Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per Certificazioni e Consulenze

Contributo e Finanziamento agevolato per Certificazioni e Consulenze

L’intervento è destinato a sostenere gli investimenti per la realizzazione di progetti relativi a:

  • consulenze specialistiche e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione dell’impresa o  per l’innovazione digitale, tecnologica di prodotto nell’ottica dell’internazionalizzazione dell’attività d’impresa;
  • l’ottenimento di certificazioni di prodotto per la tutela di diritti di proprietà intellettuale, di certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica.

I progetti aventi ad oggetto le attività di cui al primo punto devono essere regolati tramite il supporto esclusivo di Società di consulenza terze.

I progetti aventi ad oggetto le attività di cui al secondo punto possono essere realizzati direttamente dall’impresa richiedente oppure per il tramite di società di consulenza.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve essere una impresa che ha depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese finanziabili

Le spese ammissibili sono:

1. Consulenze per indagini e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione finalizzate all’individuazione, allo sviluppo e al rafforzamento della presenza sui mercati esteri di interesse

2. Formazione per export/internazionalizzazione:

a. Spese per la formazione del management e/o del personale della società richiedente relative alle iniziative di export e internazionalizzazione

3. Consulenze per innovazione tecnologica e di prodotto relative ai processi produttivi e alla sostenibilità ambientale

4. Certificazioni di prodotto e di sostenibilità ambientale:

a. spese per l’innovazione/adeguamento di prodotto e/o servizio o altre spese finalizzate all’ottenimento di certificazioni internazionali;

b. ottenimento delle licenze di prodotti e/o servizi, registrazione di marchi o altre forme di tutela del made in Italy;

c. consulenze propedeutiche all’ottenimento delle certificazioni.

5. Spese di supporto al progetto (max 20% dell’Intervento agevolato):

a. Spese di viaggio e soggiorno da parte degli amministratori dell’impresa richiedente;
b. Spese di viaggio e soggiorno (incoming) di potenziali partner locali (esclusa la clientela);

6. Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

7. Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di intervento agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

Massimo

  • il minore tra euro 500 mila e il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati.

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo a fondo perduto per Certificazioni e Consulenze

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001,  SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy
  (8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L'importo massimo del finanziamento è pari al minore tra euro 500.000,00 e il 20% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio depositato.

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione a saldo dell’importo rendicontato è effettuata dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

La durata complessiva è di 4 anni di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento.

Il rimborso avviene in 4 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 10%

Predisporre e inviare le domande 15%

Erogare la consulenza 70%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per la transizione digitale ed ecologica e la patrimonializzazione

Contributo per la transizione digitale ed ecologica e la patrimonializzazione

a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per la transizione digitale ed ecologica e la patrimonializzazione

L’intervento è finalizzato a sostenere la realizzazione di investimenti volti a favorire la transizione digitale e ecologica (almeno il 50% del totale).

La restante parte può essere invece destinata al rafforzamento patrimoniale dell’impresa.

Tale quota può inoltre essere elevata fino a:

  • 70% per le imprese che hanno subito un incremento dei costi energetici pari al 100% o che hanno un fatturato export pari ad almeno il 20% in fase di presentazione della domanda;
  • 80% per le imprese con interessi nei Balcani Occidentali;
  • 90% per le imprese localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 individuati nell’allegato I del DL 61/2023.

L'agevolazione è concessa in regime di "De Minimis".

Cosa agevola il contributo per la transizione

La realizzazione di investimenti per l’innovazione digitale e/o per la transizione ecologica, nonché per il rafforzamento patrimoniale dell’Impresa, a beneficio della competitività sui mercati internazionali.


L’impresa richiedente l’intervento deve destinare almeno il 50% dell’importo deliberato a investimenti digitali e/o ecologici, e la restante parte, fino al 50%, può essere destinata a ulteriori investimenti volti al rafforzamento patrimoniale (“Ulteriori Investimenti”).

