutazione.

Le singole azioni formative che compongono l’articolazione del Piano devono avere una durata minima di 100 ore e massima di 200 ore.

Il singolo lavoratore può frequentare un massimo di 320 ore di formazione, in una o più azioni formative.

Ogni singola azione formativa deve prevedere un minimo di 6 partecipanti e rivolgersi ad un massimo di 15.

Ai fini della validità dell’azione, e pertanto dell’ammissibilità dei relativi costi, è necessario che almeno 6 partecipanti risultino formati, abbiano cioè frequentato almeno il 70% delle ore programmate.

Tuttavia, nel solo caso di Piani formativi composti da più azioni, ai fini della validità dell’azione formativa, e pertanto dell’ammissibilità dei relativi costi, è necessario che almeno 4 lavoratori abbiano partecipato per il 70% delle ore programmate.

COSA FACCIAMO

E3 S.r.l. offre alle aziende aderenti a Fondimpresa un servizio completo in grado di utilizzare le varie opportunità che il Fondo offre (piani formativi sul proprio Conto Formazione; piani formativi con contributo aggiuntivo al proprio Conto Formazione):

  • progettazione e redazione dei Piani;
  • gestione dei Piani;
  • rendicontazione dei Piani;
  • certificazione dei rendiconti;
  • erogazione della docenza in modalità aziendale o interaziendale con docenti senior.

Quanto manca alla scadenza:

Contributo-Brexit

Contributo per contrastare gli impatti negativi della Brexit

Contributo per contrastare gli impatti negativi della Brexit

Un contributo per supportare le imprese danneggiate dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

Chi sono i beneficiari del contributo Brexit

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le imprese di qualsiasi dimensione e settore.

Per dimostrare l’impatto negativo, l’impresa dovrà dimostrare ad esempio:

  • la contrazione dei volumi di affari
  • l’allungamento dei tempi di gestione degli ordini
  • problemi derivanti dall’innalzamento di barriere commerciali
  • licenziamento/assunzione dipendenti a causa della Brexit

Contributo a fondo perduto

Il contributo a fondo perduto è assogettato al regime "De minimis" e copre il 100% delle spese.

Quale sono le spese ammissibili dal bando Efficienza energetica ed energie rinnovabili

Sono ammissibili le seguenti spese connesse agli impatti della Brexit:

  • costi del personale
  • spese di viaggio (aerei – treni)
  • spese di soggiorno (viaggio – vitto)
  • costi per consulenze e servizi
  • attrezzature
  • infrastrutture
  • spese generali calcolate su base forfettaria fino al 7% dei costi diretti ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute dal 01/01/2020 alla presentazione della domanda di contributo.

L'importo complessivo delle spese deve essere superiore a 10.000 euro.

Cosa possiamo fare sul bando Brexit

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti  40%

Predisporre e inviare le domande 50%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione  100%

Quanto manca alla chiusura del bando Brexit

Risparmio_energetico

Efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese piemontesi

Efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese piemontesi

Il bando promuove investimenti per la riduzione dei consumi e delle correlate emissioni inquinanti e climalteranti degli edifici e degli impianti produttivi attraverso la razionalizzazione dei cicli produttivi, l’utilizzo efficiente dell’energia e la produzione di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo.

L’agevolazione, che copre fino al 100% dei costi ammissibili dell’investimento, è costituita da un finanziamento agevolato e da una quota a fondo perduto.

Chi sono i beneficiari del bando efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le:
  • Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI);
  • Grandi Imprese (GI).

La presentazione della domanda sull’Azione II.2ii.2 Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese può avvenire solo se è già stata presentata una domanda sulla Azione II.2i.2 Efficientamento energetico nelle imprese, oppure se è già realizzato e si è già ottenuto positivo esito alla rendicontazione di un intervento di efficientamento energetico con la programmazione POR FESR 2014- 2020 – Asse IV Azione IV.4b.2.1.

