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Nuovo accordo Stato Regioni per la formazione sulla sicurezza

Nuovo accordo Stato Regioni

Dopo l’approvazione della conferenza Stato-Regioni, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo accordo del 17 aprile 2025 per la formazione sulla sicurezza

Il nuovo accordo Stato Regioni definisce la durata e i contenuti minimi dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsti dall’articolo 37, comma 2, del D.Lgs. 81/2008.

Il nuovo accordo Stato Regioni prevede un periodo transitorio di 12 mesi dall’entrata in vigore, durante il quale sarà possibile erogare i corsi secondo le norme precedenti.

Principali novità del nuovo accordo Stato Regioni

SOGGETTI FORMATORI

Secondo il nuovo accordo stato regioni i soggetti formativi sono i seguenti:

1.1 Soggetti “istituzionali” (es. Ministeri, Università, INAIL, INL, VVF, Ordini, Collegi, ecc.)

1.2 Soggetti “accreditati” presso la Regione

1.3 Altri soggetti (es. Fondi interprofessionali, Organismi Paritetici, Associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, ecc.)

NUOVI CORSI OBBLIGATORI

2.1 Datore di lavoro
2.2 Ambienti sospetti d’inquinamento o confinati
2.3 Uso di attrezzature: Raccogli frutta, Caricatore movimentazione materiali, Carroponte

ORGANIZZAZIONE DEI CORSI

Il soggetto formatore per ciascun corso dovrà:

  • predisporre il progetto formativo
  • ammettere un n. massimo di 30 partecipanti per le parti teoriche
  • attenersi al rapporto docente/partecipanti non superiore di 1/6 nelle parti pratiche
  • tenere il registro dei partecipanti in formato cartaceo o elettronico
  • verificare la presenza per almeno il 90% della durata totale
  • predisporre il verbale della verifica finale
  • rilasciare l’attestato di formazione

EROGAZIONE IN VIDEOCONFERENZA SINCRONA

Ogni discente deve essere collegato all’evento formativo tramite PC o tablet a suo uso esclusivo.

Non è ammesso l’uso dello smartphone.

Il soggetto formatore deve garantire le procedure per:

  • modalità di accesso in piattaforma
  • verifica delle presenze
  • gestione degli interventi dei discenti
  • distribuzione e utilizzo dei materiali didattici
  • verifiche di apprendimento
  • valutazione del gradimento
  • modalità di tracciamento

VERBALI DELLE VERIFICHE FINALI

Per ciascun corso dovranno essere redatti i verbali delle verifiche finali contenenti:

  • i dati identificativi del soggetto formatore
  • i dati del corso
  • l’elenco degli ammessi alla verifica finale con relativo esito
  • il luogo e la data della verifica finale
  • la sottoscrizione del verbale da parte del responsabile del progetto formativo
  • gli esiti documentati dei risultati

 

FASCICOLO DEL CORSO

Per ogni corso di formazione e aggiornamento, il soggetto formatore provvede alla custodia/ archiviazione (cartacea o elettronica) della documentazione «Fascicolo del corso».

Tempi di conservazione: 10 anni

Contenuti:

  • i dati anagrafici dei PARTECIPANTI
  • il REGISTRO presenze dei partecipanti con firme
  • l’elenco dei DOCENTI con firme
  • il PROGETTO FORMATIVO e il PROGRAMMA del corso
  • il verbale di VERIFICA FINALI

PROGETTO FORMATIVO

Ogni soggetto formatore dovrà redigere il progetto formativo, cioè il documento in uscita dell’intero processo di progettazione, in cui dovranno essere riportati nel dettaglio tutte le informazioni e gli elementi che caratterizzano l’azione formativa:

  • le specifiche del percorso formativo
  • le specifiche di realizzazione
  • le specifiche per il controllo e la verifica

VERIFICA DI APPRENDIMENTO

Secondo il nuovo accordo stato regioni la verifica di apprendimento è obbligatoria per tutti i corsi.

Modalità possibili: test, colloquio individuale, simulazioni, prove pratiche.

Per i corsi base: 30 domande con tre risposte alternative.

Per i corsi aggiornamento: 10 domande con tre risposte alternative.

Esito positivo con il 70% risposte corrette.

