Contributo per la transizione digitale ed ecologica e la patrimonializzazione
a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per la transizione digitale ed ecologica e la patrimonializzazione
L’intervento è finalizzato a sostenere la realizzazione di investimenti volti a favorire la transizione digitale e ecologica (almeno il 50% del totale).
La restante parte può essere invece destinata al rafforzamento patrimoniale dell’impresa.
Tale quota può inoltre essere elevata fino a:
- 70% per le imprese che hanno subito un incremento dei costi energetici pari al 100% o che hanno un fatturato export pari ad almeno il 20% in fase di presentazione della domanda;
- 80% per le imprese con interessi nei Balcani Occidentali;
- 90% per le imprese localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 individuati nell’allegato I del DL 61/2023.
L'agevolazione è concessa in regime di "De Minimis".
Cosa agevola il contributo per la transizione
La realizzazione di investimenti per l’innovazione digitale e/o per la transizione ecologica, nonché per il rafforzamento patrimoniale dell’Impresa, a beneficio della competitività sui mercati internazionali.
L’impresa richiedente l’intervento deve destinare almeno il 50% dell’importo deliberato a investimenti digitali e/o ecologici, e la restante parte, fino al 50%, può essere destinata a ulteriori investimenti volti al rafforzamento patrimoniale (“Ulteriori Investimenti”).
Gli Ulteriori Investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale con separata evidenza in nota integrativa.
Chi sono i beneficiari
Il soggetto richiedente deve soddisfare uno dei due seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:
- avere un fatturato export pari ad almeno il 10% dell’ultimo bilancio;
- essere una PMI produttiva con un fatturato export pari ad almeno il 3% dell’ultimo bilancio, e fare parte di una filiera produttiva di almeno 3 imprese clienti (con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda).
Quali sono le spese ammesse
Le spese ammissibili al contributo transizione sono:
1. Spese per la Transizione Digitale
- integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali
- realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale
- investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali
- consulenze in ambito digitale (ad es. digital manager)
- disaster recovery e business continuity
- blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali)
- investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (ad es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine).
Spese per la transizione ecologica
- investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale (ad es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.)
- spese per ottenimento e mantenimento delle certificazioni ambientali connesse gli investimenti oggetto del finanziamento.
3. Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale
Tali investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale.
4. spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di agevolazione per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato
Le suddette spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel periodo di realizzazione.
Le spese si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il conto corrente dedicato.
Tutti i bonifici e le fatture relative alle spese ammissibili dovranno necessariamente contenere l’indicazione del CUP assegnato.
In fase di rendicontazione tutte le spese devono essere accompagnate da una “dichiarazione dei fornitori".
Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 24 mesi dalla data di stipula fatto salvo la possibilità da parte dell’impresa richiedente di chiedere una proroga del termine del periodo di realizzazione per una durata massima di 6 mesi.
Importo minimo e massimo
Minimo
- 10 mila euro.
Massimo
- il minore tra il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati egli importi indicati nella tabella di seguito:
Dimensione impresa importi in euro
Micro Impresa 500.000
PMI e PMI innovative 2.500.000
Altre imprese 5.000.000
L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.
Contributo per la transizione a fondo perduto
L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:
(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;
(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);
(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);
(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);
(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;
(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);
(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:
- aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
- adesione di almeno 5 fornitori dell’impresa Rrchiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
- processo di implementazione della suddetta Policy;
- piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
- strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy
(8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.
Finanziamento agevolato
L’esposizione complessiva del Richiedente verso il Fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.
La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.
La seconda erogazione pari al 25% dell’intervento agevolativo, è erogata entro 3 mesi dalla prima rendicontazione a condizione che:
l’impresa ne faccia richiesta contestualmente all’invio della Prima rendicontazione;
le spese ammissibili e rendicontante con la prima rendicontazione risultino non inferiori al 50% dell’importo deliberato.
La terza erogazione è erogata a saldo entro i 4 mesi successivi al termine del periodo di realizzazione.
Rimborso
La durata complessiva è di 6 anni di cui 2 di preammortamento e 4 di rimborso del capitale.
Sul finanziamento è applicato un tasso di interesse fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 10% del tasso di riferimento.
Garanzie
Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.
Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.