Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per Certificazioni e Consulenze

Contributo e Finanziamento agevolato per Certificazioni e Consulenze

L’intervento è destinato a sostenere gli investimenti per la realizzazione di progetti relativi a:

  • consulenze specialistiche e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione dell’impresa o  per l’innovazione digitale, tecnologica di prodotto nell’ottica dell’internazionalizzazione dell’attività d’impresa;
  • l’ottenimento di certificazioni di prodotto per la tutela di diritti di proprietà intellettuale, di certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica.

I progetti aventi ad oggetto le attività di cui al primo punto devono essere regolati tramite il supporto esclusivo di Società di consulenza terze.

I progetti aventi ad oggetto le attività di cui al secondo punto possono essere realizzati direttamente dall’impresa richiedente oppure per il tramite di società di consulenza.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve essere una impresa che ha depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese finanziabili

Le spese ammissibili sono:

1. Consulenze per indagini e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione finalizzate all’individuazione, allo sviluppo e al rafforzamento della presenza sui mercati esteri di interesse

2. Formazione per export/internazionalizzazione:

a. Spese per la formazione del management e/o del personale della società richiedente relative alle iniziative di export e internazionalizzazione

3. Consulenze per innovazione tecnologica e di prodotto relative ai processi produttivi e alla sostenibilità ambientale

4. Certificazioni di prodotto e di sostenibilità ambientale:

a. spese per l’innovazione/adeguamento di prodotto e/o servizio o altre spese finalizzate all’ottenimento di certificazioni internazionali;

b. ottenimento delle licenze di prodotti e/o servizi, registrazione di marchi o altre forme di tutela del made in Italy;

c. consulenze propedeutiche all’ottenimento delle certificazioni.

5. Spese di supporto al progetto (max 20% dell’Intervento agevolato):

a. Spese di viaggio e soggiorno da parte degli amministratori dell’impresa richiedente;
b. Spese di viaggio e soggiorno (incoming) di potenziali partner locali (esclusa la clientela);

6. Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

7. Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di intervento agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

Massimo

  • il minore tra euro 500 mila e il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati.

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo a fondo perduto per Certificazioni e Consulenze

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001,  SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy
  (8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L'importo massimo del finanziamento è pari al minore tra euro 500.000,00 e il 20% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio depositato.

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione a saldo dell’importo rendicontato è effettuata dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

La durata complessiva è di 4 anni di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento.

Il rimborso avviene in 4 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 10%

Predisporre e inviare le domande 15%

Erogare la consulenza 70%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per la transizione digitale ed ecologica e la patrimonializzazione

Contributo per la transizione digitale ed ecologica e la patrimonializzazione

a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per la transizione digitale ed ecologica e la patrimonializzazione

L’intervento è finalizzato a sostenere la realizzazione di investimenti volti a favorire la transizione digitale e ecologica (almeno il 50% del totale).

La restante parte può essere invece destinata al rafforzamento patrimoniale dell’impresa.

Tale quota può inoltre essere elevata fino a:

  • 70% per le imprese che hanno subito un incremento dei costi energetici pari al 100% o che hanno un fatturato export pari ad almeno il 20% in fase di presentazione della domanda;
  • 80% per le imprese con interessi nei Balcani Occidentali;
  • 90% per le imprese localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 individuati nell’allegato I del DL 61/2023.

L'agevolazione è concessa in regime di "De Minimis".

Cosa agevola il contributo per la transizione

La realizzazione di investimenti per l’innovazione digitale e/o per la transizione ecologica, nonché per il rafforzamento patrimoniale dell’Impresa, a beneficio della competitività sui mercati internazionali.


L’impresa richiedente l’intervento deve destinare almeno il 50% dell’importo deliberato a investimenti digitali e/o ecologici, e la restante parte, fino al 50%, può essere destinata a ulteriori investimenti volti al rafforzamento patrimoniale (“Ulteriori Investimenti”).