VALUTAZIONE DEL GRADIMENTO

Anche la valutazione del gradimento, secondo il nuovo accordo stato regioni, è obbligatoria per tutti i corsi.

La valutazione del grado di soddisfazione viene fatta in relazione a:

  • Qualità didattica
  • Qualità organizzativa
  • Utilità percepita e rispondenza alle aspettative

VERIFICA DELL’EFFICACIA FORMATIVA

Il nuovo accordo stato regioni stabilische che il datore di lavoro deve verificare e misurare l’effettivo cambiamento che la formazione ha avuto sui partecipanti.

E' obbligatoria per tutti i corsi di formazione per lavoratori.

Deve essere svolta a una certa distanza di tempo (es. 6 mesi max 1 anno).

Modalità possibili:

  • Analisi infortuni
  • Questionari
  • Check list

QUINQUENNIO MOBILE

Gli RSPP, gli ASPP e i Coordinatori, trascorsi i cinque anni dalla prima abilitazione, devono dimostrare, all’atto dell’affidamento dell’incarico, che nel quinquennio antecedente all’affidamento dell’incarico hanno partecipato a corsi di aggiornamento per un numero di ore non inferiore a quello minimo previsto.

VALIDITÀ CORSI DI FORMAZIONE

L’assenza, nei limiti di 10 anni, della regolare frequenza ai corsi di aggiornamento non fa venire meno il credito formativo maturato dalla regolare frequenza ai corsi abilitanti e il completamento dell’aggiornamento, anche se effettuato in ritardo, consente di ritornare a svolgere la funzione.

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Incentivi per le imprese artigiane: riapertura dello sportello

Riapertura dello sportello imprese artigiane piemontesi - linea A

A seguito dello stanziamento delle risorse integrative sulla Misura “Sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi”- Linea A MPMI Artigianato, approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 33-1085 del 6 maggio 2025, la Regione Piemonte ha stabilito la riapertura dello sportello telematico per la presentazione delle domande dal 15 luglio 2025, alle ore 10.

Criteri di accesso, spese ammissibili, tipologia di agevolazione e modalità di presentazione delle domande restano invariati rispetto alle edizioni precedenti e sono consultabili nella pagina dedicata all'agevolazione.

 

Agevolazioni collegate
Fondo unico competitività – plafond artigianato 2024

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Nuovo contributo per le certificazioni

Regione Piemonte: nuovo contributo per le certificazioni

La Giunta regionale della Regione Piemonte ha approvato la nuova misura "Voucher certificazioni PMI per competitività e sostenibilità", proposta dagli assessori alle Attività produttive Andrea Tronzano e all’Ambiente e Innovazione Matteo Marnati.

Il bando sarà pubblicato nelle prossime settimane.

Con una dotazione di 8 milioni di euro si vogliono sostenere le micro, piccole e medie imprese piemontesi che intendono dotarsi di certificazioni volontarie in ambito tecnologico, ambientale e di innovazione sostenibile, riconosciute quali strumenti chiave per aumentare la competitività e facilitare l’accesso ai mercati nazionali e internazionali.

Il contributo è concesso a fondo perduto e copre tra il 50% e il 70% delle spese ammissibili, con un importo massimo di 100.000 euro per impresa.

Le spese potranno riguardare consulenze, formazione, acquisto di beni e servizi strettamente legati al processo di certificazione.

«Vogliamo aiutare le nostre imprese a compiere un salto di qualità - puntualizza l’assessore Tronzano - Le certificazioni non obbligatorie rappresentano oggi un vantaggio competitivo fondamentale per operare nei mercati globali, soprattutto se orientate alla sostenibilità e all’innovazione. La Regione continua a investire su uno sviluppo industriale che unisce crescita e responsabilità ambientale, supportando concretamente le PMI che scelgono di innovare».

«Prosegue l’impegno della Regione per sostenere le piccole e medie imprese, che sono fondamentali per l’economia del nostro territorio - rileva l’assessore Marnati - Con questa misura contribuiamo ad abbattere i costi di questi certificati in ambito tecnologico, ambientale e di innovazione sostenibile, per rafforzare e aumentare l’accesso e la competitività sui mercati, anche internazionali, per sostenere le esportazioni».