Progetti ammissibili

Azione II.2i.2 Efficientamento energetico nelle imprese

Prevede cinque Linee di intervento:

  • a) impianti di cogenerazione ad alto rendimento ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 012/27/EU, qualificati CAR dal GSE (Reg. 651/2014 art.40);
  • b) interventi di razionalizzazione dei cicli produttivi e utilizzo efficiente dell’energia (Reg. 651/2014 art.38);
  • c) interventi di efficientamento energetico di edifici delle imprese (Reg. 651/2014 art.38) per la parte eccedente rispetto a quanto già previsto dal D.M. 26/06/2015 “requisiti minimi”;
  • d) installazione di sistemi di building automation connessi agli interventi di efficientamento (Reg. 651/2014 art.38);
  • e) sviluppo di processi innovativi volti al risparmio energetico, compresa l’eventuale  ingegnerizzazione di nuove linee di produzione efficienti (Reg. 651/2014 art.38).

Dimensione del progetto:

Per le MPMI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a € 80.000 euro ed un massimo pari a € 3.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Per le GI sono ammissibili investimenti che rivestono carattere di strategicità di importo minimo pari a € 500.000 euro e massimo pari a € 5.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie e delle intensità di aiuto individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Azione II.2.ii.2 Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese

prevede cinque Linee di intervento:

  • a) impianti di cogenerazione ad alto rendimento ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 2012/27/EU, qualificati CAR dal GSE, alimentati a fonti rinnovabili;
  • b) installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell’energia idraulica e solare-fotovoltaica;
  • c) installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica attraverso lo sfruttamento dell’energia dell’ambiente, geotermica, solare termica o da biomassa;
  • d) produzione di idrogeno verde da energia elettrica rinnovabile;
  • e) sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia prodotta di media e piccola taglia.

Gli interventi sono finalizzati all’autoconsumo dell’energia prodotta e possono comprendere sistemi di accumulo/stoccaggio di media e piccola taglia.

Dimensione del progetto:

Per le MPMI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a € 100.000 euro ed un massimo pari a € 3.000.000 IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Invece, per le GI sono ammissibili investimenti che rivestono carattere di strategicità di importo minimo pari a € 500.000 euro e massimo pari a € 5.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie e delle intensità di aiuto individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Per l’Azione Azione II.2.i.2 Efficientamento energetico nelle imprese, gli interventi dovranno garantire un risparmio annuo minimo di emissioni e/o di energia primaria, parametrato alla situazione preesistente, differenziato a seconda della Linea di intervento cui afferiscono, come specificato dal bando.

Mentre, per l’Azione II.2.ii.2 Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese, gli interventi dovranno garantire un risparmio annuo di emissioni e/o di energia primaria, parametrato alla situazione preesistente, differenziato a seconda della Linea di intervento cui afferiscono, come specificato dal bando.

Durata dei progetti di efficienza energetica ed energie rinnovabili

Il termine per la conclusione dell’investimento è di 24 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.

Contributo a fondo perduto

L’agevolazione risulta così suddivisa:

Micro e Piccole Imprese:

  • finanziamento pari al 70% del valore del progetto, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto del 30% del valore del progetto.

Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c” sono le seguenti:

  • finanziamento pari al 65%
  • contributo a fondo perduto del 35%

Medie Imprese:

  • finanziamento pari all’80%, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto del 20%.

Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c” sono le seguenti:

  • finanziamento pari al 75%;
  • contributo a fondo perduto del 25%.

Grandi Imprese:

  • finanziamento pari al 90% del valore del progetto, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto del 10%

Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c” sono le seguenti:

  • finanziamento pari all'85%;
  • contributo a fondo perduto del 15%.

Quale sono le spese ammissibili dal bando Efficienza energetica ed energie rinnovabili

Per ogni Azione, sono ammissibili esclusivamente le voci di spesa elencate di seguito:

a) fornitura dei componenti necessari alla modifica dei processi o alla realizzazione degli impianti o degli involucri edilizi ad alta efficienza; sono comprese le apparecchiature per la riduzione/eliminazione degli impatti ambientali nel rispetto del principio DNSH;

b) installazione e posa in opera degli impianti e dei componenti degli involucri edilizi e dei sistemi di accumulo;