Gli Ulteriori Investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale con separata evidenza in nota integrativa.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve soddisfare uno dei due seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

  • avere un fatturato export pari ad almeno il 10% dell’ultimo bilancio;
  • essere una PMI produttiva con un fatturato export pari ad almeno il 3% dell’ultimo bilancio, e fare parte di una filiera produttiva di almeno 3 imprese clienti (con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda).

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammissibili al contributo transizione sono:

1. Spese per la Transizione Digitale

  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali
  • realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale
  • investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali
  • consulenze in ambito digitale (ad es. digital manager)
  • disaster recovery e business continuity
  • blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali)
  • investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (ad es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine).

Spese per la transizione ecologica

  • investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale (ad es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.)
  • spese per ottenimento e mantenimento delle certificazioni ambientali connesse gli investimenti oggetto del finanziamento.

 

3. Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale

Tali investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale.

 

4. spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di agevolazione per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato

 

Le suddette spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel periodo di realizzazione.

Le spese si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il conto corrente dedicato.

Tutti i bonifici e le fatture relative alle spese ammissibili dovranno necessariamente contenere l’indicazione del CUP assegnato.

In fase di rendicontazione tutte le spese devono essere accompagnate da una “dichiarazione dei fornitori".

Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 24 mesi dalla data di stipula fatto salvo la possibilità da parte dell’impresa richiedente di chiedere una proroga del termine del periodo di realizzazione per una durata massima di 6 mesi.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

 

Massimo

  • il minore tra il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati egli importi indicati nella tabella di seguito:

Dimensione impresa                      importi in euro

Micro Impresa                                      500.000
PMI e PMI innovative                          2.500.000
Altre imprese                                     5.000.000

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo per la transizione a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:


(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’impresa Rrchiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy

 

(8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L’esposizione complessiva del Richiedente verso il Fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione pari al 25% dell’intervento agevolativo, è erogata entro 3 mesi dalla prima rendicontazione a condizione che:

l’impresa ne faccia richiesta contestualmente all’invio della Prima rendicontazione;

le spese ammissibili e rendicontante con la prima rendicontazione risultino non inferiori al 50% dell’importo deliberato.

La terza erogazione è erogata a saldo entro i 4 mesi successivi al termine del periodo di realizzazione.

Rimborso

La durata complessiva è di 6 anni di cui 2 di preammortamento e 4 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso di interesse fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 10% del tasso di riferimento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 20%

Predisporre e inviare le domande 35%

Gestire le domande 75%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per inserimento sui mercati esteri

Contributo inserimento sui mercati esteri

a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per l'inserimento sui mercati esteri

L’intervento è destinato alla realizzazione di investimenti sui mercati internazionali, relativi: 

all’apertura di nuove strutture commerciali all’estero ove non già presenti

al potenziamento e/o sostituzione di una propria struttura già esistente

Cosa agevola il contributo inserimento sui mercati esteri

La realizzazione di un programma di inserimento mercati, attraverso:

1. l’apertura di una nuova struttura di tipologia negozio in un Paese estero in cui non sono già presenti proprie strutture;

2. l’apertura di nuove strutture, purché di diversa tipologia (uno spazio in area commerciale – corner, uno showroom e un ufficio) con esclusione del negozio, in un Paese estero in cui non sono già presenti proprie strutture;

3. il potenziamento di una struttura già esistente purché diversa dal negozio in un Paese estero, mediante:

  • l’apertura di una nuova struttura, diversa da un negozio, più grande in sostituzione di una struttura esistente della medesima tipologia;
  • l’apertura di una nuova struttura, diversa da un negozio, in aggiunta a una struttura esistente di diversa tipologia;
  • l’ampliamento di una struttura esistente, diversa da un negozio;
  • l’inserimento di personale aggiuntivo per lo svolgimento di mansioni non correlate all'attività commerciale di vendita e operante in via esclusiva all’estero presso la stessa struttura.

Non è ammesso il potenziamento in caso di:

• presenza nel Paese estero di una struttura di tipologia negozio;
• struttura di tipologia negozio;
• modalità di gestione del programma di inserimento mercati tramite trader.

