Agevolazioni Regione Piemonte

Fondo Artigianato Regione Piemonte

Fondo Artigianato

sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese artigiane piemontesi e per l’ammodernamento e innovazione dei loro processi produttivi

Chi sono i beneficiari del bando Fondo Artigianato

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le:

  • Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) in possesso dell'annotazione della qualifica artigiana sul Registro delle Imprese della CCIAA al momento di presentazione della domanda.

Progetti ammissibili

Sono ammissibili gli interventi finalizzati alla realizzazione di progetti di investimento, sviluppo, consolidamento e per le connesse necessità di scorte di importo minimo pari a € 25.000,00.

Durata dei progetti del Fondo Artigianato

Le durate progettuali massime sono stabilite in funzione dell’importo di progetto:

  • progetti di importo inferiore o uguale a € 250.000,00 – 18 mesi dalla data di concessione;
  • progetti di importo complessivo superiore a € 250.000,00 – 24 mesi dalla data di concessione.

Contributo a fondo perduto

Contributo a fondo perduto:

  • micro imprese: 10% della quota pubblica di finanziamento;
  • piccole imprese: 8% della quota pubblica di finanziamento;
  • medie imprese: 4% della quota pubblica di finanziamento.

Il contributo è erogato in un’unica soluzione, al termine dell’investimento.

Finanziamento a tasso zero

Finanziamento agevolato a copertura del 100% delle spese ammissibili così strutturato:

  • 70% a tasso zero
  • 30% fondi bancari al tasso di mercato

Rimborso in rate trimestrali posticipate, da 36 mesi a:

  • 60 mesi per importi fino a € 250.000;
  • 72 mesi per importi fino a € 1.000.000;
  • 84 mesi per importi superiori a € 1.000.000.

Eventuale preammortamento di 6 mesi.

Importo massimo di intervento con fondi a tasso zero:

  • € 500.000 per le micro imprese;
  • € 1.000.000 per le piccole imprese;

Erogazione in via anticipata:

  • in un’unica soluzione per importi < € 750.000
  • in due tranche a Stato Avanzamento Lavori (60%-40%) per importi superiori a € 750.000

Quali sono le spese ammesse dal bando Fondo Artigianato

SPESE PRINCIPALI

  • macchinari e impianti di servizio ai macchinari, attrezzature;
  • hardware e software;
  • mobili, arredi, macchine d’ufficio, altri beni strumentali;
  • automezzi per trasporto di cose > Euro 6c (compresi gli autonegozi);
  • opere edili di ristrutturazione;
  • brevetti, marchi, licenze, diritti d’autore;
  • sistemi e certificazioni aziendali;
  • certificazioni di prodotto non obbligatorie.

SPESE CON LIMITAZIONE

  • acquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività d’impresa (per un importo non superiore al 100% delle “spese principali”);
  • “avviamento d’azienda” per un importo non superiore al 35% del totale delle “spese principali”;
  • scorte (materie prime, semilavorati, prodotti finiti), per un importo non superiore al 20% del totale delle “spese principali”;
  • spese generali per un importo non superiore al 5% delle “spese principali”
  • spese per servizi, per un importo non superiore al 25% del totale delle “spese principali”, includendo: consulenze aziendali, formazione del personale, intermediazione immobiliare, pubblicità e marketing e/o e‐commerce, partecipazione a fiere (plateatico e allestimento stand), locazione di immobili, locazione operativa (noleggio) di beni e servizi.

Cosa possiamo fare sul bando Fondo Artigianato

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti  20%

Predisporre e inviare le domande 40%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione  100%

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Contributo per la transizione ecologica e digitale nel tessile

Contributo per la transizione ecologica e digitale delle imprese operanti nel settore del tessile, della moda e degli accessori

L’incentivo sostiene gli investimenti per la transizione ecologica e digitale delle imprese del settore tessile, della moda e degli accessori.

Chi sono i beneficiari del contributo per il settore tessile

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese qualificate come Piccole Medie Imprese (PMI), operanti sull’intero territorio nazionale nel settore del tessile, moda e accessori (indicate da specifici codici ATECO).

Progetti ammissibili al contributo per il settore tessile

Le prestazioni specialistiche possono essere fornite esclusivamente da società o soggetti autonomi indipendenti rispetto all’impresa richiedente, in possesso di adeguata qualificazione in riferimento agli ambiti previsti e, ove richiesto, del necessario accreditamento.

Per adeguata qualificazione si intende una significativa e comprovata esperienza dimostrabile attraverso l’elenco delle prestazioni offerte negli ultimi 3 anni nell’ambito oggetto della prestazione, con la definizione degli importi, dell’oggetto e degli ambiti di applicazione.

Le prestazioni devono essere oggetto di un contratto tra l’impresa beneficiaria e il soggetto erogante la prestazione, devono avere una durata non inferiore a 3 mesi e devono in ogni caso concludersi entro e non oltre 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione.

Cosa agevola il contributo per il settore tessile

Acquisizione di prestazioni specialistiche aventi ad oggetto:

  • formazione del personale dipendente dell’impresa;
  • implementazione di una o più tecnologie abilitanti finalizzate a favorire lo sviluppo dei processi aziendali o i prodotti innovativi: cloud computing, big data e analytics, intelligenza artificiale, blockchain, robotica avanzata e collaborativa, manifattura additiva e stampa 3D, Internet of Things, realtà aumentata, soluzioni di manifattura avanzata, piattaforme digitali per condivisione di competenze, sistemi di tracciabilità digitale della filiera produttiva;
  • supporto all'ottenimento di certificazioni di sostenibilità ambientale;
  • servizi di analisi di Life Cycle Assessment (LCA).