Inserita nell’azione “Supporto alla competitività e alla transizione sostenibile del sistema produttivo regionale” del Fesr 2021-2027 con l’obiettivo di rafforzare la crescita sostenibile delle pmi piemontesi, la misura si rivolge in particolare a imprese attive in settori ad alta tecnologia e forte contenuto innovativo.

Tra i più interessati figurano: l’aerospazio, dove sono richieste certificazioni specifiche per entrare nelle filiere dei grandi player; la microelettronica e i semiconduttori, in cui le certificazioni di qualità, sicurezza informatica e ambientali sono fondamentali per operare a livello internazionale; la meccatronica e l’automazione industriale, che necessitano di standard tecnici per l’accesso a mercati regolamentati e la conformità ai protocolli Industria 4.0; e infine le imprese che operano nel campo delle tecnologie verdi, dell’economia circolare e dei materiali avanzati, che possono ottenere un vantaggio competitivo attraverso certificazioni ambientali e di processo.

Potranno accedervi le imprese con sede operativa in Piemonte e almeno un bilancio approvato.

I contributi rientrano nel regime “de minimis” e saranno assegnati secondo criteri di priorità legati anche alla dimensione aziendale e al possesso di specifici requisiti.

Fonte: Piemonte Informa.

Ministero-Affari-Esteri

Competitività delle filiere italiane in America centrale o meridionale

Contributo competitività delle filiere italiane in America centrale o meridionale

a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per rafforza la competitività internazionale delle imprese italiane con interessi strategici in America centrale o meridionale

L'agevolazione è dedicata alle imprese italiane che:

  • intendono impegnarsi ad effettuare investimenti in America centrale o meridionale

oppure

  • siano stabilmente presenti o esportino o si approvvigionino in America centrale o meridionale

oppure

  • siano stabilmente fornitrici delle predette imprese secondo determinati requisiti

Lo strumento permette il finanziamento di spese volte a rafforzare la solidità patrimoniale dell’impresa, anche in Italia, a finanziare l’incremento di capitale sociale e finanziamenti soci delle controllate dell’impresa richiedente, nonché spese strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti, tra cui quelle per la formazione del personale in Italia o in America centrale o meridionale, spese di viaggio, di ingresso e di regolarizzazione in Italia per l’assunzione nonché spese per contratti di lavoro destinati alla formazione e all’inserimento del personale proveniente dall’America centrale o meridionale, fermi restando requisiti e vincoli previsti.

Il contributo è concesso in regime di "De minimis".

Cosa agevola il contributo filiere italiane in America centrale o meridionale

L'agevolazione è finalizzata alla realizzazione di investimenti produttivi o commerciali, investimenti per il rafforzamento patrimoniale, nonché investimenti per innovazione tecnologica, digitale, ecologica e investimenti per la formazione del personale, e relative spese connesse.

Chi sono i beneficiari

Ai fini dell’ammissibilità all’Intervento Agevolativo l’impresa deve:

A. avere sede legale e operativa in Italia;

B. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e regolarmente costituita e iscritta nel registro delle imprese e in stato di attività;

C. alla data di presentazione della domanda, avere depositato presso il Registro delle Imprese almeno due Bilanci relativi agli ultimi due Esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda che siano stati approvati o per cui siano scaduti i termini di deposito. In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti
economico-patrimoniali con dichiarazione attestante che i dati contabili utilizzati per l'elaborazione di tali situazioni sono gli stessi utilizzati per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi;

D. soddisfare uno dei due seguenti requisiti:
a) presentare il Piano di Investimenti e impegnarsi ad effettuare investimenti per almeno il 30% dell’importo ammissibile rendicontato in America centrale o meridionale;
b) avere un Fatturato export pari ad almeno il 5% come risultante dall’ultimo Bilancio e inoltre:
(i) essere stabilmente presente, direttamente o tramite una società controllata locale, in America centrale o meridionale secondo le seguenti modalità:
1) sede commerciale o produttiva attiva da almeno 6 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda, come risultante da visura camerale o altra documentazione, anche fiscale.

oppure

2) sede commerciale o produttiva attiva da meno di 6 mesi o non attiva alla data di presentazione della domanda, l’impresa deve fornire evidenza della costituzione e operatività della stessa sede entro la data della prima erogazione.