c) opere edili ad esclusivo asservimento di impianti/macchinari oggetto di finanziamento e/o interventi di messa in sicurezza (sismica o ambientale, ad esempio l’eliminazione di sorgenti potenzialmente inquinanti, come materiali contenenti amianto, serbatoi di combustibili dismessi, ecc.) degli impianti/edifici oggetto di agevolazione e/o eventuali opere necessarie alla “resa a prova di clima” delle opere finanziate; le opere edili nel caso della Azione II.2.i.2 - Intervento a) e Azione II.2.ii.2 - Intervento a), gli interventi di messa in sicurezza e quelli a garanzia dell’immunizzazione degli effetti del clima, sono ammissibili complessivamente nei limiti del 20% del totale della spesa ammessa sommando le suddette voci a) e b); sono fatti salvi gli interventi di cui alla Azione II.2.i.2 - Intervento c);

d) sia per impianti, sia per involucri edilizi: spese tecniche per progettazione (sostenute dopo il 07/10/2022), direzione lavori, collaudo (es. Diagnosi energetica, Attestato di Prestazione Energetica dell’edificio, Certificazione degli impianti, ecc..). Le spese tecniche sono ammesse fino ad un massimo da calcolare secondo la formula: STA = Inv*[(30-4*LOG(Inv))/100], dove STA è la Spesa Tecnica Ammissibile e Inv è il costo totale dell’intervento (voci di spesa a + b + c). Per importi maggiori di 3.000.000 € si applica l'aliquota dei 3 milioni.

L'IVA è ammissibile in base a quanto previsto dall’art. 64 del Reg. (UE) 2021/1060.

Cosa possiamo fare sul bando Efficienza Energetica

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti  20%

Predisporre e inviare le domande 40%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione  100%

Quanto manca all'apertura del bando efficienza energetica ed energie rinnovabili

comparto-della-riparazione

Sostegno alle imprese artigiane nel miglioramento tecnologico del comparto della riparazione

Contributo e finanziamento agevolato per il comparto della riparazione di veicoli e motocicli

L’intervento è finalizzato a supportare le imprese artigiane piemontesi nel miglioramento tecnologico del comparto della riparazione, finalizzato all'uso e manutenzione dei trasporti sostenibili, attraverso l'acquisizione di nuove attrezzature e competenze per intervenire sulle nuove motorizzazioni
(elettrico, ibrido, idrogeno) e su mezzi di trasporto interconnessi.

Chi può presentare domanda

Le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) artigiane aventi unità locale operativa attiva in Piemonte e iscritte al Registro Imprese.

Sono ammessi alla partecipazione al bando i seguenti codici ATECO:

  • riparazione meccaniche di autoveicoli (Ateco 45.20.10);
  • riparazione di carrozzerie di autoveicoli (Ateco 45.20.20);
  • riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli (Ateco 45.20.30);
  • riparazione e sostituzione di pneumatici per autoveicoli (Ateco 45.20.40);
  • manutenzione e riparazione di motocicli e ciclomotori (inclusi i pneumatici) (Ateco 45.40.30);
  • riparazione e manutenzione di trattori agricoli (33.12.60);
  • riparazione di articoli sportivi (escluse le armi sportive) e attrezzature da campeggio incluse le biciclette (Ateco 95.29.02).

CONTRIBUTO

per il comparto della riparazione

micro imprese: 10% della quota di finanziamento erogata con fondi regionali

piccole imprese: 8% della quota di finanziamento erogata con fondi regionali

medie imprese: 4% della quota di finanziamento erogata con fondi regionali

FINANZIAMENTO AGEVOLATO

per il comparto della riparazione

Copertura fino al 100% delle spese ammissibili.

La percentuale massima di intervento con risorse regionali a tasso zero è pari al 70% del finanziamento complessivo concedibile, con i seguenti limiti:

micro imprese: € 500.000

piccole imprese: 1.000.000

medie imprese: € 1.500.000

Il finanziamento deve essere restituito con un piano di ammortamento della durata di minimo 36 mesi e massimo di:

‐ 60 mesi per finanziamenti complessivi di importo inferiore o uguale a € 250.000,00;

‐ 72 mesi per finanziamenti complessivi di importo superiore a € 250.000,00 e inferiore o uguale a €
1.000.000,00;

‐ 84 mesi per finanziamenti complessivi di importo superiore a € 1.000.000,00.

