Voucher internazionalizzazione - TEM - Bonus Export Digitale

Bonus Export Digitale Plus

Bonus Export Digitale Plus

Chi sono i beneficiari del bonus export digitale

Il contributo è rivolto alle micro e piccole imprese manifatturiere. Per i parametri per rientrare nella definizione di piccole imprese vedere qui. Le attività manifatturiere sono quelle con codice ATECO C (dal 10.00.00 al 33)

Progetti ammissibili al bonus export digitale

Il Bonus Export Digitale è un contributo a fondo perduto di 10.000 euro per l’acquisto per almeno 12.500 euro, di soluzioni digitali utili all’internazionalizzazione.

E' un progetto del Ministero degli Esteri e dell'Agenzia ICE che punta a sostenere le micro e piccole imprese manifatturiere nelle attività di internazionalizzazione attraverso soluzioni digitali come:

  • realizzazione di siti e-commerce e/o app mobile
  • realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per amplificare la presenza online attraverso attività di digital marketing (e-commerce, campagne, presenza social) adatte al settore di competenza
  • servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano
  • iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing

Contributo a fondo perduto

Il Bonus Export Digitale è un contributo a fondo perduto di 4.000 euro a fronte di una spesa di almeno 5.000 euro L'agevolazione è concessa in regime "de minimis". Il contributo è erogato in unica soluzione a seguito di rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici iscritte all’elenco dedicato. Le domande saranno valutate in base all’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi.

Quale sono le spese ammissibili

Sono ammissibili al bonus export digitale le seguenti spese:

a) spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile, ivi compresi eventuali investimenti atti a garantire la sincronizzazione con marketplace internazionali forniti da soggetti terzi;

b) spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web nonché il raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita prescelto e i propri sistemi di Customer Relationship Management – CRM (ad esempio i sistemi API – Application Programming Interface);

c) spese per la realizzazione di servizi accessori all’e-commerce quali quelli di smart payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video making, web design e content strategy;

d) spese per la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale, con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti;

e) spese per digital marketing finalizzate a sviluppare attività di internazionalizzazione: campagne di promozione digitale, Search Engine Optimization (SEO), costi di backlink e di Search Engine Marketing (SEM), campagne di content marketing, inbound marketing, di couponing e costi per il rafforzamento della presenza sui canali social; spese di lead generation e lead nurturing;

f) servizi di CMS (Content Management System): restyling di siti web siano essi grafici e/o di contenuti volti all’aumento della presenza sui mercati esteri;

g) spese per l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing, quali strumenti volti a favorire il processo di esportazione;

h) spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri;

i) spese per l’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi organizzativi di cui alla lettera h.

Quali sono i fornitori

Sono ammissibili esclusivamente titoli di spesa in formato elettronico emessi, in data successiva alla presentazione della domanda di contributo, da fornitori inseriti in apposito elenco.

Cosa possiamo fare

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Avvisi Fondimpresa

Avviso 1/2024 – Innovazione digitale o tecnologica – Formazione Fondimpresa

Avviso 1/2024 Fondimpresa - Innovazione digitale o tecnologica

Con l’Avviso 1/2024 Fondimpresa finanzia piani condivisi per la formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione digitale o tecnologica.

Sono compresi tutti i processi di definizione e implementazione di innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo nell’impresa (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software).

Viceversa, sono esclusi i cambiamenti o i miglioramenti minori.

Ad esempio l'aumento delle capacità di produzione o di servizio ottenuto con l'aggiunta di sistemi di fabbricazione o di sistemi logistici che sono molto simili a quelli già in uso, la mera sostituzione o estensione dei beni strumentali, la produzione personalizzata, l'adattamento ai mercati locali, le periodiche modifiche stagionali e altri cambiamenti ciclici nonché il commercio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati.

In ogni caso il Piano deve prevedere la partecipazione di uno dei soggetti di seguito elencati:

  • Università pubbliche e private riconosciute;
  • Enti di ricerca soggetti alla vigilanza del MIUR, laboratori pubblici e privati inclusi nell'apposito albo del MIUR;
  • Altri Organismi di ricerca in possesso dei requisiti indicati nell'Avviso.

Le domande di finanziamento dovranno pervenire, a pena di inammissibilità, a partire dalle ore 9.00 del 30 marzo 2021 fino alle ore 13.00 del 31 dicembre 2021.

Avviso 1/2024

L’Avviso 1/2024 Fondimpresa ha una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro suddivisa tra tre macro-aree geografiche e 5 milioni di euro per piani multiregionali.

Per questo motivo è importante presentare quanto prima il Piano Formativo.

In particolare, possono presentare la domanda di contributo e realizzare i Piani formativi:

  • le imprese beneficiarie dell’attività di formazione oggetto del Piano per i propri dipendenti, aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento;
  • gli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell'Elenco dei Soggetti qualificati da Fondimpresa per la categoria "Formazione sulla tematica dell’innovazione tecnologica di processo e di prodotto".