Sono ritenute ammissibili esclusivamente le spese relative alle prestazioni oggetto di contratti sottoscritti successivamente alla data di presentazione della domanda di contributo.

Contributo per il settore tessile

L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammissibili.

L'importo massimo del contributo è di 60 mila euro.

Il contributo è sottoposto al rispetto del regolamento de minimis.

L'importo è erogato, su richiesta dell’impresa beneficiaria, in un’unica soluzione successivamente alla integrale conclusione delle prestazioni previste e al pagamento delle relative spese.

Tecnologie abilitanti

Esempi di certificazioni

Cosa possiamo fare

Erogare la formazione e la consulenza 85%

Predisporre e inviare le domande 5%

Predisporre e inviare le richieste di erogazione 10%

Quanto manca all'apertura

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Credito di imposta Transizione 5.0

Credito di imposta Transizione 5.0

Contributo, sotto forma di credito d’imposta, a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato  italiano.

L'incentivo è applicabile agli investimenti effettuati dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025. 

Gli investimenti devono consistere in progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici.

Chi sono i beneficiari del credito di imposta

Sono escluse dall’agevolazione Transizione 5.0 le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o sottoposte ad altra procedura concorsuale, o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.

Inoltre, sono escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi delle norme sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

Infine, la concessione del beneficio spettante è comunque subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Investimenti ammissibili

Per accedere al credito di imposta Transizione 5.0 occorre:

Effettuare un investimento in almeno uno dei beni strumentali materiali e immateriali previsti dagli allegati A e B del piano Industria 4.0.

Tali beni devono essere interconnessi ai sistemi informatici di fabbrica.

Inoltre, questi beni devono essere inseriti in un progetto di innovazione che consenta di ottenere una riduzione dei consumi energetici.

La riduzione dei consumi deve essere pari ad almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva oppure ad almeno il 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento.

L’allegato B, quello dedicato ai software, viene ampliato, prevedendo l’ammissibilità anche per;

  • software, sistemi, piattaforme e applicazioni che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti da sensori IoT;
  • i software relativi alla gestione di impresa (es. ERP) se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui al punto precedente.

Ulteriori investimenti ammissibili

1) gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all’esercizio dell’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, ad eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.

Con riferimento all’autoproduzione/autoconsumo di energia da fonte solare, sono ammissibili solo gli impianti con i seguenti moduli fotovoltaici:

a) moduli fotovoltaici prodotti negli Stati UE con un’efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5%;

b) moduli fotovoltaici con celle, prodotti negli Stati UE con un’efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5%;

c) moduli fotovoltaici prodotti negli Stati UE composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem prodotte nell’UE con un’efficienza di cella almeno pari al 24%.

Gli investimenti in impianti che comprendono i moduli di cui alle lett. b) e c) concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo rispettivamente pari al 120% e 140% del relativo costo.

Nelle more della formazione del registro in cui saranno iscritti i predetti moduli, sono agevolabili gli impianti con moduli fotovoltaici che, sulla base di un’apposita attestazione rilasciata dal produttore, rispettano i requisiti tecnici e territoriali di cui alle citate lett. a), b) e c).

 

2) le spese per la formazione del personale finalizzate all’acquisizione/consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Tale voce di spesa è ammessa nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali e, in ogni caso, fino a 300.000 euro.

Le attività formative dovranno essere erogate da soggetti esterni individuati con decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Il credito di imposta Industria 4.0 resta operativo per tutti gli investimenti nei beni previsti negli allegati A e B che non generano risparmio, oppure generano un risparmio sotto le soglie minime previste dal credito di imposta Transizione 5.0.

Percentuali del credito di imposta Transizione 5.0

Le percentuali del credito di imposta sono complessivamente nove.

Inoltre, bisogna considerare che ciascuna percentuale può essere maggiorata di 1,2 o 1,4 volte in relazione ai soli pannelli fotovoltaici ad elevata efficienza.

Le aliquote di base del credito d’imposta Transizione 5.0, se l’investimento consegue una riduzione non inferiore al 3% dei consumi energetici della struttura produttiva o, in alternativa, non inferiore al 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento, sono:

  • 35% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 15% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
  • 5% per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.

Le aliquote del credito d’imposta Transizione 5.0, se l’investimento consegue una riduzione superiore al 6% dei consumi energetici della struttura produttiva o, in alternativa, superiore al 10% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento, sono:

  • 40% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 20% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
  • 10% per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.

Infine, nel caso in cui l’investimento Transizione 5.0 consegua una riduzione superiore al 10% dei consumi energetici della struttura produttiva o, in alternativa, superiore al 15% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento, le aliquote sono:

  • 45% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 25% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
  • 15% per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.

Il massimale di 50 milioni di euro è relativo a ciascuno dei due anni di vigenza del piano (2024-2025).

-InvestimentoTransizione 5.0Fino a 2,5 milionida 2,5 a 10 milioniDa 10 a 50 milioni
Riduzione consumiDal 3 al 6% (unità produttiva)Dal 5 al 10% (processo interessato)35%15%5%
Riduzione consumiDal 6 al 10% (unità produttiva)Dal 10 al 15% (processo interessato)40%20%10%
Riduzione dei consumiPiù del 10% (unità produttiva)Più del 15% (processo interessato)45%25%15%

Quanto manca al termine dell'agevolazione Transizione 5.0

Agevolazioni Regione Piemonte

SkillsXS3 - Rafforzamento delle competenze nelle PMI

SkillsXS3 - Rafforzamento delle competenze nelle PMI

La misura SkillsXS3 mira a supportare percorsi formativi di rafforzamento delle competenze delle PMI, necessarie a perseguire progetti di sviluppo aziendale basato sullo sviluppo e/o l’integrazione di tecnologie, soluzioni, prodotti o processi innovativi coerenti con la S3 regionale.