La domanda dovrà riguardare 1 Paese estero e fino a un massimo di 2 Paesi target per l’effettuazione di missioni (viaggi/soggiorni) del personale operante presso la struttura estera e/o attività promozionali.

L’apertura della struttura risultante dal contratto di locazione/acquisto, non può essere antecedente i 12 mesi alla data di presentazione della domanda.

La struttura oggetto del programma descritto nella domanda dovrà risultare avviata ed operativa con affitto in corso/acquisto effettuato/costruzione completata e personale assunto e operante in loco) entro 12 mesi dalla data di stipula.

il Programma di inserimento e la struttura possono essere gestiti:

a. direttamente dall’impresa richiedente;

b. da un soggetto locale partecipato direttamente o indirettamente dall’impresa richiedente tramite un’ulteriore società locale, già costituito al momento della presentazione della domanda;

c. da un trader, già individuato al momento della presentazione della domanda in possesso dei seguenti requisiti:

  • professionalità, ossia essere attivo nel Paese estero da almeno due anni continuativi;
  • indipendenza, ossia non essere collegato all’impresa richiedente né direttamente né indirettamente.

Il programma di inserimento deve avere ad oggetto esclusivamente o in prevalenza beni e/o servizi dell’impresa prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano registrato.

Chi sono i beneficiari

I beneficiari sono tutte le imprese che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammissibili sono:

1. Spese di investimento per la Struttura (almeno il 50% dell’intervento agevolato)

1.1. Spese di struttura

a) locali;

b) ristrutturazione e investimento di start-up;

1.2. Spese di personale (non ammissibili nel caso di negozio):

a) personale operante in via esclusiva e continuativa all’estero, per lo svolgimento di mansioni non  correlate all'attività commerciale di vendita;

b) viaggi del personale;

 

2. Spese di supporto (massimo il 50% dell’intervento agevolato)

a) spese per formazione (non ammissibili nel caso di negozio);

b) spese per consulenze specialistiche afferenti la realizzazione del programma di inserimento nei limiti del 10% del totale delle spese rendicontate

c) spese per attività promozionali allo scopo di lanciare su un nuovo mercato un prodotto nuovo o già esistente;

d) spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di intervento  agevolato per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato e comunque non superiore a € 100.000.

e) spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale.

 

Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 24 mesi dalla data di stipula, fatto salvo la possibilità di chiedere una proroga per una durata massima di 6 mesi.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

 

Massimo

  • il minore tra il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati e i seguenti importi:

Micro Impresa 500.000
PMI e PMI innovative 2.500.000
Altre imprese 3.500.000

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo inserimento mercati esteri a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’impresa Rrchiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy

(8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione pari al 25% dell’intervento agevolativo, è erogata entro 3 mesi dalla prima rendicontazione a condizione che:

  • l’impresa ne faccia richiesta contestualmente all’invio della prima rendicontazione;
  • le spese ammissibili e rendicontante con la prima rendicontazione risultino non inferiori al 50% dell’importo deliberato.

La terza erogazione è erogata a saldo entro i 4 mesi successivi al termine del periodo di realizzazione.

La durata complessiva è di 6 anni di cui 2 di preammortamento e 4 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso di interesse fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 10% del tasso di riferimento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 10%

Predisporre e inviare le domande 20%

Progettare e creare il tuo e-commerce 70%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per l'e-commerce

Contributo e-commerce

a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per l'e-commerce

L’intervento è finalizzato a sostenere lo sviluppo di soluzioni di E-Commerce finalizzate alla vendita in Paesi esteri attraverso l’utilizzo di Market Place o la realizzazione di una piattaforma informatica sviluppata in proprio per la diffusione di beni e/o servizi prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano registrato.

 

L'agevolazione è concessa in regime di "De Minimis".