In tal caso, il requisito deve sussistere altresì al termine del periodo di realizzazione;

oppure,

(ii) realizzare esportazioni di beni e servizi verso l’America centrale o meridionale in misura non inferiore al 2% del proprio fatturato totale, come risultante da asseverazione rilasciata;

oppure,

(iii) realizzare importazioni di materie prime strategiche e di altri prodotti (beni intermedi e finali, beni strumentali e altre materie prime), dall’’America centrale o meridionale in misura non inferiore al 2% del proprio fatturato totale, come risultante da asseverazione rilasciata

oppure

c) avere almeno il 10% di fatturato totale, come risultante dall’ultimo Bilancio, derivante da comprovate operazioni di fornitura, risultanti da specifici contratti/ordini commerciali stipulati in data antecedente alla data di presentazione della domanda, verso una o più imprese italiane che hanno un fatturato export pari ad almeno il 5% e che alternativamente:

a. risultano avere una stabile presenza in America centrale o meridionale;

oppure

b. risultano realizzare esportazioni nella misura indicata al punto b) (ii);

oppure

c. risultano realizzare importazioni nella misura indicata al punto b) (iii).


F. alla data di presentazione della domanda non (i) essere coinvolta in una procedura concorsuale (non deve pertanto essere soggetta ad alcuna procedura concorsuale, né deve aver presentato domanda per una procedura concorsuale) o trovarsi in stato di fallimento ai sensi della legge fallimentare ove applicabile; (ii) essere coinvolta in una procedura concorsuale (liquidazione giudiziale o concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente) e comunque non deve aver chiesto l’accesso a uno strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza e non deve aver avviato una procedura di composizione negoziata della crisi ai sensi del nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza; (iii) essere in condizioni tali per cui una procedura concorsuale possa essere richiesta nei suoi confronti; (iv) essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria, di amministrazione controllata o straordinaria, o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;

G. alla data di presentazione della domanda (i) non rientrare nello Scoring 10,11 e 12 e (ii) non trovarsi in difficoltà.

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammissibili al contributo filiere italiane in America centrale o meridionale:

1. Investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale, anche in Italia

Tra queste spese ammissibili rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

- acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento/riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti;

- tecnologie hardware e software, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti;

- integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;

- realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale;

- implementazioni e gestione di sistemi di disaster recovery, business continuity e blockchain;

- investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali;

- spese per investimenti legate all’industria 4.0 e 5.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine, intelligenza artificiale);

- spese di investimento per l’effettuazione di un inserimento in America centrale o meridionale, tramite l’acquisto di una nuova struttura/immobile/fabbricato anche produttiva o il potenziamento di una struttura esistente in America centrale o meridionale;

- spese per investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale, anche in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.).

2. Spese strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti

- Spese per la formazione professionale in Italia o in America centrale o meridionale di personale locale finalizzata all’assunzione dello stesso in Italia o in America centrale o meridionale. Una volta svolta la formazione, l’assunzione dovrà essere garantita per la durata di almeno un anno all’interno del periodo di realizzazione. La formazione dev’essere erogata da una società terza ovvero da enti o istituti di formazione (in ogni caso certificati e dotati di requisiti di professionalità e indipendenza) ovvero da professionisti anch’essi dotati di requisiti di professionalità e indipendenza, nonché comprovata esperienza e certificazioni;

- spese per l’affitto e per l’allestimento di una struttura (es. un ufficio, uno showroom, un corner commerciale, un negozio e l’eventuale struttura destinata alla formazione del personale, comprese anche strutture di proprietà); è finanziabile esclusivamente una struttura per lo svolgimento di attività amministrative, gestionali e promozionali, o di formazione. In caso di investimento in un Paese Estero in cui si è già presenti con una propria struttura, non è ammessa la finanziabilità del negozio.