Inoltre, il Piano deve sempre prevedere la partecipazione di almeno 15 dipendenti.

Infine, il Piano formativo deve prevedere un contributo minimo di euro 50.000,00 e massimo di euro 150.000,00.

COSA FACCIAMO

E3 S.r.l. offre alle aziende aderenti a Fondimpresa un servizio completo in grado di utilizzare le varie opportunità che il Fondo offre (piani formativi sul proprio Conto Formazione; piani formativi con contributo aggiuntivo al proprio Conto Formazione):

  • progettazione e redazione dei Piani;
  • gestione dei Piani;
  • rendicontazione dei Piani;
  • certificazione dei rendiconti;
  • erogazione della docenza in modalità aziendale o interaziendale con docenti senior.

Quanto manca alla scadenza:

Agevolazioni Regione Piemonte

Imprese artigiane – Partecipazione a fiere – primo semestre 2024

Imprese artigiane - Partecipazione a fiere

concessione di contributi alle imprese artigiane piemontesi per la partecipazione a fiere nazionali ed internazionali che si svolgono in Italia

Chi sono i beneficiari del bando Imprese artigiane - Partecipazione a fiere

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le imprese artigiane che, al momento della presentazione della domanda e dell’erogazione del contributo, abbiano i seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese presso la Camera di Commercio competente per territorio in Piemonte, con sede operativa attiva in Piemonte;

  • possedere l'annotazione della qualifica di impresa artigiana riportata nel Registro imprese delle CCIAA;

  • non aver commesso reati per i quali è stata comminata la sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lett. d) del d.lgs. 231/2001, comportante l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi;

  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non essere in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;

  • essere in regola con i versamenti contributivi e previdenziali (DURC);

  • svolgere l'attività prevalente (codice ATECO 2007) in tutti i settori ammessi dal regolamento “De minimis” e non rientranti pertanto nelle attività economiche escluse o ammesse con le limitazioni in base al Regolamento (CE) n. 1407/2013 “De minimis” (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L. 352/1 del 24/12/2013);

  • non avere richiesto/ricevuto altri contributi per le medesime spese ammissibili di cui al presente bando e rispettare per tre periodi di imposta, a partire da quello in cui ricade la data di concessione del contributo richiesto, il divieto di cumulo con altri aiuti pubblici (in regime de minimis e/o non notificati all’Unione Europea).

Progetti ammissibili

La partecipazione a una fiera nazionale o internazionale contenuta nel Calendario della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per il primo semestre 2024, organizzata in presenza in Italia.

La fiera per la partecipazione alla quale viene richiesto il contributo regionale deve essere compresa tra quelle di cui a Elenco fiere ammesse deve avere luogo tra il sessantesimo giorno successivo alla presentazione della domanda ed il 30 giugno 2024.

E' ammessa solo la partecipazione come espositore diretto, titolare dell'area espositiva, con modalità in presenza.

L’impresa beneficiaria del contributo ha l’obbligo di dare evidenza della concessione dello stesso da parte della Regione Piemonte esponendo nello stand fieristico adeguata comunicazione.

Contributo a fondo perduto

L’importo di contributo richiesto deve essere compreso tra euro 2.000,00 ed euro 5.000,00.

Qualora le spese sostenute siano inferiori a euro 2.000,00 non verrà concesso alcun contributo.

Qualora le spese sostenute siano superiori al tetto massimo di contributo concedibile, l’impresa si impegna a coprire con risorse proprie l’eventuale restante parte non coperta da contributo regionale.

Il contributo a fondo perduto è assegnato sulla base dell’ordine temporale di ricezione delle domande.

Quali sono le spese ammesse dal bando Imprese artigiane - Partecipazione a fiere

Il contributo deve essere riferito a spese pertinenti allo stand costituite da: quota di iscrizione, area espositiva (plateatico), allestimento.


Il contributo copre l’importo delle fatture dell’Ente fiera (acconto e saldo) e di eventuale allestitore esterno autorizzato dall’Ente fiera, al netto di IVA e di altre imposte e tasse.

Tutte le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda e i documenti contabili devono riportare il codice CUP, pena inammissibilità.

Le voci della spesa sostenuta devono essere indicate nel contratto sottoscritto con l’Ente fiera e devono essere riportate nella domanda.

Cosa possiamo fare sul bando Imprese artigiane - Partecipazione a fiere

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Agevolazioni Regione Piemonte

Sostegno alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca

Sostegno alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca

la misura sostiene con una dotazione di 20 milioni di euro la valorizzazione dei risultati di attività di ricerca sviluppo e innovazione (RSI).