Per tutti i piani di ammortamento è previsto un eventuale preammortamento di 6 mesi, oltre al preammortamento tecnico fino a fine trimestre solare.

Il rimborso avviene con rate trimestrali posticipate.

Per quali investimenti

Macchinari, impianti e attrezzature;

hardware e software;

automezzi per trasporto di cose, alimentati a combustibili tradizionali o a combustibili alternativi;

opere edili, arredi;

brevetti, marchi, licenze, diritti d’autore;

sistemi e certificazioni aziendali;

certificazioni di prodotto;

interventi necessari alla sanificazione degli ambienti di lavoro e all’acquisto di DPI acquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività d’impresa;

scorte;

spese per servizi, consulenze aziendali, formazione del personale, intermediazione immobiliare, costi di pubblicità e marketing;

spese per partecipazione a fiere;

locazione di immobili per l’attività, locazione operativa di beni e servizi;

spese generali, utenze, cancelleria, spese per manutenzioni ordinarie, commissioni di garanzia.

 

Importo minimo dell'investimento pari a:

€ 25.000 per micro e piccole imprese;

€ 250.000 per le medie imprese

 

Le spese sono ammissibili se successive alla data di presentazione della domanda telematica.

MiSE

Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo – Innovazione tecnologica – Design e ideazione estetica

Credito d'imposta Ricerca e Sviluppo - Innovazione tecnologica - Design e ideazione estetica - Innovazione tecnologica per transizione ecologica o per innovazione digitale 4.0

Il credito d'imposta Ricerca e Sviluppo - Innovazione tecnologica - Design e ideazione estetica - Innovazione tecnologica per transizione ecologica o per innovazione digitale 4.0 si pone l’obiettivo di stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese.

A quanto ammonta il credito d'imposta

Tipologia
Costi sostenuti nel
 
2022
2023
Ricerca e sviluppo
20 %
10 %
Innovazione tecnologica
10 %
10 %
Design e ideazione estetica
10 %
10 %
Innovazione tecnologica per transizione ecologica o per innovazione digitale 4.0
15 %
10 %

 

Quali sono le spese ammissibili

Spese del personale

Quote di ammortamento, canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati

Spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività

Spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti

Materiali e forniture

Come si accede

Il credito si applica alle spese in Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018.

Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.

Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 5.000 euro.

Le imprese, inoltre, sono tenute a redigere e conservare una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte.

Come si utilizza

Il credito d’imposta Ricerca e Sviluppo Innovazione Design è utilizzabile esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di maturazione, subordinatamente all'avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione previsti.

L'utilizzo avviene in tre quote annuali di pari importo.

 

A chi si rivolge

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale.

Inoltre sono escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Cosa si intende per

Ricerca fondamentale:

sono da considerare attività di ricerca fondamentale i lavori sperimentali o teorici finalizzati all’acquisizione di nuove conoscenze in campo scientifico o tecnologico, attraverso l’analisi delle proprietà e delle strutture dei fenomeni fisici e naturali, senza necessariamente considerare un utilizzo o un’applicazione particolare a breve termine delle nuove conoscenze acquisite da parte dell’impresa.

Il risultato di queste attività sono schemi e diagrammi interpretativi delle informazioni emerse dalla ricerca.

Ricerca industriale:

sono definir attività di ricerca industriale i “lavori originali intrapresi al fine di individuare le possibili utilizzazioni o applicazioni delle nuove conoscenze derivanti da un’attività di ricerca fondamentale al fine di risolvere problemi di carattere scientifico o tecnologico”.

Tali attività devono produrre un modello di prova per la verifica sperimentale delle ipotesi di partenza e per rappresentare gli sviluppi concreti della ricerca, anche senza una raffigurazione del possibile prodotto o processo finale.

Sviluppo sperimentale:

come attività di sviluppo sperimentale sono individuati “i lavori sistematici svolti allo scopo di acquisire ulteriori conoscenze e raccogliere le informazioni tecniche necessarie per la realizzazione di nuovi prodotti o nuovi processi di produzione o in funzione del miglioramento significativo di prodotti o processi già esistenti”.

Miglioramento che deve avere carattere di novità.