Sono ammissibili i progetti formativi rivolti a personale dipendente, titolari, soci e amministratori e in particolare:

  • corsi di formazione specialistica, di durata minima di 30 ore e percorsi di alta formazione universitaria (Master e Dottorati Industriali);
  • altri servizi formativi specialistici, quali, a mero titolo esemplificativo, visite di studio all’estero di breve durata, scambi di buone pratiche, altri specifici approfondimenti formativi;
  • attività consulenziali di accompagnamento, quali progettazione, elaborazione e realizzazione di interventi operativi per migliorare le performance aziendali e le capacità di gestione.

Destinatari della misura sono le Micro e Piccole Medie Imprese, comprese le start-up innovative, operanti negli ambiti di attività della S3 regionale.

Le agevolazioni avranno la forma di contributo a fondo perduto:

  • 80% per le micro imprese;
  • 70% per le piccole imprese;
  • 60% per le medie imprese.

Le proposte progettuali potranno avere un importo minimo di € 5.000,00 fino ad un massimo di € 70.000,00.

La dotazione iniziale complessiva ammonta a € 5.000.000,00.

Le domande di contributo dovranno essere presentate dal 27 giugno 2024.

Chi sono i beneficiari del bando SkillsXS3

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le Micro, Piccole e Medie imprese.

Progetti ammissibili sul bando SkillsXS3

I presupposti alla base del progetto sono:

  • il piano di sviluppo aziendale;
  • il fabbisogno di competenze.

Per piano di sviluppo aziendale si intende il piano che l’impresa ha intrapreso o ha intenzione di intraprendere, comprendente o basato sullo sviluppo e/o l’integrazione di tecnologie, soluzioni, prodotti o processi innovativi, coerentemente con la S3 regionale.

Il piano di sviluppo aziendale potrà essere programmato, in corso o concluso da non più di 12 mesi dalla presentazione della domanda di partecipazione al Bando.

Coerentemente con la S3, il piano di sviluppo aziendale su cui è basato il progetto deve rientrare in uno dei sei sistemi prioritari (Aerospazio, Mobilità, Manifattura avanzata, Tecnologie, Materiali e risorse verdi, Food, Salute) e afferire ad almeno una delle tre componenti trasversali dell’innovazione (transizione digitale, transizione ecologica, impatto sociale e territoriale) di cui alla S3 stessa. 

Sono ammissibili le seguenti attività:

a) corsi di formazione specialistica, di durata minima di 30 ore. I corsi possono contemplare diverse metodologie didattiche. Possono inoltre rientrare in questa categoria anche percorsi di alta formazione universitaria, quali i Master e i Dottorati Industriali;

b) altri servizi formativi specialistici, quali, a mero titolo esemplificativo, visite di studio all’estero di breve durata, volte ad apprendimento di nuove metodologie o competenze, scambi di buone pratiche, altri specifici approfondimenti formativi;

c) attività consulenziali di accompagnamento, intese quali prestazioni fornite da professionisti altamente qualificati a supporto della gestione delle fasi strategiche del processo aziendale.


Tali attività, in affiancamento al management interno all’impresa, possono includere la progettazione, l’elaborazione e la realizzazione di interventi operativi per migliorare le performance aziendali e le capacità di gestione, al fine di consentire la piena attuazione del piano di sviluppo aziendale.

Il progetto formativo si intende prevalentemente focalizzato sullo sviluppo di competenze tecniche-specialistiche, ma potrà riguardare anche connessi ambiti di innovazione organizzativa e/o manageriale.

Non sono tuttavia finanziabili attività di mero addestramento all’uso di macchinari e/o tecnologie, né di sviluppo di competenze generaliste di base.

 

Durata dei progetti

La durata del progetto formativo deve essere compresa tra 6 e 24 mesi.

Il termine massimo può essere esteso a 36 mesi nel caso di Dottorati Industriali.

Contributo a fondo perduto del bando SkillsXS3

L’agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto, ai sensi del Regolamento (UE) 2023/2831 “de minimis”.

- 80% per le micro imprese, fino ad un massimo di € 56.000,00;

- 70% per le piccole imprese, fino ad un massimo di € 49.000,00;

- 60% per le medie imprese, fino ad un massimo di € 42.000,00.

Quale sono le spese ammissibili sul bando SkillsXS3

1. SERVIZI DI CONSULENZA ED ALTRI SERVIZI

Sono ammissibili le spese connesse a:

a. corsi di formazione specialistica;

b. altri servizi formativi specialistici;

c. servizi consulenziali di accompagnamento, nella misura massima del 40% del totale delle spese ammissibili, ad eccezione delle spese di personale di cui alla categoria di spesa 2).

2. SPESE DI PERSONALE

Le spese di personale sono riconosciute solo in connessione ad attività formative di cui alle lettere a) e b) che coinvolgono personale dipendente.

Il riconoscimento di tali costi avviene su base forfettaria nella misura del 20% dei costi diretti di cui alla categoria 1), lettere a) e b).