In particolare, con riguardo ai progetti caratterizzati da significativo rilievo innovativo per le aziende proponenti o per il mercato di riferimento e in grado di proporre prodotti, processi o servizi radicalmente nuovi o capaci di creare nuovi segmenti di mercato.

Chi sono i beneficiari

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le Micro, Piccole e Medie imprese (PMI), incluse le start up innovative e gli spin off industriali.

Progetti ammissibili

La misura sostiene gli investimenti delle imprese finalizzati a portare sul mercato i risultati di un progetto di RSI conclusosi nell’arco dei 24 mesi precedenti la presentazione della domanda.


Con riferimento al livello di maturità della tecnologia (Technology Readiness Level – TRL), i progetti devono possedere in entrata un TRL 8 o 9, conseguito al termine delle attività di RSI svolte in precedenza.

Gli interventi ammissibili dovranno prevedere spese ammissibili per almeno:

  • 200.000 euro per le piccole imprese, incluse le micro imprese;
  • 350.000 euro per le medie imprese.

Contributo a fondo perduto

L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto di importo massimo di 1.000.000 euro.

Quali sono le spese ammesse dal bando Sostegno alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca

Gli interventi ammissibili dovranno prevedere spese come macchinari, impianti, attrezzature, oltre a eventuali consulenze (massimo 30%) per almeno 250.000 euro per le micro e piccole imprese e 350.000 euro per le medie.

Cosa possiamo fare sul bando Sostegno alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca

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Agevolazioni Regione Piemonte

Fondo rischi Confidi e voucher finanziamenti

Fondo rischi Confidi e voucher finanziamenti

strumento finanziario combinato, volto ad incentivare il rilascio di garanzie da parte dei Confidi e a ridurre gli oneri finanziari correlati alla garanzia e al rimborso del finanziamento.

Chi sono i beneficiari del bando Fondo rischi Confidi e voucher finanziamenti

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le piccole e medie imprese (PMI) e i professionisti.

Progetti ammissibili

L'agevolazione è finalizzata al finanziamento di investimenti in beni materiali e immateriali nonché in capitale circolante di importo non superiore a euro 250.000, riferite ad investimenti o progetti attivati nel territorio della Regione Piemonte, presso la sede principale o l’unità locale dell’impresa beneficiaria.

Non sono ammissibili le operazioni aventi ad oggetto il consolidamento di passività finanziarie a breve termine o le ristrutturazioni di debiti pregressi.

E' inoltre ammissibile la spesa sostenuta dall’impresa per l’ottenimento della garanzia e per il pagamento degli interessi sul finanziamento garantito, a fronte della quale verrà erogato un voucher (contributo a fondo perduto) pari al 5% del valore del finanziamento stesso, con un limite massimo di euro 10.000.

Contributo a fondo perduto

Contributo a fondo perduto:

  • 5% del valore del finanziamento con un limite massimo di euro 10.000.

Cosa possiamo fare sul bando Fondo rischi Confidi e voucher finanziamenti

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Certificazione-della-parità-di-genere

Contributo per la certificazione della parità di genere

Contributo per servizi di assistenza tecnica e per la certificazione della parità di genere

secondo la norma UNI/PdR 125:2022

La dotazione finanziaria è pari a euro 4.000.000,00.

Il 5% delle risorse è riservato alle imprese in possesso del rating di legalità.

Chi sono i beneficiari del contributo per la certificazione della parità di genere

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le Micro, Piccole o Medie imprese che:

  • abbiano in pianta organica almeno un dipendente;
  • abbiano sede legale e operativa in Italia;
  • siano regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
  • siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a procedura
    concorsuale, di liquidazione coatta o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato
    preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra
    situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • non abbiano nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’art. 67
    della vigente normativa antimafia (D. Lgs. n. 159/2011 e s.m.i.);
  • siano in regola con l’assolvimento degli obblighi contributivi attestati dal Documento Unico di
    Regolarità Contributiva (DURC);
  • non abbiano procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita
    percezione di risorse pubbliche;
  • siano in regola con l’adempimento previsto dall’art. 46 del d. Lgs. 11 aprile 2006, n. 198 e s.m.i.
    “Rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile” (per le sole imprese che
    occupano più di 50 dipendenti);
  • siano in regola con le assunzioni previste dalla Legge 12 marzo 1999, n. 68 recante “Norme per
    il diritto al lavoro dei disabili” ss.mm.ii, in materia di collocamento mirato ai disabili;
  • non svolgano attività descritte nell’Allegato 1 del presente Avviso, nel rispetto del principio di
    “non arrecare un danno significativo”, in coerenza con il dispositivo per la ripresa e resilienza di
    cui all’articolo 2;
  • abbiano concluso positivamente il pre-screening (autovalutazione) attraverso l’apposito test.

Progetti ammissibili

Il bando contributo per la certificazione della parità di genere si articola in due contributi:

  • uno per i servizi di consulenza;
  • uno per i servizi di certificazione.