- spese propedeutiche all’inserimento in azienda del personale locale formato o da formare, tra cui spese di viaggio, ingresso (incluse eventuali spese per le pratiche di regolarizzazione in Italia) e soggiorno in Italia, spese per visite mediche, eventuali divise e altre spese connesse;

- spese promozionali, spese per l’ottenimento di certificazioni, omologazioni di prodotto, brevetti, nonché per studi di fattibilità;

- spese finalizzate all’instaurazione di un contratto di apprendistato o tirocinio, o similare (contratto di lavoro tipicamente a scopo/causa di formazione e inserimento), con copertura del relativo costo per un massimo di 6 mesi, per personale proveniente dall’America centrale o meridionale, purché l’impresa richiedente fornisca evidenza:

(i) che il periodo a cui si riferiscono i rapporti oggetto di intervento agevolativo siano relativi ad un contratto di apprendistato/tirocinio o similare;

(ii) della provenienza del personale;

(iii) del programma formativo, anche linguistico effettuato o in corso

 

3. Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

4. Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della domanda e alle asseverazioni rese dal Revisore

 

Le suddette spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel periodo di realizzazione, e devono riguardare la distribuzione di propri beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano registrato.

Le spese si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il Conto Corrente Dedicato.

Tutti i bonifici e le fatture relative alle spese ammissibili dovranno necessariamente contenere l’indicazione del CUP assegnato.

In fase di rendicontazione tutte le spese devono essere accompagnate da una “dichiarazione dei fornitori".

Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 24 mesi dalla data di stipula fatto salvo la possibilità da parte dell’impresa richiedente di chiedere una proroga del termine del periodo di realizzazione per una durata massima di 6 (sei) mesi.

Contributo filiere italiane in America centrale o meridionale a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo:

del 20 % dell’importo dell’intervento agevolativo e comunque fino a un massimo di € 200.000 e nei limiti del plafond “de minimis” disponibile se ha almeno una sede operativa, costituita da almeno 6 mesi rispetto alla data di presentazione della Domanda, in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;


del 10 % dell’Importo dell’intervento agevolativo e comunque fino a un massimo di € 100.000 e nei limiti del plafond “de minimis” disponibile, se ha la propria sede operativa in una regione italiana diversa da quelle indicate al precedente punto.

 

Finanziamento agevolato

L'importo massimo del finanziamento è pari al minore tra euro 500.000,00 e il 35% dei

mporto massimo finanziabile: l’importo massimo dell’Intervento Agevolativo che può essere richiesto è pari al minore tra:

il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico)


€ 500.000 per le Micro Imprese; € 2.500.000 per le PMI e start up innovative; € 5.000.000 per le altre imprese.


Importo minimo pari a € 10.000

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione a saldo dell’importo rendicontato è effettuata dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

Rimborso

La durata complessiva è di 6 anni di cui 2 di preammortamento e 4 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento.

Il rimborso avviene in 8 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento.

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Nuove agevolazioni per l’internazionalizzazione

Competitività delle filiere e delle imprese italiane in America centrale o meridionale

Dal 25 marzo 2025 disponibile la nuova agevolazione “Competitività delle filiere e delle imprese italiane in America centrale o meridionale” e estesa l'agevolazione “Transizione digitale o ecologica” alle imprese energivore.

Aggiornata anche l'agevolazione “Potenziamento dei mercati africani” con nuove spese ammissibili.

I finanziamenti agevolati e il contributo previsti da queste agevolazioni sono dedicati al rafforzamento della competitività internazionale delle imprese italiane, supportando gli investimenti in sostenibilità e digitalizzazione, la crescita sui mercati esteri e la solidità delle filiere produttive.

Un’ampia gamma di strumenti a disposizione delle imprese italiane per ogni esigenza: apertura di sedi all’estero, sviluppo dell’e-commerce, partecipazione a fiere internazionali, inserimento di un Temporary Manager, realizzazione di studi e consulenze specialistiche, ottenimento di certificazioni e investimenti per la transizione digitale ed ecologica.

Nuova Misura America centrale o meridionale

Dal 25 marzo 2025 l’offerta di agevolazione si arricchisce con il nuovo strumento “Competitività delle filiere e delle imprese italiane in America centrale o meridionale” dedicato alle imprese italiane, anche non esportatrici, che intendono investire in America centrale o meridionale e alle imprese esportatrici che hanno già interessi nell’area, nonché alle imprese non esportatrici della loro filiera, con una riserva dedicata di 200 milioni e premialità ad hoc.