Fornitori ammissibili sul bando SkillsXS3

Le attività potranno essere erogate esclusivamente da soggetti rientranti in una delle seguenti categorie:

1. entità, tra cui università, istituti di ricerca, agenzie incaricate del trasferimento di tecnologia, intermediari dell'innovazione, entità collaborative reali o virtuali orientate alla ricerca, definite dalla Comunicazione CE 2006/C 323/01 quali Organismi di Ricerca;

2. enti di formazione accreditati presso i sistemi regionali per la formazione professionale o enti e società in possesso di certificazione ISO 9001 EA37, operanti nel settore da almeno 5 anni;

3. incubatori certificati iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese presso le Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, ex articolo 25 D.L. 179/2012;

4. centri di competenza ad alta specializzazione17 come identificati dal Decreto 12 settembre 2017, n. 214 - “Regolamento sulle modalità di costituzione e sulle forme di finanziamento di centri di competenza ad alta specializzazione”.

I soggetti erogatori dovranno inoltre aver realizzato nel triennio precedente almeno tre servizi in ambiti analoghi a quelli del progetto formativo oggetto della richiesta di agevolazione.

Cosa possiamo fare sul bando SKILLSXS3

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti  20%

Predisporre e inviare le domande 40%

Erogare la consulenza e la formazione 90%

Gestire le domande 95%

Effettuare la rendicontazione  100%

Quanto manca all'apertura del bando SkillsXS3

Agevolazioni Regione Piemonte

Efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese piemontesi

Efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese piemontesi

Il bando promuove investimenti per la riduzione dei consumi e delle correlate emissioni inquinanti e climalteranti degli edifici e degli impianti produttivi attraverso la razionalizzazione dei cicli produttivi, l’utilizzo efficiente dell’energia e la produzione di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo.

L’agevolazione, che copre fino al 100% dei costi ammissibili dell’investimento, è costituita da un finanziamento agevolato e da una quota a fondo perduto.

Chi sono i beneficiari del bando efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le:
  • Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI);
  • Grandi Imprese (GI).

Oltre ad essere la naturale prosecuzione dell’edizione 2023, il Bando, che si articola nelle due Azioni: II.2.i.2 - Efficientamento energetico nelle imprese e II.2ii.2 - Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese, riporta alcune modifiche che mirano a migliorare la fruibilità del Bando stesso:

è stata eliminata l’obbligatorietà di abbinare un intervento a valere sull’Azione “Rinnovabili” con un intervento a valere sull’Azione “Efficienza Energetica”, di conseguenza le imprese possono decidere se presentare domanda solo su una delle due Azioni oppure su entrambe;


sono state abbassate e unificate le soglie minime progettuali di accesso delle due azioni, proporzionali alla dimensione dell’impresa. Nello specifico:

- per le MPMI sono ammissibili gli investimenti tra 50.000 euro e 3.000.000 di euro IVA esclusa, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicate;

- per le grandi imprese sono gli ammissibili investimenti strategici tra 300.000 euro e 5.000.000 di euro IVA esclusa, fermo restando il rispetto delle soglie e delle intensità di aiuto individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

è stata modificata la percentuale di ripartizione tra quota finanziamento e quota contributo.

In particolare:


- per l’azione “Efficienza Energetica” è stata maggiorata la quota di contributo, fino al 35% del valore dell’investimento ammesso e ulteriormente estendibile fino al 40%, se la sede oggetto di intervento si trova in un’area 107.3.c;

- per l’azione “Rinnovabili” la ripartizione tra finanziamento e contributo è stata confermata: il contributo può coprire fino al 30% del valore dell’investimento ammesso.

Progetti ammissibili

Efficientamento energetico nelle imprese

Prevede cinque Linee di intervento:

  • a) impianti di cogenerazione ad alto rendimento
  • b) interventi di razionalizzazione dei cicli produttivi e utilizzo efficiente dell’energia;
  • c) interventi di efficientamento energetico di edifici delle imprese;
  • d) installazione di sistemi di building automation connessi agli interventi di efficientamento;
  • e) sviluppo di processi innovativi volti al risparmio energetico, compresa l’eventuale ingegnerizzazione di nuove linee di produzione efficienti.

Dimensione del progetto:

Per le MPMI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a 50.000 euro ed un massimo pari a € 3.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Per le GI sono ammissibili investimenti che rivestono carattere di strategicità di importo minimo pari a 500.000 euro e massimo pari a 5.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie e delle intensità di aiuto individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

 

Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese

prevede cinque Linee di intervento:

  • a) impianti di cogenerazione ad alto rendimento, alimentati a fonti rinnovabili;
  • b) installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell’energia idraulica e solare-fotovoltaica;
  • c) installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica attraverso lo sfruttamento dell’energia dell’ambiente, geotermica, solare termica o da biomassa;
  • d) produzione di idrogeno verde da energia elettrica rinnovabile;
  • e) sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia prodotta di media e piccola taglia.

Gli interventi sono finalizzati all’autoconsumo dell’energia prodotta e possono comprendere sistemi di
accumulo/stoccaggio di media e piccola taglia.

Dimensione del progetto:

Per le MPMI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a 50.000 euro ed un massimo pari a € 3.000.000 IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Invece, per le GI sono ammissibili investimenti che rivestono carattere di strategicità di importo minimo pari a 300.000 euro e massimo pari a € 5.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie e delle intensità di aiuto individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Per l’Azione Efficientamento energetico nelle imprese, gli interventi dovranno garantire un risparmio annuo minimo di emissioni e/o di energia primaria, parametrato alla situazione preesistente, differenziato a seconda della Linea di intervento cui afferiscono, come specificato dal bando.

Mentre, per l’Azione Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese, gli interventi dovranno garantire un risparmio annuo di emissioni e/o di energia primaria, parametrato alla situazione preesistente, differenziato a seconda della Linea di intervento cui afferiscono, come specificato dal bando.