Infatti, è erogato un contributo (voucher) per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento, per tutoraggio e supporto tecnico-gestionale, mediante incontri tra la singola impresa e l’esperto incaricato.

Tali servizi, finalizzati all’ottenimento della certificazione della parità di genere, atti a trasferire alle
imprese beneficiarie competenze specialistiche e strategiche a tale scopo, prevedono il supporto:

  • per l’analisi dei processi, per individuare i gap esistenti tra lo stato attuale e i requisiti richiesti dalla norma UNI/PdR 125:2022, per la personalizzazione di documenti/strumenti del Sistema di Gestione della Parità di Genere messi a disposizione, per l’implementazione del Sistema di gestione per la parità di genere, per il monitoraggio degli indicatori di performance e la definizione degli obiettivi strategici. Per tali attività sono previste fino a 4 giornate di assistenza;
  • per la pre-verifica della conformità del Sistema di Gestione adottato dall’impresa alle prescrizioni della prassi della UNI/PdR 125:2022. Per tale attività è prevista 1 giornata di assistenza.

Inoltre, è erogato un contributo per i servizi di certificazione della parità di genere in conformità alla norma UNI/PdR 125:2022 da parte degli Organismi di Certificazione iscritti all’apposito elenco.

A tal fine l’impresa acquisisce un preventivo per i servizi di certificazione e lo presenta congiuntamente alla richiesta di contributo. Il contributo, successivamente al conseguimento della certificazione, viene erogato direttamente all’Organismo di Certificazione, senza che l’impresa debba sostenere alcun costo per i servizi di certificazione nei limiti del contributo concedibile.

Sono ammissibili i soli servizi per il rilascio della prima certificazione e relativamente alle seguenti voci:
- esame della domanda;

- verifica documentale;

- verifica in sede e osservazione diretta dell’attività dell’organizzazione certificata;

- rilascio del certificato.

Non sono ammissibili i costi per lo svolgimento di altri servizi (es. pre-audit, audit supplementari, sorveglianza annuale e rinnovo).

Durata dei progetti

L’impresa beneficiaria deve conseguire la certificazione entro 12 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione del contributo.

Sulla base di motivata richiesta dell’impresa, pervenuta a pena di inammissibilità prima della scadenza dei 12 mesi, è concedibile una proroga di ulteriori 2 mesi.

In caso di mancato rilascio della certificazione entro i termini di cui sopra il contributo per i servizi di certificazione non sarà erogato e il corrispettivo dell’Organismo di Certificazione dovrà essere sostenuto interamente dall’impresa.

Contributo a fondo perduto

Il contributo a fondo perduto per i servizi di consulenza viene riconosciuto nella misura massima di:

- euro 1.639,34  per l’analisi dei processi, per individuare i gap esistenti tra lo stato attuale e i requisiti richiesti, per la personalizzazione di documenti/strumenti, per l’implementazione del Sistema di Gestione per la parità di genere, per il monitoraggio degli indicatori di performance e la definizione degli obiettivi strategici.

- euro 409,84 per la pre-verifica della conformità del Sistema di Gestione adottato dall’impresa alle
prescrizioni della prassi della UNI/PdR 125:2022.

 

il contributo a fondo perduto per i servizi di certificazione viene riconosciuto nella misura massima di:

- euro 1.200,00 per ogni giornata di audit dell’Organismo di Certificazione.

Il numero massimo di giornate di audit è determinato in base al numero di addetti dell'impresa.

Per il calcolo degli addetti dovranno essere conteggiati solo gli addetti equivalenti coinvolti nei processi ritenuti più critici nell’ambito del Sistema di Gestione della Parità di Genere, e non il numero complessivo degli addetti dell’organizzazione, così come indicato dal documento internazionale IAF MD 05.

In ogni caso, il numero di giornate non può essere superiore a 9, pari a un contributo massimo di euro 10.245,00.

A cosa serve la certificazione della parità di genere

La finalità della certificazione della parità di genere nelle imprese è quella di favorire l’adozione di politiche per la parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale.

Quindi di migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, di leadership e di  armonizzazione dei tempi vita.

 

Al fine di promuovere l’adozione della certificazione della parità di genere da parte delle imprese, il sistema prevede un principio di premialità che si realizza con l’introduzione di meccanismi di incentivazione.

In base all’art. 5, comma 2, della legge 5 novembre 2021 n. 162 (Legge Gribaudo), alle aziende private che siano in possesso della certificazione della parità di genere in applicazione della prassi UNI/PdR 125:2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato è concesso un esonero dal versamento di una percentuale dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.

In particolare, l’esonero è determinato in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna impresa. L’art. 1, comma 138, della legge 30 dicembre 2021 n. 234 ha stanziato i fondi per finanziare la misura a regime, prevedendo 50 milioni di euro a partire dal 2023.