Gli Ulteriori Investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale con separata evidenza in nota integrativa.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve soddisfare uno dei due seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

  • avere un fatturato export pari ad almeno il 10% dell’ultimo bilancio;
  • essere una PMI produttiva con un fatturato export pari ad almeno il 3% dell’ultimo bilancio, e fare parte di una filiera produttiva di almeno 3 imprese clienti (con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda).

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammissibili al contributo transizione sono:

1. Spese per la Transizione Digitale

  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali
  • realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale
  • investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali
  • consulenze in ambito digitale (ad es. digital manager)
  • disaster recovery e business continuity
  • blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali)
  • investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (ad es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine).

Spese per la transizione ecologica

  • investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale (ad es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.)
  • spese per ottenimento e mantenimento delle certificazioni ambientali connesse gli investimenti oggetto del finanziamento.

 

3. Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale

Tali investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale.

 

4. spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di agevolazione per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato

 

Le suddette spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel periodo di realizzazione.

Le spese si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il conto corrente dedicato.

Tutti i bonifici e le fatture relative alle spese ammissibili dovranno necessariamente contenere l’indicazione del CUP assegnato.

In fase di rendicontazione tutte le spese devono essere accompagnate da una “dichiarazione dei fornitori".

Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 24 mesi dalla data di stipula fatto salvo la possibilità da parte dell’impresa richiedente di chiedere una proroga del termine del periodo di realizzazione per una durata massima di 6 mesi.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

 

Massimo

  • il minore tra il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati egli importi indicati nella tabella di seguito:

Dimensione impresa                      importi in euro

Micro Impresa                                      500.000
PMI e PMI innovative                          2.500.000
Altre imprese                                     5.000.000

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo per la transizione a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:


(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’impresa Rrchiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy

 

(8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L’esposizione complessiva del Richiedente verso il Fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione pari al 25% dell’intervento agevolativo, è erogata entro 3 mesi dalla prima rendicontazione a condizione che:

l’impresa ne faccia richiesta contestualmente all’invio della Prima rendicontazione;

le spese ammissibili e rendicontante con la prima rendicontazione risultino non inferiori al 50% dell’importo deliberato.

La terza erogazione è erogata a saldo entro i 4 mesi successivi al termine del periodo di realizzazione.

Rimborso

La durata complessiva è di 6 anni di cui 2 di preammortamento e 4 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso di interesse fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 10% del tasso di riferimento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 20%

Predisporre e inviare le domande 35%

Gestire le domande 75%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per inserimento sui mercati esteri

Contributo inserimento sui mercati esteri

a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per l'inserimento sui mercati esteri

L’intervento è destinato alla realizzazione di investimenti sui mercati internazionali, relativi: 

all’apertura di nuove strutture commerciali all’estero ove non già presenti

al potenziamento e/o sostituzione di una propria struttura già esistente

Cosa agevola il contributo inserimento sui mercati esteri

La realizzazione di un programma di inserimento mercati, attraverso:

1. l’apertura di una nuova struttura di tipologia negozio in un Paese estero in cui non sono già presenti proprie strutture;

2. l’apertura di nuove strutture, purché di diversa tipologia (uno spazio in area commerciale – corner, uno showroom e un ufficio) con esclusione del negozio, in un Paese estero in cui non sono già presenti proprie strutture;

3. il potenziamento di una struttura già esistente purché diversa dal negozio in un Paese estero, mediante:

  • l’apertura di una nuova struttura, diversa da un negozio, più grande in sostituzione di una struttura esistente della medesima tipologia;
  • l’apertura di una nuova struttura, diversa da un negozio, in aggiunta a una struttura esistente di diversa tipologia;
  • l’ampliamento di una struttura esistente, diversa da un negozio;
  • l’inserimento di personale aggiuntivo per lo svolgimento di mansioni non correlate all'attività commerciale di vendita e operante in via esclusiva all’estero presso la stessa struttura.