 

Durata dei progetti di efficienza energetica ed energie rinnovabili

Il termine per la conclusione dell’investimento è di 24 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.

Finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto

Incentivo per l'azione Efficienza energetica

l'agevolazione può coprire fino al 100% dei costi ammissibili dell’investimento, con le seguenti caratteristiche: 

Micro e piccole imprese

finanziamento agevolato pari almeno al 65% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato con risorse a valere sul FESR; la restante quota sarà costituita da una sovvenzione a fondo perduto, fino ad un massimo del 35% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

Medie imprese

finanziamento agevolato pari almeno al 75% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato con risorse a valere sul FESR; la restante quota sarà costituita da una sovvenzione a fondo perduto fino ad un massimo del 25% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

Grandi imprese

finanziamento pari almeno al 85% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato con risorse a valere sul FESR; la restante quota sarà costituita da una sovvenzione a fondo perduto, fino ad un massimo del 15% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

 

Per gli interventi sulle linee b), c), d), e) la cui unità locale oggetto di intervento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette aree 107.3.c le percentuali di contributo vengono maggiorate del 5%.

Incentivo per l'azione utilizzo delle energie rinnovabili

l'agevolazione può coprire fino al 100% dei costi ammissibili dell’investimento, con le seguenti caratteristiche: 

Micro e piccole imprese

finanziamento agevolato pari almeno al 70% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato con risorse a valere sul FESR; la restante quota sarà costituita da una sovvenzione a fondo perduto, fino ad un massimo del 30% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

Medie imprese

finanziamento agevolato pari almeno al 80% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato con risorse a valere sul FESR; la restante quota sarà costituita da una sovvenzione a fondo perduto fino ad un massimo del 20% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

Grandi imprese

finanziamento pari almeno al 90% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato con risorse a valere sul FESR; la restante quota sarà costituita da una sovvenzione a fondo perduto, fino ad un massimo del 10% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

Quale sono le spese ammissibili dal bando Efficienza energetica ed energie rinnovabili

Per ogni Azione, sono ammissibili esclusivamente le voci di spesa elencate di seguito:

a) fornitura dei componenti necessari alla modifica dei processi o alla realizzazione degli impianti o degli involucri edilizi ad alta efficienza; sono comprese le apparecchiature per la riduzione/eliminazione degli impatti ambientali nel rispetto del principio DNSH;

b) installazione e posa in opera degli impianti e dei componenti degli involucri edilizi e dei sistemi di
accumulo;

c) opere edili ad esclusivo asservimento di impianti/macchinari oggetto di finanziamento e/o interventi di messa in sicurezza (sismica o ambientale, ad esempio l’eliminazione di sorgenti potenzialmente inquinanti, come materiali contenenti amianto, serbatoi di combustibili dismessi, ecc.) degli impianti/edifici oggetto di agevolazione e/o eventuali opere necessarie alla “resa a prova di clima” delle opere finanziate; le opere edili nel caso della Azione II.2.i.2 - Intervento a) e Azione II.2.ii.2 - Intervento a), gli interventi di messa in sicurezza e quelli a garanzia dell’immunizzazione degli effetti del clima, sono ammissibili complessivamente nei limiti del 20% del totale della spesa ammessa sommando le suddette voci a) e b); sono fatti salvi gli interventi di cui alla Azione II.2.i.2 - Intervento c);

d) sia per impianti, sia per involucri edilizi: spese tecniche per progettazione (sostenute dopo il 07/10/2022), direzione lavori, collaudo (es. Diagnosi energetica, Attestato di Prestazione Energetica dell’edificio, Certificazione degli impianti, ecc..). Le spese tecniche sono ammesse fino ad un massimo da calcolare secondo la formula: STA = Inv*[(30-4*LOG(Inv))/100], dove STA è la Spesa Tecnica Ammissibile e Inv è il costo totale dell’intervento (voci di spesa a + b + c). Per importi maggiori di 3.000.000 € si applica l'aliquota dei 3 milioni.

L'IVA è ammissibile in base a quanto previsto dall’art. 64 del Reg. (UE) 2021/1060.

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Avvisi Fondimpresa

Avviso 3/2024 – Formazione di lavoratori disoccupati da assumere

Avviso 3/2024 Fondimpresa - Formazione di lavoratori disoccupati da assumere

Con l’Avviso 3/2024 Fondimpresa finanzia piani condivisi per la formazione dei lavoratori disoccupati o inoccupati da assumere nelle aziende aderenti al Fondo.

Possono presentare domanda di contributo e realizzare il Piano formativo esclusivamente le aziende aderenti a Fondimpresa che hanno necessità di assumere nuove figure professionali con profili di difficile reperimento.

Le domande dovranno pervenire, a pena di inammissibilità, a partire dal 4 giugno 2024 e fino al 31 dicembre 2024.

Destinatari dell'Avviso 3/2024

Sono destinatari dei Piani formativi sull'Avviso 3/2024 i lavoratori disoccupati, inoccupati coinvolti nelle azioni formative del piano finalizzate alla qualificazione/riqualificazione e/o all’aggiornamento delle competenze, promosse da aziende che in risposta al fabbisogno di figure professionali difficilmente reperibili nel mercato locale del lavoro, procedano a formarli.

È possibile ammettere nei percorsi formativi partecipanti la cui assunzione da parte dell’azienda proponente è avvenuta dopo la presentazione della domanda di contributo.

Contributo dell'Avviso 3/2024

L'erogazione del contributo è subordinata all’assunzione del 90% dei partecipanti effettivi (il 50% a tempo indeterminato e il 40% a tempo determinato).