Cosa agevola il contributo e-commerce

Sviluppare il commercio elettronico attraverso:

  • la creazione di una nuova piattaforma propria;
  • il miglioramento o lo sviluppo di una piattaforma propria già esistente;
  • l’accesso a una piattaforma di terzi (market place) con la creazione di un proprio spazio/store.


La Piattaforma propria deve essere realizzata/migliorata da un soggetto fornitore in possesso del requisito di “professionalità”.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve essere una impresa che ha depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammissibili sono:

1. Creazione e sviluppo di una piattaforma propria oppure utilizzo di un market place

  • creazione, acquisizione e configurazione della piattaforma
  • componenti hardware e software
  • estensioni componenti software per ampliare le funzionalità (es. software per la gestione degli ordini, circuiti di pagamento, servizi cloud, integrazioni con ERP, CRM, AI e realtà aumentata)
  • creazione e configurazione app
  • spese di avvio dell’utilizzo di un market place.

2. Investimenti per la piattaforma oppure per il market place

  • spese di hosting del dominio della piattaforma
  • commissioni per utilizzo della piattaforma oppure di un market place
  • spese per investimenti in sicurezza dei dati e della piattaforma
  • aggiunta di contenuti e soluzioni grafiche
  • sviluppo del monitoraggio accessi alla piattaforma
  • spese per lo sviluppo di analisi e tracciamento dati di navigazione
  • consulenze finalizzate allo sviluppo e/o alla modifica della piattaforma
  • registrazione, omologazione e tutela del marchio
  • spese per certificazioni internazionali di prodotto.

3. Spese promozionali e formazione relative al progetto

  • indicizzazione della piattaforma oppure del market place
  • web marketing
  • comunicazione
  • formazione del personale interno adibito alla gestione/funzionamento della piattaforma.

4. spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

5. spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di agevolazione per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato

 

Le suddette spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel periodo di realizzazione, e devono riguardare la distribuzione di propri beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano registrato.

Le spese si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il conto corrente dedicato.

Tutti i bonifici e le fatture relative alle spese ammissibili dovranno necessariamente contenere l’indicazione del CUP assegnato.

In fase di rendicontazione tutte le spese devono essere accompagnate da una “dichiarazione dei fornitori".

Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 12 mesi dalla data di stipula fatto salvo la possibilità da parte dell’impresa richiedente di chiedere una proroga del termine del periodo di realizzazione per una durata massima di 6 mesi.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

Massimo

  • il minore tra euro 500 mila e il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati.

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo e-commerce a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:


(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy


(8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L'importo massimo del finanziamento è pari al minore tra euro 500.000,00 e il 20% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio depositato.

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione a saldo dell’importo rendicontato è effettuata dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

La durata complessiva è di 4 anni di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento.

Il rimborso avviene in 4 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 10%

Predisporre e inviare le domande 15%

Realizzare il tuo E-commerce 70%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per la partecipazione a fiere e eventi

Contributo fiere e eventi

a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per la partecipazione a fiere e eventi

L’intervento è finalizzato a sostenere la partecipazione a eventi (fino a massimo 3 eventi) di carattere internazionale, anche virtuali tra: fiera, mostra, missione imprenditoriale e missione di sistema, per promuovere l’attività d’impresa sui mercati esteri o in Italia. Il contributo è concesso in regime di "De minimis".

Cosa agevola il contributo fiere

La partecipazione a fiera, mostre, missioni imprenditoriali o missioni di sistema.

Il Programma deve avere ad oggetto in prevalenza beni e/o servizi dell’Impresa prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano registrato.

La richiesta può riguardare fino a tre iniziative anche in diversi Paesi di destinazione.

Il carattere internazionale degli eventi tenuti in Italia dovrà risultare dalla classificazione internazionale dell’evento nel calendario AEFI o, in alternativa, dalla “dichiarazione resa dal soggetto organizzatore finalizzata al riconoscimento del carattere internazionale”.