Le attività di sviluppo sperimentale si concludono con la realizzazione di prototipi o impianti pilota.

Per innovazione tecnologica si intende la realizzazione di prodotti o processi produttivi nuovi o migliorati in modo significativo per quel che riguarda, ad esempio, le prestazioni, l’eco-compatibilità o l’ergonomia, o per altre caratteristiche proprie del settore.

Prodotti nuovi o significativamente migliorati vengono considerati i beni o servizi che si differenziano da quanto realizzato in precedenza dall’impresa per:

  • caratteristiche tecniche;
  • novità dei componenti o dei materiali;
  • originalità del software incorporato;
  • facilità d’impiego o semplificazione della procedura di utilizzo;
  • maggiore flessibilità e funzionalità.

I processi produttivi, innovativi o migliorati, ammissibili al credito d’imposta innovazione tecnologica sono metodi di produzione, di distribuzione e logistica di beni o servizi che comportano cambiamenti:

  • nelle tecnologie adottate;
  • negli impianti, macchinari e attrezzature;
  • nel software utilizzato;
  • nell’efficienza delle risorse impiegate;
  • nell’affidabilità e sicurezza per i soggetti coinvolti.

In generale, la classificazione delle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta si attiene alle linee elaborate dall’OCSE (Manuale di Oslo, 2018).

Per i settori tessile, moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo, ceramica i progetti, possono riguardare l’innovazione di prodotti sul piano della forma e di elementi non tecnici o funzionale (linee, contorni, colori, struttura superficiale, ornamenti).

L’innovazione può anche essere riferita a imballaggi, presentazioni, grafica e caratteri tipografici.

Non possono fruire del credito le normali attività di rinnovo dei cataloghi se non volte a inserire rilevanti elementi di novità, come quelli indicati.

MiSE

Sabatini Beni Strumentali Contributo su finanziamenti e leasing

Nuova Sabatini Beni Strumentali

Cos’è la nuova Sabatini

La misura Beni strumentali o Nuova Sabatini è la misura che sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

A chi si rivolge la nuova Sabatini

Possono beneficiare della nuova Sabatini le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
  • hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento

Settori ammessi

Sono ammessi alla nuova Sabatini tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:

  • attività finanziarie e assicurative
  • attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione

Cosa finanzia la nuova Sabatini

I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.

Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.

Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa

Le agevolazioni

Consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari aderenti, di finanziamenti per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing).

Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:

  • di durata non superiore a 5 anni
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Il contributo della nuova Sabatini è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari
  • 3,575% per gli investimenti in  tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)
  • 3,575% per gli investimenti green

I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “Industria 4.0” che possono beneficiare del contributo maggiorato, sono consultabili qui.

Gli "investimenti green" consistono nell’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Per tali operazioni l’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti.

Inoltre, ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti  30%

Predisporre e inviare le domande 50%

Predisporre e inviare la dichiarazione di ultimazione investimenti 70%

Predisporre e inviare la richiesta di erogazione 100%

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Riduzione del premio assicurativo INAIL

Riduzione del premio assicurativo INAIL

L'Inail premia con uno "sconto" denominato "oscillazione per prevenzione" le imprese che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Chi sono i beneficiari della riduzione del premio assicurativo INAIL

Tutte le imprese in possesso dei requisiti per il rilascio della regolarità contributiva ed assicurativa ed in regola con le disposizioni obbligatorie in materia di prevenzione infortuni e di igiene sicurezza del lavoro.

La regolarità in materia di prevenzione infortuni e igiene sicurezza del lavoro deve essere rispettata con riferimento alla situazione dell’intera Posizione Assicurativa Territoriale (PAT) presente alla data del 31 dicembre dell'anno precedente quello cui si riferisce la domanda di riduzione.

Inoltre, l'impresa, nell'anno precedente a quello in cui chiede la riduzione, deve aver effettuato interventi di miglioramento nel campo della prevenzione degli infortuni e igiene della sicurezza sul lavoro.

Progetti ammissibili alla riduzione del premio assicurativo INAIL

La domanda di riduzione del premio assicurativo INAIL deve essere inoltrata entro il 28 febbraio dell'anno per il quale la riduzione è richiesta.