I Soggetti proponenti, singolarmente, o in Associazione Temporanea di Imprese (ATI), potranno accedere alle risorse dell’Avviso mediante presentazione di uno o più piani formativi, per un valore cumulativo massimo di € 300.000,00.

Il contributo verrà assegnato, secondo l’ordine cronologico di presentazione, ai Piani formativi risultati idonei sulla base di una griglia di valutazione.

Ogni piano formativo prevede un contributo minimo di € 20.000 e massimo di € 300.000.

L’erogazione del contributo concesso avverrà a saldo, entro 45 giorni dall’approvazione della rendicontazione finale da parte di Fondimpresa.

Al di sotto del numero minimo di 4 lavoratori effettivi assunti con contratto a tempo indeterminato non sarà riconosciuto alcun contributo in relazione al Piano.

Inoltre, l'erogazione è subordinata all’assunzione del 90% dei partecipanti effettivi (il 50% a tempo indeterminato e il 40% a tempo determinato).

Possono contribuire al raggiungimento dell’obiettivo anche le assunzioni con contratto di apprendistato a tempo indeterminato.

I contratti di assunzione a tempo determinato devono avere la durata minima di almeno sei mesi.

La certificazione dell’avvenuta assunzione dovrà essere effettuata tramite produzione di copia del Mod. UNILAV per il singolo lavoratore interessato.

Dettagli dell'Avviso 3/2024

Il contributo verrà assegnato, secondo l’ordine cronologico di presentazione, ai Piani formativi risultati idonei sulla base di una griglia di valutazione.

Le singole azioni formative che compongono l’articolazione del Piano devono avere una durata minima di 100 ore e massima di 200 ore.

Il singolo lavoratore può frequentare un massimo di 320 ore di formazione, in una o più azioni formative.

Ogni singola azione formativa deve prevedere un minimo di 6 partecipanti e rivolgersi ad un massimo di 15.

Ai fini della validità dell’azione, e pertanto dell’ammissibilità dei relativi costi, è necessario che almeno 6 partecipanti risultino formati, abbiano cioè frequentato almeno il 70% delle ore programmate.

Tuttavia, nel solo caso di Piani formativi composti da più azioni, ai fini della validità dell’azione formativa, e pertanto dell’ammissibilità dei relativi costi, è necessario che almeno 4 lavoratori abbiano partecipato per il 70% delle ore programmate.

COSA FACCIAMO

E3 S.r.l. offre alle aziende aderenti a Fondimpresa un servizio completo in grado di utilizzare le varie opportunità che il Fondo offre (piani formativi sul proprio Conto Formazione; piani formativi con contributo aggiuntivo al proprio Conto Formazione):

  • progettazione e redazione dei Piani;
  • gestione dei Piani;
  • rendicontazione dei Piani;
  • certificazione dei rendiconti;
  • erogazione della docenza in modalità aziendale o interaziendale con docenti senior.

Quanto manca alla scadenza:

Agevolazioni Regione Piemonte

Sostegno alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca

Sostegno alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca

la misura sostiene con una dotazione di 20 milioni di euro la valorizzazione dei risultati di attività di ricerca sviluppo e innovazione (RSI).

In particolare, con riguardo ai progetti caratterizzati da significativo rilievo innovativo per le aziende proponenti o per il mercato di riferimento e in grado di proporre prodotti, processi o servizi radicalmente nuovi o capaci di creare nuovi segmenti di mercato.

Chi sono i beneficiari

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le Micro, Piccole e Medie imprese (PMI), incluse le start up innovative e gli spin off industriali.

Progetti ammissibili

La misura sostiene gli investimenti delle imprese finalizzati a portare sul mercato i risultati di un progetto di RSI conclusosi nell’arco dei 24 mesi precedenti la presentazione della domanda.


Con riferimento al livello di maturità della tecnologia (Technology Readiness Level – TRL), i progetti devono possedere in entrata un TRL 8 o 9, conseguito al termine delle attività di RSI svolte in precedenza.

Gli interventi ammissibili dovranno prevedere spese ammissibili per almeno:

  • 200.000 euro per le piccole imprese, incluse le micro imprese;
  • 350.000 euro per le medie imprese.

Contributo a fondo perduto

L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto di importo massimo di 1.000.000 euro.

Quali sono le spese ammesse dal bando Sostegno alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca

Gli interventi ammissibili dovranno prevedere spese come macchinari, impianti, attrezzature, oltre a eventuali consulenze (massimo 30%) per almeno 250.000 euro per le micro e piccole imprese e 350.000 euro per le medie.

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Agevolazioni Regione Piemonte

Fondo rischi Confidi e voucher finanziamenti

Fondo rischi Confidi e voucher finanziamenti

strumento finanziario combinato, volto ad incentivare il rilascio di garanzie da parte dei Confidi e a ridurre gli oneri finanziari correlati alla garanzia e al rimborso del finanziamento.

Chi sono i beneficiari del bando Fondo rischi Confidi e voucher finanziamenti

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le piccole e medie imprese (PMI) e i professionisti.

Progetti ammissibili

L'agevolazione è finalizzata al finanziamento di investimenti in beni materiali e immateriali nonché in capitale circolante di importo non superiore a euro 250.000, riferite ad investimenti o progetti attivati nel territorio della Regione Piemonte, presso la sede principale o l’unità locale dell’impresa beneficiaria.

Non sono ammissibili le operazioni aventi ad oggetto il consolidamento di passività finanziarie a breve termine o le ristrutturazioni di debiti pregressi.

E' inoltre ammissibile la spesa sostenuta dall’impresa per l’ottenimento della garanzia e per il pagamento degli interessi sul finanziamento garantito, a fronte della quale verrà erogato un voucher (contributo a fondo perduto) pari al 5% del valore del finanziamento stesso, con un limite massimo di euro 10.000.