La domanda deve essere presentata prima della data prevista per l’inizio degli eventi.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve essere una impresa che ha depositato presso il Registro Imprese almeno un bilancio relativo a un esercizio completo precedente alla presentazione della domanda, per domande fino a euro 150.000; o almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda per domande superiori a euro 150.000.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammissibili al contributo fiere e eventi sono:

 

1. Spese per area espositiva

a) affitto area espositiva, compresi eventuali costi di iscrizione, oneri e diritti fissi obbligatori;  allestimento dell’area espositiva;

b) arredamento dell’area espositiva;

c) attrezzature, supporto audio/video (es monitor, tv screen, proiettori e supporti informatici, videocamere);

d) servizio elettricità;

e) utenze varie;

f) servizio di pulizia dello stand;

g) costi di assicurazione;

h) compensi riconosciuti al personale incaricato dall'impresa (sia esterno che interno) per il periodo riferito all’esecuzione della fiera/mostra (compresi viaggi, soggiorni e trasferte per il raggiungimento del luogo della fiera/mostra) e/o direttamente collegati alla fiera/mostra stessa, come da idonea documentazione comprovante la spesa. Eventuali ulteriori compensi al personale incaricato dall'impresa (sia esterno che interno) sono riconosciuti nella misura massima del 10% dell’importo concesso;

i) servizi di traduzione ed interpretariato offline.

 

2. Spese logistiche

a) trasporto a destinazione di materiale e prodotti esposti, compreso il trasporto di campionario;

b) movimentazione dei macchinari/prodotti.

 

3. Spese promozionali

a) partecipazione/organizzazione di business meeting, workshop, B2B, B2C;

b) spese di pubblicità, cartellonistica e grafica per i mezzi di stampa (es. pubblicità nel catalogo ufficiale, magazine e quotidiani informativi della fiera o della mostra, a supporto dell’iniziativa, stampa specializzata, omaggistica);

c) realizzazione banner (es. poster e cartellonistica negli spazi esterni e limitrofi al centro fieristico).

d) spese di certificazione dei prodotti

 

4. Spese per consulenze connesse alla partecipazione alla fiera/mostra

a) consulenze esterne (es. designer/architetti, innovazione prodotti, servizi fotografici/video)

b) consulenze in ambito digitale (es. digital manager, social media manager, digital maketing manager);

 

5. Spese digitali connesse alla partecipazione alla fiera/mostra

a) fee di iscrizione alla manifestazione virtuale, compresi i costi per l’elaborazione del contenuto virtuale (es. stand virtuali, presentazione dell’azienda, cataloghi virtuali, eventi live streaming, webinar)

b) spese per integrazione e sviluppo digitale di piattaforme CRM;

c) spese di web design (es. landing page, pagina dedicate all’evento) e integrazione/innovazione di contenuti/funzionalità digitali anche su piattaforme già esistenti;

d) spese per digital marketing (es. banner video, banner sul sito ufficiale della fiera/mostra, newsletter, social network);

e) servizi di traduzione ed interpretariato online;

 

6. spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

 

7. spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di agevolazione per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato

 

Le suddette spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel periodo di realizzazione, e devono riguardare la distribuzione di propri beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano registrato.

Le spese si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il Conto Corrente Dedicato.

Tutti i bonifici e le fatture relative alle spese ammissibili dovranno necessariamente contenere l’indicazione del CUP assegnato.

In fase di rendicontazione tutte le spese devono essere accompagnate da una “dichiarazione dei fornitori".

Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 24 mesi dalla data di stipula fatto salvo la possibilità da parte dell’impresa richiedente di chiedere una proroga del termine del periodo di realizzazione per una durata massima di 6 (sei) mesi.

Contributo fiere a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 (sei) mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy

(8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L'importo massimo del finanziamento è pari al minore tra euro 500.000,00 e il 20% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio approvato e depositato del richiedente per domande fino a euro 150.000 oppure il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci per domande superiori a euro 150.000.

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione a saldo dell’importo rendicontato è effettuata dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

Rimborso

La durata complessiva è di 4 anni di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento.