Nell’anno solare precedente a quello della richiesta, l'impresa deve avere effettuato interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza ed igiene sul lavoro.

Ogni anno l'INAIL definisce una serie di interventi ammissibili e assegno a ciascuno un punteggio.

Al fine di ottenere la riduzione del premio è necessario conseguire un punteggio minimo di 100.

Tra gli interventi sempre previsti e che assegnano 100 punti vi sono le MISURE ORGANIZZATIVE.

Ad esempio sono misure organizzative:

l’azienda ha adottato o mantenuto un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro certificato secondo le norme UNI ISO 45001:18

l’azienda ha adottato o mantenuto un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro che risponde ai criteri definiti dalle Linee Guida UNI INAIL ISPESL e Parti Sociali, o da norme riconosciute a livello nazionale e internazionale

l’impresa ha adottato o mantenuto un modello organizzativo e gestionale di cui all’art.30 del d.lgs. 81/08 e s.m.i., anche secondo le procedure semplificate.

L'adozione o il mantenimento di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) conferisce 100 punti e dà quindi luogo, da solo, alla richiesta di riduzione del premio Inail.

Inoltre, dal punto di vista normativo, gli SGSL sono un utilissimo supporto per la definizione di un modello organizzativo e gestionale in applicazione del D.Lgs 231/2001 e, quindi, con la possibilità di ottenere l’“efficacia esimente” dalla responsabilità amministrativa delle imprese in caso di evento lesivo di un lavoratore (art. 30 del D.lgs 81/08).

Quale è la percentuale di riduzione del premio assicurativo Inail?

NEL PRIMO BIENNIO DI ATTIVITÀ DELLA PAT

La riduzione è applicata nella misura fissa dell’8%.

DOPO IL PRIMO BIENNIO DI ATTIVITÀ DELLA PAT

Trascorsi i primi due anni dalla data di inizio dell'attività della PAT, la riduzione del tasso medio di tariffa è determinata in relazione al numero dei lavoratori-anno della PAT, calcolati come segue:

 

Fino a 10 lavoratori

Da 10,01 a 50 lavoratori

Da 50,01 a 200 lavoratori

Oltre 500 lavoratori

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi interventi 60%

Predisporre e inviare le domande 100%

Quanto manca alla scadenza

MiSE

Contributo e finanziamento agevolato Digital Transformation

Digital Transformation

Le risorse disponibili per l’attuazione della misura ammontano complessivamente a 100 milioni di euro.

Cos’è

L’intervento agevolativo sulla Digital Transformation è finalizzato a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese attraverso la realizzazione di progetti diretti all'implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 nonché di altre tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

 

A chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni del bando Digital Transformation le PMI che, alla data di presentazione della domanda:

  • risultano iscritte come attive nel Registro delle imprese;
  • operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;
  • hanno conseguito, nell'esercizio cui si riferisce l'ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000,00;
  • dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;
  • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

 

Cosa finanzia

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di:

  1. tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics);
  2. tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
    1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
    2) al software;
    3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
    4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.

A tal fine i progetti di Digital Transformation devono prevedere la realizzazione di:

    1. attività di innovazione di processo
    2. attività di innovazione dell’organizzazione;
    3. investimenti.

I progetti devono inoltre prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 50.000,00 e non superiore a 500.000,00; essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni e prevedere una durata non superiore a 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

 

Le agevolazioni

Per entrambe le tipologie di progetto ammissibili a beneficio le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50 percento, articolata come segue:

  1. 10 percento sotto forma di contributo;
  2. 40 percento come finanziamento agevolato.

Le agevolazioni per i progetti di innovazione di processo o dell’organizzazione sono concesse alle condizioni ed entro le intensità massime di aiuto previste dall’articolo 29 del regolamento UE 651/2014, mentre le agevolazioni per i progetti di investimento vengono concesse nei limiti e secondo i massimali stabiliti dal Regolamento (UE) 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 “de minimis”.

Il finanziamento agevolato deve essere restituito dal soggetto beneficiario senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di 7 anni.

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Quanto manca all'apertura:

Percentuale

di contributo

a fondo perduto

Percentuale

di finanziamento

a tasso zero

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Codice operatore A578/2018

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