Non è ammesso il potenziamento in caso di:

• presenza nel Paese estero di una struttura di tipologia negozio;
• struttura di tipologia negozio;
• modalità di gestione del programma di inserimento mercati tramite trader.

La domanda dovrà riguardare 1 Paese estero e fino a un massimo di 2 Paesi target per l’effettuazione di missioni (viaggi/soggiorni) del personale operante presso la struttura estera e/o attività promozionali.

L’apertura della struttura risultante dal contratto di locazione/acquisto, non può essere antecedente i 12 mesi alla data di presentazione della domanda.

La struttura oggetto del programma descritto nella domanda dovrà risultare avviata ed operativa con affitto in corso/acquisto effettuato/costruzione completata e personale assunto e operante in loco) entro 12 mesi dalla data di stipula.

il Programma di inserimento e la struttura possono essere gestiti:

a. direttamente dall’impresa richiedente;

b. da un soggetto locale partecipato direttamente o indirettamente dall’impresa richiedente tramite un’ulteriore società locale, già costituito al momento della presentazione della domanda;

c. da un trader, già individuato al momento della presentazione della domanda in possesso dei seguenti requisiti:

  • professionalità, ossia essere attivo nel Paese estero da almeno due anni continuativi;
  • indipendenza, ossia non essere collegato all’impresa richiedente né direttamente né indirettamente.

Il programma di inserimento deve avere ad oggetto esclusivamente o in prevalenza beni e/o servizi dell’impresa prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano registrato.

Chi sono i beneficiari

I beneficiari sono tutte le imprese che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammissibili sono:

1. Spese di investimento per la Struttura (almeno il 50% dell’intervento agevolato)

1.1. Spese di struttura

a) locali;

b) ristrutturazione e investimento di start-up;

1.2. Spese di personale (non ammissibili nel caso di negozio):

a) personale operante in via esclusiva e continuativa all’estero, per lo svolgimento di mansioni non  correlate all'attività commerciale di vendita;

b) viaggi del personale;

 

2. Spese di supporto (massimo il 50% dell’intervento agevolato)

a) spese per formazione (non ammissibili nel caso di negozio);

b) spese per consulenze specialistiche afferenti la realizzazione del programma di inserimento nei limiti del 10% del totale delle spese rendicontate

c) spese per attività promozionali allo scopo di lanciare su un nuovo mercato un prodotto nuovo o già esistente;

d) spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di intervento  agevolato per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato e comunque non superiore a € 100.000.

e) spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale.

 

Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 24 mesi dalla data di stipula, fatto salvo la possibilità di chiedere una proroga per una durata massima di 6 mesi.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

 

Massimo

  • il minore tra il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati e i seguenti importi:

Micro Impresa 500.000
PMI e PMI innovative 2.500.000
Altre imprese 3.500.000

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo inserimento mercati esteri a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’impresa Rrchiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy

(8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione pari al 25% dell’intervento agevolativo, è erogata entro 3 mesi dalla prima rendicontazione a condizione che:

  • l’impresa ne faccia richiesta contestualmente all’invio della prima rendicontazione;
  • le spese ammissibili e rendicontante con la prima rendicontazione risultino non inferiori al 50% dell’importo deliberato.

La terza erogazione è erogata a saldo entro i 4 mesi successivi al termine del periodo di realizzazione.

La durata complessiva è di 6 anni di cui 2 di preammortamento e 4 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso di interesse fisso per tutta la durata del finanziamento e pari al 10% del tasso di riferimento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 10%

Predisporre e inviare le domande 20%

Progettare e creare il tuo e-commerce 70%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per l’e-commerce

Contributo e-commerce

a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per l'e-commerce

L’intervento è finalizzato a sostenere lo sviluppo di soluzioni di E-Commerce finalizzate alla vendita in Paesi esteri attraverso l’utilizzo di Market Place o la realizzazione di una piattaforma informatica sviluppata in proprio per la diffusione di beni e/o servizi prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano registrato.