Il rimborso avviene in 4 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 20%

Predisporre e inviare le domande 35%

Gestire le domande 75%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per Temporary Manager

Contributo e Finanziamento agevolato per Temporary Manager

da inserire in azienda con contratto con una società di servizi

L’intervento è finalizzato a sostenere l’inserimento temporaneo nell’impresa di Temporary Manager, per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica, digitale o ecologica, a sostegno dell’internalizzazione dell’impresa sui mercati internazionali.

L’inserimento temporaneo di Temporary Manager è regolato da un contratto di Temporary  Management stipulato esclusivamente con una società di servizi terza.

Il contratto di Temporary Management, da presentare in allegato alla domanda, per un importo pari ad almeno il 60% dell’intervento agevolato deve prevedere:

  • ruolo/qualifica dei Temporary Manager incaricati alla realizzazione del progetto;
  • oggetto della prestazione professionale;
  • calendario degli interventi da effettuarsi nel periodo di realizzazione del progetto;
  • indicazione dei Paesi di destinazione;
  • durata minima almeno pari a 6 mesi;
  • corrispettivo economico pattuito tra le parti, comprese eventuali spese per viaggi e soggiorni;
  • altre eventuali informazioni necessarie alla gestione del rapporto.

Sono considerati Temporary Manager i Temporary Export Manager, i Temporary Digital Marketing Manager, i Temporary Innovation Manager, o soggetti che abbiano,  indipendentemente dalla denominazione della figura, comprovata esperienza in materia di export e internazionalizzazione, transizione digitale o ecologica, e processi di innovazione aziendale.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve essere una impresa che ha depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese finanziabili

Le spese ammissibili sono:

1. Spese per le prestazioni professionali del Temporary Manager (almeno il 60% dell’intervento agevolato)

1.1. Spese relative alle prestazioni temporanee di Temporary Manager risultanti dal contratto di Temporary Management

2. Spese strettamente connesse alla realizzazione del progetto elaborato con l'assistenza del Temporary Manager (massimo il 40% delle spese rendicontate):

2.1. attività di marketing e promozionali; 2.2. integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; 2.3. realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali; 2.4. ideazione per l’innovazione/adeguamento di prodotto e/o servizio; 2.5. certificazioni internazionali e licenze di prodotti e/o servizi, deposito di marchi o altre forme di tutela del Made in Italy; 2.6. attività di supporto: a) formazione interna/esterna del personale amministrativo o tecnico; b) spese di viaggio e soggiorno da parte degli amministratori e/o titolari dell’impresa richiedente; c) spese di viaggio e soggiorno (incoming) di potenziali partner locali (esclusa la clientela); d) spese legali per la costituzione di società controllate locali o filiali gestite direttamente.

3. Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale.

4. Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di intervento agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

Importo minimo e massimo

Importo massimo

il minore tra euro 500 mila e il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati.

Importo minimo

10 mila euro.

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001,  SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy
  (8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L'importo massimo del finanziamento è pari al minore tra euro 500.000,00 e il 20% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio depositato.

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione a saldo dell’importo rendicontato è effettuata dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

La durata complessiva è di 4 anni di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento.

Il rimborso avviene in 4 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 10%

Predisporre e inviare le domande 15%

Fornire i Temporary Manager 70%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Voucher internazionalizzazione - TEM - Bonus Export Digitale

Riapertura bandi Simest

Riapertura bandi Simest

nuove domande di finanziamento agevolato del Fondo 394/81 e relativo cofinanziamento a fondo perduto a valere sulle risorse provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il Comitato Agevolazioni in data 27 luglio 2021 ha deliberato la riapertura, a decorrere dalle ore 9.30 del 28 ottobre 2021, delle attività di ricezione di nuove domande di finanziamento agevolato e relativo contributo a fondo perduto.

Le domande dovranno essere presentate entro le ore 18.00 del giorno 3 dicembre 2021, salva eventuale chiusura anticipata per esaurimento delle risorse.