La definizione delle modalità attuative della decontribuzione per le imprese certificate è regolata da un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro con delega per le pari opportunità adottato il 20 ottobre 2022.

Inoltre, sempre ai sensi della Legge Gribaudo (art. 5, comma 3) alle aziende che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, siano in possesso della certificazione della parità di genere in applicazione alla prassi UNI/PdR 125:2022, rilasciata da un organismo di certificazione accreditato, è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.

Infine, con l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36, secondo quanto previsto all'art. 108, comma 7, così come modificato dall’art. 6 co. 2 bis del decreto legge 10 maggio 2023 n. 51, convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023 n. 87, le amministrazioni aggiudicatrici indicano, nei loro avvisi, un maggiore punteggio legato al possesso della certificazione di genere. L’art 106, comma 8, del nuovo codice dei contratti pubblici prevede, inoltre, per tutte le tipologie di contratto una diminuzione della garanzia del 20%, cumulabile con tutte le altre riduzioni previste dalla legge, in caso di possesso di certificazioni (riportate nell’allegato II. 13 al Codice) attestanti specifiche qualità, tra le quali rientra anche la certificazione della parità di genere.

Cosa possiamo fare sul bando contributo per la certificazione della parità di genere

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Quanto manca all'apertura del bando

Avvisi Fondimpresa

Avviso 4/2023 Fondimpresa – Transizione ecologica e Economia circolare

Avviso 4/2023 Fondimpresa - Transizione ecologica e Economia circolare

Con l’Avviso 4/2023 “Formazione a sostegno della Green Transition e della Circular Economy nelle imprese aderenti”, Fondimpresa finanzia piani condivisi rivolti alla formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo che stanno realizzando un progetto o un intervento di Transizione ecologica o di Economia Circolare nell’ambito delle proprie attività.

Ambiti

Il Piano formativo finanziato deve avere ad oggetto esclusivamente uno dei seguenti ambiti:

Progetti o interventi di Trasformazione Green che riguardano l’introduzione di nuove strategie, prodotti e/o processi o un notevole miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono, in una o più fasi della realizzazione, la formazione del personale interessato.

Progetti o interventi di Economia Circolare che riguardano l’introduzione di nuove strategie, prodotti e/o processi o un notevole miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono, in una o più fasi della realizzazione, la formazione del personale interessato.

Con riguardo all’ambito Transizione ecologica, il Piano può riguardare la formazione dei lavoratori delle imprese aderenti coinvolte nelle seguenti aree tematiche:

- Tutela della biodiversità e dei servizi eco-sistemici (es. interventi a tutela della biodiversità sui terreni agricoli, interventi di riduzione dell’uso di pesticidi, interventi per un uso efficiente della risorsa idrica, interventi di rigenerazione del suolo, di ripristino delle foreste e delle zone umide etc.);

- Perseguimento della decarbonizzazione (es. interventi a sostegno dell’efficientamento energetico dei processi industriali e degli edifici, impiego di mezzi/tecnologie a riduzione delle emissioni di CO2 etc.);

- Riduzione dell'inquinamento (es. utilizzo di “clean tecnologies” nei processi produttivi, adozione di soluzioni “end of pipe”, sviluppo di nuove soluzioni per la riduzione delle emissioni inquinanti etc.);

- Digitalizzazione green (adozione di sistemi di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico e idrico, adozione di soluzioni connesse alle tecnologie IoT per la digitalizzazione e la dematerializzazione dei processi gestionali).

I progetti e gli interventi di Trasformazione Green, con riguardo alle aree delineate, possono riguardare soluzioni di processo, di prodotto, organizzative e legate a software gestionali.

Il Piano formativo può realizzarsi a livello aziendale o interaziendale.

Il Piano di livello interaziendale è ammissibile esclusivamente se tutte le imprese coinvolte sono direttamente interessate dal medesimo progetto/intervento di Trasformazione Green.

 

Con riguardo all’ambito Economia circolare,  il Piano può riguardare la formazione dei lavoratori delle imprese aderenti coinvolte nell'adozione/ricerca/sviluppo di soluzioni di Economia Circolare, che, nello specifico, dovranno essere riferite a diverse fasi dell’Economia Circolare, secondo un approccio che valorizzi complessivamente l’intero ciclo di vita dei processi e/o dei prodotti in un’ottica di filiera integrata.