Contributo a fondo perduto

Contributo a fondo perduto:

  • 5% del valore del finanziamento con un limite massimo di euro 10.000.

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Certificazione-della-parità-di-genere

Contributo per la certificazione della parità di genere

Contributo per servizi di assistenza tecnica e per la certificazione della parità di genere

secondo la norma UNI/PdR 125:2022

La dotazione finanziaria è pari a euro 4.000.000,00.

Il 5% delle risorse è riservato alle imprese in possesso del rating di legalità.

Chi sono i beneficiari del contributo per la certificazione della parità di genere

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le Micro, Piccole o Medie imprese che:

  • abbiano in pianta organica almeno un dipendente;
  • abbiano sede legale e operativa in Italia;
  • siano regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
  • siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a procedura
    concorsuale, di liquidazione coatta o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato
    preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra
    situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • non abbiano nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’art. 67
    della vigente normativa antimafia (D. Lgs. n. 159/2011 e s.m.i.);
  • siano in regola con l’assolvimento degli obblighi contributivi attestati dal Documento Unico di
    Regolarità Contributiva (DURC);
  • non abbiano procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita
    percezione di risorse pubbliche;
  • siano in regola con l’adempimento previsto dall’art. 46 del d. Lgs. 11 aprile 2006, n. 198 e s.m.i.
    “Rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile” (per le sole imprese che
    occupano più di 50 dipendenti);
  • siano in regola con le assunzioni previste dalla Legge 12 marzo 1999, n. 68 recante “Norme per
    il diritto al lavoro dei disabili” ss.mm.ii, in materia di collocamento mirato ai disabili;
  • non svolgano attività descritte nell’Allegato 1 del presente Avviso, nel rispetto del principio di
    “non arrecare un danno significativo”, in coerenza con il dispositivo per la ripresa e resilienza di
    cui all’articolo 2;
  • abbiano concluso positivamente il pre-screening (autovalutazione) attraverso l’apposito test.

Progetti ammissibili

Il bando contributo per la certificazione della parità di genere si articola in due contributi:

  • uno per i servizi di consulenza;
  • uno per i servizi di certificazione.

Infatti, è erogato un contributo (voucher) per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento, per tutoraggio e supporto tecnico-gestionale, mediante incontri tra la singola impresa e l’esperto incaricato.

Tali servizi, finalizzati all’ottenimento della certificazione della parità di genere, atti a trasferire alle
imprese beneficiarie competenze specialistiche e strategiche a tale scopo, prevedono il supporto:

  • per l’analisi dei processi, per individuare i gap esistenti tra lo stato attuale e i requisiti richiesti dalla norma UNI/PdR 125:2022, per la personalizzazione di documenti/strumenti del Sistema di Gestione della Parità di Genere messi a disposizione, per l’implementazione del Sistema di gestione per la parità di genere, per il monitoraggio degli indicatori di performance e la definizione degli obiettivi strategici. Per tali attività sono previste fino a 4 giornate di assistenza;
  • per la pre-verifica della conformità del Sistema di Gestione adottato dall’impresa alle prescrizioni della prassi della UNI/PdR 125:2022. Per tale attività è prevista 1 giornata di assistenza.

Inoltre, è erogato un contributo per i servizi di certificazione della parità di genere in conformità alla norma UNI/PdR 125:2022 da parte degli Organismi di Certificazione iscritti all’apposito elenco.

A tal fine l’impresa acquisisce un preventivo per i servizi di certificazione e lo presenta congiuntamente alla richiesta di contributo. Il contributo, successivamente al conseguimento della certificazione, viene erogato direttamente all’Organismo di Certificazione, senza che l’impresa debba sostenere alcun costo per i servizi di certificazione nei limiti del contributo concedibile.

Sono ammissibili i soli servizi per il rilascio della prima certificazione e relativamente alle seguenti voci:
- esame della domanda;

- verifica documentale;

- verifica in sede e osservazione diretta dell’attività dell’organizzazione certificata;

- rilascio del certificato.

Non sono ammissibili i costi per lo svolgimento di altri servizi (es. pre-audit, audit supplementari, sorveglianza annuale e rinnovo).

Durata dei progetti

L’impresa beneficiaria deve conseguire la certificazione entro 12 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione del contributo.

Sulla base di motivata richiesta dell’impresa, pervenuta a pena di inammissibilità prima della scadenza dei 12 mesi, è concedibile una proroga di ulteriori 2 mesi.

In caso di mancato rilascio della certificazione entro i termini di cui sopra il contributo per i servizi di certificazione non sarà erogato e il corrispettivo dell’Organismo di Certificazione dovrà essere sostenuto interamente dall’impresa.

Contributo a fondo perduto

Il contributo a fondo perduto per i servizi di consulenza viene riconosciuto nella misura massima di:

- euro 1.639,34  per l’analisi dei processi, per individuare i gap esistenti tra lo stato attuale e i requisiti richiesti, per la personalizzazione di documenti/strumenti, per l’implementazione del Sistema di Gestione per la parità di genere, per il monitoraggio degli indicatori di performance e la definizione degli obiettivi strategici.

- euro 409,84 per la pre-verifica della conformità del Sistema di Gestione adottato dall’impresa alle
prescrizioni della prassi della UNI/PdR 125:2022.

 

il contributo a fondo perduto per i servizi di certificazione viene riconosciuto nella misura massima di:

- euro 1.200,00 per ogni giornata di audit dell’Organismo di Certificazione.