L'ultima edizione dei bandi (3 giugno 2021), a seguito del massiccio afflusso di domande in relazione alle disponibilità delle risorse finanziarie, ha visto la chiusura degli stessi dopo poche ore dalla loro apertura.

E' questo uno strumento che nel 2020 ha messo a disposizione delle aziende circa 3 miliardi di euro, erogati in oltre 100o00 operazioni a 7.600 aziende, che hanno potuto usufruire di agevolazioni per la patrimonializzazione, lo sviluppo dell’e-commerce, la partecipazione a fiere, l'apertura di uffici e showroom all'estero e altre azioni volte al posizionamento sui mercati internazionali attraverso un contributo a fondo perduto del 50% e a un finanziamento a tasso vicino allo zero.

Nell'ultima edizione di giugno 2021, nonostante le agevolazioni siano state ridotte (contributo a fondo perduto non più previsto per le operazioni di patrimonializzazione e sceso per le restanti operazioni al 25%), vi è stata una grande richiesta con il portale per la presentazione delle domande andato in tilt poco dopo l’apertura dello sportello a causa dell’alto numero di accessi.

MiSE

Nuova Sabatini - Beni Strumentali Contributo su finanziamenti e leasing

Nuova Sabatini Beni Strumentali

Cos’è la nuova Sabatini

La misura Beni strumentali o Nuova Sabatini è la misura che sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

A chi si rivolge la nuova Sabatini

Possono beneficiare della nuova Sabatini le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
  • hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento

Settori ammessi

Sono ammessi alla nuova Sabatini tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:

  • attività finanziarie e assicurative
  • attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione

Cosa finanzia la nuova Sabatini

I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.

Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.

Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa

Le agevolazioni

Consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari aderenti, di finanziamenti o leasing per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing).

Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia gratuita del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:

  • di durata non superiore a 5 anni
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Contributo

Il contributo della nuova Sabatini è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,750% per gli investimenti ordinari
  • 3,575% per gli investimenti in  tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)
  • 3,575% per gli investimenti green
  • 5,000% per le micro e piccole imprese in caso di Nuova Sabatini Capitalizzazione
  • 3,575% per le medie imprese in caso di Nuova Sabatini Capitalizzazione

Linea "Industria 4.0"

I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “Industria 4.0” che possono beneficiare del contributo maggiorato, sono consultabili qui e qui.

Linea "Green"

Gli "investimenti green" consistono nell’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Per tali operazioni l’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti.

Inoltre, ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto.

Linea "Capitalizzazione"

L’agevolazione Beni strumentali - Nuova Sabatini Capitalizzazione è rivolta alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che:

  • sono costituite in forma di società di capitali;
  • sono impegnate in un processo di capitalizzazione;
  • non annoverano tra gli amministratori o i soci persone condannate con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del cpp, per il reato di cui all’art. 2632 codice civile.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti  30%

Predisporre e inviare le domande 50%

Predisporre e inviare la dichiarazione di ultimazione investimenti 70%

Predisporre e inviare la richiesta di erogazione 100%

Logo Regione Piemonte

Emergenza Covid-19 - Regione Piemonte - Contributi per abbattere i costi dei finanziamenti

La misura è rivolta a micro, piccole e medie imprese piemontesi e ai lavoratori autonomi.

Il contributo a fondo perduto è finalizzato a sostenere le MPMI piemontesi ed i lavoratori autonomi nell’attivazione di operazioni finanziarie connesse ad esigenze di liquidità.

Il contributo è infatti destinato ad abbattere i costi dei finanziamenti bancari (o di altri intermediari finanziari) concessi a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19.

L'importo del contributo è commisurato a quello del prestito che l’impresa o lavoratore autonomo ha ottenuto tramite il canale creditizio.

I finanziamenti, a fronte dei quali verrà erogato il contributo, devono connotarsi come nuovo credito connesso ad esigenze di liquidità.

Essi devono essere di importo fino a 150.000 euro e con durate di rimborso fino a 6 anni.