Tali fasi, ai fini del presente avviso, si traducono nelle seguenti aree  tematiche:

- Approvvigionamento di materie prime (interventi per l’impiego di materie prime provenienti da fonti sostenibili e rinnovabili, azioni volte allo sviluppo di soluzioni di simbiosi industriale ecc.);

- Progettazione (sviluppo di soluzioni di eco-design, sviluppo di soluzioni basate su un approccio di dematerializzazione);

- Produzione (es. interventi per la riduzione del consumo di risorse nel processo produttivo, interventi per la riduzione dell’uso di sostanze chimiche nel processo produttivo, interventi per la riduzione della produzione dei rifiuti derivanti dal processo di produzione, soluzioni di “sharing economy” per la condivisione di impianti/mezzi/strumentazioni per lo svolgimento di attività connesse al processo produttivo, soluzioni volte alla de materializzazione del processo produttivo, ecc.);

- Distribuzione/logistica (interventi per la riduzione dei tragitti, impiego di mezzi e tecnologie per la riduzione dei consumi e la gestione efficienti dei siti dedicati alle attività logistiche, sviluppo di soluzioni nell’ambito della “reverse logistic”, ecc.);

- Consumo/vendita (sviluppo di strategie di vendita basate su modelli “on demand”, sviluppo di strategie di vendita basate su modelli “product as service”, sviluppo di programmi e servizi di coinvolgimento del consumatore relativamente all’estensione della vita o alla gestione del fine vita del prodotto venduto, ecc);

- Raccolta (interventi per il miglioramento delle operazioni di raccolta e deposito dei rifiuti aziendali, ecc.);

- Recupero/riciclo (interventi volti a favorire il recupero e il riciclo dei rifiuti aziendali, interventi volti allo sviluppo di soluzioni di simbiosi industriale ecc.).

I progetti e gli interventi di Economia Circolare, con riguardo alle aree delineate, possono riguardare soluzioni di processo, di prodotto, organizzative, legate a software gestionali o a nuovi modelli di business.

Il Piano formativo può realizzarsi a livello aziendale o interaziendale, secondo una logica che valorizzi e privilegi interventi di filiera integrata, considerando la stessa sia a livello locale che, eventualmente, interregionale, con riguardo sia a partnership che a rapporti di fornitura. 

Avviso 4/2023 Fondimpresa

L’Avviso 4/2023 Fondimpresa ha una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro suddivisa tra macro-aree geografiche per l'ambito Transizione ecologica e di 5 milioni di euro per piani in ambito Economia circolare.

Per questo motivo è importante presentare quanto prima il Piano Formativo.

In particolare, possono presentare la domanda di contributo e realizzare i Piani formativi:

  • le imprese beneficiarie dell’attività di formazione oggetto del Piano per i propri dipendenti, aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di contributo.

Inoltre, il Piano deve sempre prevedere la partecipazione di almeno 15 dipendenti.

Infine, il Piano formativo deve prevedere un contributo minimo di euro 50.000,00 e massimo di euro 250.000,00.

COSA FACCIAMO

E3 S.r.l. offre alle aziende aderenti a Fondimpresa un servizio completo in grado di utilizzare le varie opportunità che il Fondo offre (piani formativi sul proprio Conto Formazione; piani formativi con contributo aggiuntivo al proprio Conto Formazione):

  • progettazione e redazione dei Piani;
  • gestione dei Piani;
  • rendicontazione dei Piani;
  • certificazione dei rendiconti;
  • erogazione della docenza in modalità aziendale o interaziendale con docenti senior.

Per maggiori informazioni

Quanto manca alla scadenza:

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per Certificazioni e Consulenze

Contributo e Finanziamento agevolato per Certificazioni e Consulenze

L’intervento è destinato a sostenere gli investimenti per la realizzazione di progetti relativi a:

  • consulenze specialistiche e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione dell’impresa o  per l’innovazione digitale, tecnologica di prodotto nell’ottica dell’internazionalizzazione dell’attività d’impresa;
  • l’ottenimento di certificazioni di prodotto per la tutela di diritti di proprietà intellettuale, di certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica.

I progetti aventi ad oggetto le attività di cui al primo punto devono essere regolati tramite il supporto esclusivo di Società di consulenza terze.

I progetti aventi ad oggetto le attività di cui al secondo punto possono essere realizzati direttamente dall’impresa richiedente oppure per il tramite di società di consulenza.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve essere una impresa che ha depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese finanziabili

Le spese ammissibili sono:

1. Consulenze per indagini e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione finalizzate all’individuazione, allo sviluppo e al rafforzamento della presenza sui mercati esteri di interesse

2. Formazione per export/internazionalizzazione:

a. Spese per la formazione del management e/o del personale della società richiedente relative alle iniziative di export e internazionalizzazione

3. Consulenze per innovazione tecnologica e di prodotto relative ai processi produttivi e alla sostenibilità ambientale

4. Certificazioni di prodotto e di sostenibilità ambientale:

a. spese per l’innovazione/adeguamento di prodotto e/o servizio o altre spese finalizzate all’ottenimento di certificazioni internazionali;

b. ottenimento delle licenze di prodotti e/o servizi, registrazione di marchi o altre forme di tutela del made in Italy;

c. consulenze propedeutiche all’ottenimento delle certificazioni.