 

L'agevolazione è concessa in regime di "De Minimis".

Cosa agevola il contributo e-commerce

Sviluppare il commercio elettronico attraverso:

  • la creazione di una nuova piattaforma propria;
  • il miglioramento o lo sviluppo di una piattaforma propria già esistente;
  • l’accesso a una piattaforma di terzi (market place) con la creazione di un proprio spazio/store.


La Piattaforma propria deve essere realizzata/migliorata da un soggetto fornitore in possesso del requisito di “professionalità”.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve essere una impresa che ha depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammissibili sono:

1. Creazione e sviluppo di una piattaforma propria oppure utilizzo di un market place

  • creazione, acquisizione e configurazione della piattaforma
  • componenti hardware e software
  • estensioni componenti software per ampliare le funzionalità (es. software per la gestione degli ordini, circuiti di pagamento, servizi cloud, integrazioni con ERP, CRM, AI e realtà aumentata)
  • creazione e configurazione app
  • spese di avvio dell’utilizzo di un market place.

2. Investimenti per la piattaforma oppure per il market place

  • spese di hosting del dominio della piattaforma
  • commissioni per utilizzo della piattaforma oppure di un market place
  • spese per investimenti in sicurezza dei dati e della piattaforma
  • aggiunta di contenuti e soluzioni grafiche
  • sviluppo del monitoraggio accessi alla piattaforma
  • spese per lo sviluppo di analisi e tracciamento dati di navigazione
  • consulenze finalizzate allo sviluppo e/o alla modifica della piattaforma
  • registrazione, omologazione e tutela del marchio
  • spese per certificazioni internazionali di prodotto.

3. Spese promozionali e formazione relative al progetto

  • indicizzazione della piattaforma oppure del market place
  • web marketing
  • comunicazione
  • formazione del personale interno adibito alla gestione/funzionamento della piattaforma.

4. spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

5. spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di agevolazione per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato

 

Le suddette spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel periodo di realizzazione, e devono riguardare la distribuzione di propri beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano registrato.

Le spese si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il conto corrente dedicato.

Tutti i bonifici e le fatture relative alle spese ammissibili dovranno necessariamente contenere l’indicazione del CUP assegnato.

In fase di rendicontazione tutte le spese devono essere accompagnate da una “dichiarazione dei fornitori".

Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 12 mesi dalla data di stipula fatto salvo la possibilità da parte dell’impresa richiedente di chiedere una proroga del termine del periodo di realizzazione per una durata massima di 6 mesi.

Importo minimo e massimo

Minimo

  • 10 mila euro.

Massimo

  • il minore tra euro 500 mila e il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati.

 

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo e-commerce a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:


(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy


(8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L'importo massimo del finanziamento è pari al minore tra euro 500.000,00 e il 20% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio depositato.

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione a saldo dell’importo rendicontato è effettuata dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

La durata complessiva è di 4 anni di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento.

Il rimborso avviene in 4 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 10%

Predisporre e inviare le domande 15%

Realizzare il tuo E-commerce 70%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per la partecipazione a fiere e eventi

Contributo fiere e eventi

a cui si aggiunge un finanziamento agevolato per la partecipazione a fiere e eventi

L’intervento è finalizzato a sostenere la partecipazione a eventi (fino a massimo 3 eventi) di carattere internazionale, anche virtuali tra: fiera, mostra, missione imprenditoriale e missione di sistema, per promuovere l’attività d’impresa sui mercati esteri o in Italia. Il contributo è concesso in regime di "De minimis".

Cosa agevola il contributo fiere

La partecipazione a fiera, mostre, missioni imprenditoriali o missioni di sistema.

Il Programma deve avere ad oggetto in prevalenza beni e/o servizi dell’Impresa prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano registrato.