Rinnovate inoltre le misure:

  • “Inserimento mercati”
  • “Certificazioni e consulenze”
  • “Fiere ed Eventi”
  • “E-commerce”
  • “Temporary Manager”

con nuove spese finanziabili per le imprese che realizzano progetti con focus su tale geografia, a sostegno degli investimenti per il rafforzamento patrimoniale, di finanziamenti per l’incremento di capitale sociale e finanziamenti soci di imprese controllate, nonché degli investimenti in formazione del personale locale.

Tutte le imprese aderenti alla Misura America centrale o meridionale beneficiano inoltre di un contributo a fondo perduto fino al 10%, elevato al 20% per le imprese del Mezzogiorno, e dell’esenzione dalla prestazione delle garanzie.

Misura Africa

L’accesso allo strumento “Potenziamento mercati africani” dedicato alle imprese esportatrici che esportano, importano – anche materie prime strategiche – o sono presenti in Africa, viene esteso anche alle imprese italiane, anche non esportatrici, che intendono investire in Africa.

Con una riserva dedicata di 200 milioni e una quota di fondi del 10% dedicati alle imprese giovanili e femminili e PMI e start up innovative, lo strumento si amplia con nuove spese legate al rafforzamento della solidità patrimoniale e alla formazione del personale.

Inoltre, le misure:

  • “Inserimento mercati”
  • “Certificazioni e consulenze”
  • “Fiere ed Eventi”
  • “E-commerce”
  • “Temporary Manager”

con un focus Africa consentono di realizzare investimenti in formazione del personale locale e per il rafforzamento patrimoniale.

Tutte le imprese aderenti alla Misura Africa beneficiano inoltre di un contributo a fondo perduto fino al 10%, elevato al 20% per le imprese del Mezzogiorno e dell’esenzione dalla prestazione delle garanzie.

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Certificazioni e consulenze

Transizione digitale ed ecologica

Inserimento sui mercati esteri

E-commerce

Fiere

Temporary manager

Voucher internazionalizzazione - TEM - Bonus Export Digitale

Riapertura bandi Simest

Riapertura bandi Simest

nuove domande di finanziamento agevolato del Fondo 394/81 e relativo cofinanziamento a fondo perduto a valere sulle risorse provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il Comitato Agevolazioni in data 27 luglio 2021 ha deliberato la riapertura, a decorrere dalle ore 9.30 del 28 ottobre 2021, delle attività di ricezione di nuove domande di finanziamento agevolato e relativo contributo a fondo perduto.

Le domande dovranno essere presentate entro le ore 18.00 del giorno 3 dicembre 2021, salva eventuale chiusura anticipata per esaurimento delle risorse.

L'ultima edizione dei bandi (3 giugno 2021), a seguito del massiccio afflusso di domande in relazione alle disponibilità delle risorse finanziarie, ha visto la chiusura degli stessi dopo poche ore dalla loro apertura.

E' questo uno strumento che nel 2020 ha messo a disposizione delle aziende circa 3 miliardi di euro, erogati in oltre 100o00 operazioni a 7.600 aziende, che hanno potuto usufruire di agevolazioni per la patrimonializzazione, lo sviluppo dell’e-commerce, la partecipazione a fiere, l'apertura di uffici e showroom all'estero e altre azioni volte al posizionamento sui mercati internazionali attraverso un contributo a fondo perduto del 50% e a un finanziamento a tasso vicino allo zero.

Nell'ultima edizione di giugno 2021, nonostante le agevolazioni siano state ridotte (contributo a fondo perduto non più previsto per le operazioni di patrimonializzazione e sceso per le restanti operazioni al 25%), vi è stata una grande richiesta con il portale per la presentazione delle domande andato in tilt poco dopo l’apertura dello sportello a causa dell’alto numero di accessi.

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Certificazioni e Qualificazioni

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Albo dei Certificatori per le attività di

Ricerca, Sviluppo e Innovazione

(numero di iscrizione 000383)

Regione Piemonte

Operatore della formazione accreditato

Codice operatore D19706

Soggetto formatore inserito nell’elenco degli abilitati dalla Regione Piemonte ad erogare diversi corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Codice operatore A578/2018

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