5. Spese di supporto al progetto (max 20% dell’Intervento agevolato):

a. Spese di viaggio e soggiorno da parte degli amministratori dell’impresa richiedente;
b. Spese di viaggio e soggiorno (incoming) di potenziali partner locali (esclusa la clientela);

6. Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

7. Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di intervento agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

Massimo

  • il minore tra euro 500 mila e il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati.

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo a fondo perduto per Certificazioni e Consulenze

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001,  SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy
  (8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L'importo massimo del finanziamento è pari al minore tra euro 500.000,00 e il 20% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio depositato.

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione a saldo dell’importo rendicontato è effettuata dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

La durata complessiva è di 4 anni di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento.

Il rimborso avviene in 4 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 10%

Predisporre e inviare le domande 15%

Erogare la consulenza 70%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per la transizione digitale ed ecologica e la patrimonializzazione

Contributo per la transizione digitale ed ecologica e la patrimonializzazione

a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per la transizione digitale ed ecologica e la patrimonializzazione

L’intervento è finalizzato a sostenere la realizzazione di investimenti volti a favorire la transizione digitale e ecologica (almeno il 50% del totale).

La restante parte può essere invece destinata al rafforzamento patrimoniale dell’impresa.

Tale quota può inoltre essere elevata fino a:

  • 70% per le imprese che hanno subito un incremento dei costi energetici pari al 100% o che hanno un fatturato export pari ad almeno il 20% in fase di presentazione della domanda;
  • 80% per le imprese con interessi nei Balcani Occidentali;
  • 90% per le imprese localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 individuati nell’allegato I del DL 61/2023.

L'agevolazione è concessa in regime di "De Minimis".

Cosa agevola il contributo per la transizione

La realizzazione di investimenti per l’innovazione digitale e/o per la transizione ecologica, nonché per il rafforzamento patrimoniale dell’Impresa, a beneficio della competitività sui mercati internazionali.


L’impresa richiedente l’intervento deve destinare almeno il 50% dell’importo deliberato a investimenti digitali e/o ecologici, e la restante parte, fino al 50%, può essere destinata a ulteriori investimenti volti al rafforzamento patrimoniale (“Ulteriori Investimenti”).

Gli Ulteriori Investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale con separata evidenza in nota integrativa.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve soddisfare uno dei due seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

  • avere un fatturato export pari ad almeno il 10% dell’ultimo bilancio;
  • essere una PMI produttiva con un fatturato export pari ad almeno il 3% dell’ultimo bilancio, e fare parte di una filiera produttiva di almeno 3 imprese clienti (con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda).

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammissibili al contributo transizione sono:

1. Spese per la Transizione Digitale

  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali
  • realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale
  • investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali
  • consulenze in ambito digitale (ad es. digital manager)
  • disaster recovery e business continuity
  • blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali)
  • investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (ad es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine).

Spese per la transizione ecologica

  • investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale (ad es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.)
  • spese per ottenimento e mantenimento delle certificazioni ambientali connesse gli investimenti oggetto del finanziamento.

 

3. Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale

Tali investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale.

 

4. spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di agevolazione per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato

 

Le suddette spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel periodo di realizzazione.

Le spese si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il conto corrente dedicato.

Tutti i bonifici e le fatture relative alle spese ammissibili dovranno necessariamente contenere l’indicazione del CUP assegnato.

In fase di rendicontazione tutte le spese devono essere accompagnate da una “dichiarazione dei fornitori".

Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 24 mesi dalla data di stipula fatto salvo la possibilità da parte dell’impresa richiedente di chiedere una proroga del termine del periodo di realizzazione per una durata massima di 6 mesi.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

 

Massimo

  • il minore tra il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati egli importi indicati nella tabella di seguito:

Dimensione impresa                      importi in euro

Micro Impresa                                      500.000
PMI e PMI innovative                          2.500.000
Altre imprese                                     5.000.000

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo per la transizione a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:


(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’impresa Rrchiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy

 

(8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L’esposizione complessiva del Richiedente verso il Fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione pari al 25% dell’intervento agevolativo, è erogata entro 3 mesi dalla prima rendicontazione a condizione che:

l’impresa ne faccia richiesta contestualmente all’invio della Prima rendicontazione;

le spese ammissibili e rendicontante con la prima rendicontazione risultino non inferiori al 50% dell’importo deliberato.

La terza erogazione è erogata a saldo entro i 4 mesi successivi al termine del periodo di realizzazione.