Il numero massimo di giornate di audit è determinato in base al numero di addetti dell'impresa.

Per il calcolo degli addetti dovranno essere conteggiati solo gli addetti equivalenti coinvolti nei processi ritenuti più critici nell’ambito del Sistema di Gestione della Parità di Genere, e non il numero complessivo degli addetti dell’organizzazione, così come indicato dal documento internazionale IAF MD 05.

In ogni caso, il numero di giornate non può essere superiore a 9, pari a un contributo massimo di euro 10.245,00.

A cosa serve la certificazione della parità di genere

La finalità della certificazione della parità di genere nelle imprese è quella di favorire l’adozione di politiche per la parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale.

Quindi di migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, di leadership e di  armonizzazione dei tempi vita.

 

Al fine di promuovere l’adozione della certificazione della parità di genere da parte delle imprese, il sistema prevede un principio di premialità che si realizza con l’introduzione di meccanismi di incentivazione.

In base all’art. 5, comma 2, della legge 5 novembre 2021 n. 162 (Legge Gribaudo), alle aziende private che siano in possesso della certificazione della parità di genere in applicazione della prassi UNI/PdR 125:2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato è concesso un esonero dal versamento di una percentuale dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.

In particolare, l’esonero è determinato in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna impresa. L’art. 1, comma 138, della legge 30 dicembre 2021 n. 234 ha stanziato i fondi per finanziare la misura a regime, prevedendo 50 milioni di euro a partire dal 2023.

La definizione delle modalità attuative della decontribuzione per le imprese certificate è regolata da un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro con delega per le pari opportunità adottato il 20 ottobre 2022.

Inoltre, sempre ai sensi della Legge Gribaudo (art. 5, comma 3) alle aziende che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, siano in possesso della certificazione della parità di genere in applicazione alla prassi UNI/PdR 125:2022, rilasciata da un organismo di certificazione accreditato, è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.

Infine, con l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36, secondo quanto previsto all'art. 108, comma 7, così come modificato dall’art. 6 co. 2 bis del decreto legge 10 maggio 2023 n. 51, convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023 n. 87, le amministrazioni aggiudicatrici indicano, nei loro avvisi, un maggiore punteggio legato al possesso della certificazione di genere. L’art 106, comma 8, del nuovo codice dei contratti pubblici prevede, inoltre, per tutte le tipologie di contratto una diminuzione della garanzia del 20%, cumulabile con tutte le altre riduzioni previste dalla legge, in caso di possesso di certificazioni (riportate nell’allegato II. 13 al Codice) attestanti specifiche qualità, tra le quali rientra anche la certificazione della parità di genere.

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Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per Certificazioni e Consulenze

Contributo e Finanziamento agevolato per Certificazioni e Consulenze

L’intervento è destinato a sostenere gli investimenti per la realizzazione di progetti relativi a:

  • consulenze specialistiche e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione dell’impresa o  per l’innovazione digitale, tecnologica di prodotto nell’ottica dell’internazionalizzazione dell’attività d’impresa;
  • l’ottenimento di certificazioni di prodotto per la tutela di diritti di proprietà intellettuale, di certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica.

I progetti aventi ad oggetto le attività di cui al primo punto devono essere regolati tramite il supporto esclusivo di Società di consulenza terze.

I progetti aventi ad oggetto le attività di cui al secondo punto possono essere realizzati direttamente dall’impresa richiedente oppure per il tramite di società di consulenza.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve essere una impresa che ha depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese finanziabili

Le spese ammissibili sono:

1. Consulenze per indagini e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione finalizzate all’individuazione, allo sviluppo e al rafforzamento della presenza sui mercati esteri di interesse

2. Formazione per export/internazionalizzazione:

a. Spese per la formazione del management e/o del personale della società richiedente relative alle iniziative di export e internazionalizzazione

3. Consulenze per innovazione tecnologica e di prodotto relative ai processi produttivi e alla sostenibilità ambientale

4. Certificazioni di prodotto e di sostenibilità ambientale:

a. spese per l’innovazione/adeguamento di prodotto e/o servizio o altre spese finalizzate all’ottenimento di certificazioni internazionali;

b. ottenimento delle licenze di prodotti e/o servizi, registrazione di marchi o altre forme di tutela del made in Italy;

c. consulenze propedeutiche all’ottenimento delle certificazioni.

5. Spese di supporto al progetto (max 20% dell’Intervento agevolato):

a. Spese di viaggio e soggiorno da parte degli amministratori dell’impresa richiedente;
b. Spese di viaggio e soggiorno (incoming) di potenziali partner locali (esclusa la clientela);

6. Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

7. Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di intervento agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

Massimo

  • il minore tra euro 500 mila e il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati.

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo a fondo perduto per Certificazioni e Consulenze

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001,  SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy
  (8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L'importo massimo del finanziamento è pari al minore tra euro 500.000,00 e il 20% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio depositato.

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione a saldo dell’importo rendicontato è effettuata dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

La durata complessiva è di 4 anni di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento.

Il rimborso avviene in 4 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

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Quanto manca all'apertura

logofooter

Partita IVA e C. F. 02075740023

Registro imprese di Biella 02075740023

Capitale sociale Eur 10.000,00 i.v.

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FEASR

Certificazioni e Qualificazioni

Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Albo dei Certificatori per le attività di

Ricerca, Sviluppo e Innovazione

(numero di iscrizione 000383)

Regione Piemonte

Operatore della formazione accreditato

Codice operatore D19706

Soggetto formatore inserito nell’elenco degli abilitati dalla Regione Piemonte ad erogare diversi corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Codice operatore A578/2018

Contatti

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