La richiesta può riguardare fino a tre iniziative anche in diversi Paesi di destinazione.

Il carattere internazionale degli eventi tenuti in Italia dovrà risultare dalla classificazione internazionale dell’evento nel calendario AEFI o, in alternativa, dalla “dichiarazione resa dal soggetto organizzatore finalizzata al riconoscimento del carattere internazionale”.

La domanda deve essere presentata prima della data prevista per l’inizio degli eventi.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve essere una impresa che ha depositato presso il Registro Imprese almeno un bilancio relativo a un esercizio completo precedente alla presentazione della domanda, per domande fino a euro 150.000; o almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda per domande superiori a euro 150.000.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammissibili al contributo fiere e eventi sono:

 

1. Spese per area espositiva

a) affitto area espositiva, compresi eventuali costi di iscrizione, oneri e diritti fissi obbligatori;  allestimento dell’area espositiva;

b) arredamento dell’area espositiva;

c) attrezzature, supporto audio/video (es monitor, tv screen, proiettori e supporti informatici, videocamere);

d) servizio elettricità;

e) utenze varie;

f) servizio di pulizia dello stand;

g) costi di assicurazione;

h) compensi riconosciuti al personale incaricato dall'impresa (sia esterno che interno) per il periodo riferito all’esecuzione della fiera/mostra (compresi viaggi, soggiorni e trasferte per il raggiungimento del luogo della fiera/mostra) e/o direttamente collegati alla fiera/mostra stessa, come da idonea documentazione comprovante la spesa. Eventuali ulteriori compensi al personale incaricato dall'impresa (sia esterno che interno) sono riconosciuti nella misura massima del 10% dell’importo concesso;

i) servizi di traduzione ed interpretariato offline.

 

2. Spese logistiche

a) trasporto a destinazione di materiale e prodotti esposti, compreso il trasporto di campionario;

b) movimentazione dei macchinari/prodotti.

 

3. Spese promozionali

a) partecipazione/organizzazione di business meeting, workshop, B2B, B2C;

b) spese di pubblicità, cartellonistica e grafica per i mezzi di stampa (es. pubblicità nel catalogo ufficiale, magazine e quotidiani informativi della fiera o della mostra, a supporto dell’iniziativa, stampa specializzata, omaggistica);

c) realizzazione banner (es. poster e cartellonistica negli spazi esterni e limitrofi al centro fieristico).

d) spese di certificazione dei prodotti

 

4. Spese per consulenze connesse alla partecipazione alla fiera/mostra

a) consulenze esterne (es. designer/architetti, innovazione prodotti, servizi fotografici/video)

b) consulenze in ambito digitale (es. digital manager, social media manager, digital maketing manager);

 

5. Spese digitali connesse alla partecipazione alla fiera/mostra

a) fee di iscrizione alla manifestazione virtuale, compresi i costi per l’elaborazione del contenuto virtuale (es. stand virtuali, presentazione dell’azienda, cataloghi virtuali, eventi live streaming, webinar)

b) spese per integrazione e sviluppo digitale di piattaforme CRM;

c) spese di web design (es. landing page, pagina dedicate all’evento) e integrazione/innovazione di contenuti/funzionalità digitali anche su piattaforme già esistenti;

d) spese per digital marketing (es. banner video, banner sul sito ufficiale della fiera/mostra, newsletter, social network);

e) servizi di traduzione ed interpretariato online;

 

6. spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale

 

7. spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di agevolazione per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato

 

Le suddette spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel periodo di realizzazione, e devono riguardare la distribuzione di propri beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano registrato.

Le spese si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il Conto Corrente Dedicato.

Tutti i bonifici e le fatture relative alle spese ammissibili dovranno necessariamente contenere l’indicazione del CUP assegnato.

In fase di rendicontazione tutte le spese devono essere accompagnate da una “dichiarazione dei fornitori".