Rimborso

La durata complessiva è di 6 anni di cui 2 di preammortamento e 4 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso di interesse fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 10% del tasso di riferimento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 20%

Predisporre e inviare le domande 35%

Gestire le domande 75%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per inserimento sui mercati esteri

Contributo inserimento sui mercati esteri

a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per l'inserimento sui mercati esteri

L’intervento è destinato alla realizzazione di investimenti sui mercati internazionali, relativi: 

all’apertura di nuove strutture commerciali all’estero ove non già presenti

al potenziamento e/o sostituzione di una propria struttura già esistente

Cosa agevola il contributo inserimento sui mercati esteri

La realizzazione di un programma di inserimento mercati, attraverso:

1. l’apertura di una nuova struttura di tipologia negozio in un Paese estero in cui non sono già presenti proprie strutture;

2. l’apertura di nuove strutture, purché di diversa tipologia (uno spazio in area commerciale – corner, uno showroom e un ufficio) con esclusione del negozio, in un Paese estero in cui non sono già presenti proprie strutture;

3. il potenziamento di una struttura già esistente purché diversa dal negozio in un Paese estero, mediante:

  • l’apertura di una nuova struttura, diversa da un negozio, più grande in sostituzione di una struttura esistente della medesima tipologia;
  • l’apertura di una nuova struttura, diversa da un negozio, in aggiunta a una struttura esistente di diversa tipologia;
  • l’ampliamento di una struttura esistente, diversa da un negozio;
  • l’inserimento di personale aggiuntivo per lo svolgimento di mansioni non correlate all'attività commerciale di vendita e operante in via esclusiva all’estero presso la stessa struttura.

Non è ammesso il potenziamento in caso di:

• presenza nel Paese estero di una struttura di tipologia negozio;
• struttura di tipologia negozio;
• modalità di gestione del programma di inserimento mercati tramite trader.

La domanda dovrà riguardare 1 Paese estero e fino a un massimo di 2 Paesi target per l’effettuazione di missioni (viaggi/soggiorni) del personale operante presso la struttura estera e/o attività promozionali.

L’apertura della struttura risultante dal contratto di locazione/acquisto, non può essere antecedente i 12 mesi alla data di presentazione della domanda.

La struttura oggetto del programma descritto nella domanda dovrà risultare avviata ed operativa con affitto in corso/acquisto effettuato/costruzione completata e personale assunto e operante in loco) entro 12 mesi dalla data di stipula.

il Programma di inserimento e la struttura possono essere gestiti:

a. direttamente dall’impresa richiedente;

b. da un soggetto locale partecipato direttamente o indirettamente dall’impresa richiedente tramite un’ulteriore società locale, già costituito al momento della presentazione della domanda;

c. da un trader, già individuato al momento della presentazione della domanda in possesso dei seguenti requisiti:

  • professionalità, ossia essere attivo nel Paese estero da almeno due anni continuativi;
  • indipendenza, ossia non essere collegato all’impresa richiedente né direttamente né indirettamente.

Il programma di inserimento deve avere ad oggetto esclusivamente o in prevalenza beni e/o servizi dell’impresa prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano registrato.

Chi sono i beneficiari

I beneficiari sono tutte le imprese che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammissibili sono:

1. Spese di investimento per la Struttura (almeno il 50% dell’intervento agevolato)

1.1. Spese di struttura

a) locali;

b) ristrutturazione e investimento di start-up;

1.2. Spese di personale (non ammissibili nel caso di negozio):

a) personale operante in via esclusiva e continuativa all’estero, per lo svolgimento di mansioni non  correlate all'attività commerciale di vendita;

b) viaggi del personale;

 

2. Spese di supporto (massimo il 50% dell’intervento agevolato)

a) spese per formazione (non ammissibili nel caso di negozio);

b) spese per consulenze specialistiche afferenti la realizzazione del programma di inserimento nei limiti del 10% del totale delle spese rendicontate

c) spese per attività promozionali allo scopo di lanciare su un nuovo mercato un prodotto nuovo o già esistente;

d) spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di intervento  agevolato per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato e comunque non superiore a € 100.000.

e) spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale.

 

Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 24 mesi dalla data di stipula, fatto salvo la possibilità di chiedere una proroga per una durata massima di 6 mesi.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

 

Massimo

  • il minore tra il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati e i seguenti importi:

Micro Impresa 500.000
PMI e PMI innovative 2.500.000
Altre imprese 3.500.000

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo inserimento mercati esteri a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’impresa Rrchiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy

(8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione pari al 25% dell’intervento agevolativo, è erogata entro 3 mesi dalla prima rendicontazione a condizione che:

  • l’impresa ne faccia richiesta contestualmente all’invio della prima rendicontazione;
  • le spese ammissibili e rendicontante con la prima rendicontazione risultino non inferiori al 50% dell’importo deliberato.

La terza erogazione è erogata a saldo entro i 4 mesi successivi al termine del periodo di realizzazione.

La durata complessiva è di 6 anni di cui 2 di preammortamento e 4 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso di interesse fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 10% del tasso di riferimento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

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Predisporre e inviare le domande 20%

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