I prestiti da parte di banche, istituti e intermediari finanziari, devono essere stati stati erogati a partire dal 17 marzo 2020 in poi.

Inoltre, essi devono essere connessi a un calo di fatturato nel bimestre marzo/aprile 2020 di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Questo elemento è automaticamente presunto per le imprese costituite nel 2019.

Le imprese interessate ad usufruire del bonus regionale devono quindi, in prima battuta, rivolgersi a banche, confidi o altri intermediari finanziari per richiedere il finanziamento alle condizioni vigenti.

Successivamente, quando verrà pubblicato il bando regionale (indicativamente dal 12 maggio 2020 in poi), si potrà fare domanda per richiedere il contributo.

Questa misura è concepita come complementare agli strumenti nazionali volti a facilitare l’erogazione di nuovo credito al sistema produttivo.

Il contributo a fondo perduto può infatti essere cumulabile, ovviamente nel rispetto dei massimali sugli aiuti di Stato, con le iniziative di sostegno al credito di carattere nazionale e regionale (a meno che, in quest'ultimo caso, non fosse già previsto un contributo analogo).

Si fa riferimento sostanzialmente ai provvedimenti dei recenti decreti legge del Governo, che riguardano strumenti quali il Fondo Centrale di Garanzia e SACE, così come le altre misure a livello regionale.

I contributi erogati avranno un importo massimo di:
– 2.500 euro per i finanziamenti inferiori a 50.000 euro;
– 5.000 euro per i finanziamenti tra 50.000 e 100.000 euro;
– 7.500 euro per i finanziamenti tra 100.000 e 150.000 euro (esclusi i lavoratori autonomi).

Se vuoi richiedere il contributo per abbattere i costi dei finanziamenti concessi a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19, puoi contattarci per la predisposizione della domanda.

LINK UTILI

Settori esclusi dal Reg. UE 1407/2013

Dimensioni d'impresa

Emergenza Covid-19 - Regione Piemonte - Contributi per sostenere lavoratori autonomi e imprese

Saranno disponibili contributi a fondo perduto per 7,3 milioni di euro destinati a sostenere le micro, piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi piemontesi nell’attivazione di operazioni finanziarie connesse ad esigenze di liquidità.

Una delibera approvata il 17 aprile dalla Giunta regionale piemontese consentirà ai beneficiari dei finanziamenti concessi dal 17 marzo al 31 dicembre 2020, e finalizzati ad esigenze di liquidità, di fare fronte agli oneri connessi al credito.

I contributi avranno un importo massimo di:

  • 2.500 euro per i finanziamenti inferiori a 50.000 euro;
  • 5.000 euro per i finanziamenti tra 50.000 e 100.000 euro;
  • 7.500 euro per i finanziamenti superiori a 100.000 euro.

I beneficiari saranno le micro, piccole e medie imprese (MPMI) aventi almeno una sede operativa in Piemonte e i lavoratori autonomi con sede operativa fissa in Piemonte operanti nei settori ammissibili previsti.

I settori ammissibili sono quelli ammessi ai sensi del Regolamento (UE) 1407/2013.

Per ottenerli si dovrà dimostrare che nel bimestre marzo/aprile 2020 il calo del fatturato è stato pari o superiore al 30% rispetto allo stesso bimestre del 2019.

Sono ammesse tutte le attività avviate a partire dal 1° gennaio 2019.

Non possono beneficiarne i soggetti che abbiano ottenuto contributi in conto interessi e/o a fondo perduto nell’ambito di altre misure regionali a valere sui medesimi finanziamenti.

LINK UTILI

Settori esclusi dal Reg. UE 1407/2013

Dimensioni d'impresa

logofooter

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Registro imprese di Biella 02075740023

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FEASR

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Ricerca, Sviluppo e Innovazione

(numero di iscrizione 000383)

Regione Piemonte

Operatore della formazione accreditato

Codice operatore D19706

Soggetto formatore inserito nell’elenco degli abilitati dalla Regione Piemonte ad erogare diversi corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Codice operatore A578/2018

Contatti

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