Il periodo in cui devono essere sostenute, fatturate e pagate le spese decorre dalla data di ricezione del numero di CUP e termina entro i 24 mesi dalla data di stipula fatto salvo la possibilità da parte dell’impresa richiedente di chiedere una proroga del termine del periodo di realizzazione per una durata massima di 6 (sei) mesi.

Contributo fiere a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 (sei) mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy

(8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L'importo massimo del finanziamento è pari al minore tra euro 500.000,00 e il 20% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio approvato e depositato del richiedente per domande fino a euro 150.000 oppure il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci per domande superiori a euro 150.000.

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione a saldo dell’importo rendicontato è effettuata dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

Rimborso

La durata complessiva è di 4 anni di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento.

Il rimborso avviene in 4 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 20%

Predisporre e inviare le domande 35%

Gestire le domande 75%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Ministero-Affari-Esteri

Contributo e Finanziamento agevolato per Temporary Manager

Contributo e Finanziamento agevolato per Temporary Manager

da inserire in azienda con contratto con una società di servizi

L’intervento è finalizzato a sostenere l’inserimento temporaneo nell’impresa di Temporary Manager, per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica, digitale o ecologica, a sostegno dell’internalizzazione dell’impresa sui mercati internazionali.

L’inserimento temporaneo di Temporary Manager è regolato da un contratto di Temporary  Management stipulato esclusivamente con una società di servizi terza.

Il contratto di Temporary Management, da presentare in allegato alla domanda, per un importo pari ad almeno il 60% dell’intervento agevolato deve prevedere:

  • ruolo/qualifica dei Temporary Manager incaricati alla realizzazione del progetto;
  • oggetto della prestazione professionale;
  • calendario degli interventi da effettuarsi nel periodo di realizzazione del progetto;
  • indicazione dei Paesi di destinazione;
  • durata minima almeno pari a 6 mesi;
  • corrispettivo economico pattuito tra le parti, comprese eventuali spese per viaggi e soggiorni;
  • altre eventuali informazioni necessarie alla gestione del rapporto.

Sono considerati Temporary Manager i Temporary Export Manager, i Temporary Digital Marketing Manager, i Temporary Innovation Manager, o soggetti che abbiano,  indipendentemente dalla denominazione della figura, comprovata esperienza in materia di export e internazionalizzazione, transizione digitale o ecologica, e processi di innovazione aziendale.

Chi sono i beneficiari

Il soggetto richiedente deve essere una impresa che ha depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi precedenti alla presentazione della domanda.

In assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali.

Quali sono le spese finanziabili

Le spese ammissibili sono:

1. Spese per le prestazioni professionali del Temporary Manager (almeno il 60% dell’intervento agevolato)

1.1. Spese relative alle prestazioni temporanee di Temporary Manager risultanti dal contratto di Temporary Management

2. Spese strettamente connesse alla realizzazione del progetto elaborato con l'assistenza del Temporary Manager (massimo il 40% delle spese rendicontate):

2.1. attività di marketing e promozionali; 2.2. integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; 2.3. realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali; 2.4. ideazione per l’innovazione/adeguamento di prodotto e/o servizio; 2.5. certificazioni internazionali e licenze di prodotti e/o servizi, deposito di marchi o altre forme di tutela del Made in Italy; 2.6. attività di supporto: a) formazione interna/esterna del personale amministrativo o tecnico; b) spese di viaggio e soggiorno da parte degli amministratori e/o titolari dell’impresa richiedente; c) spese di viaggio e soggiorno (incoming) di potenziali partner locali (esclusa la clientela); d) spese legali per la costituzione di società controllate locali o filiali gestite direttamente.

3. Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale.

4. Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di intervento agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

Importo minimo e massimo

Importo massimo

il minore tra euro 500 mila e il 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati.

Importo minimo

10 mila euro.

L’esposizione complessiva verso il Fondo non potrà in ogni caso essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

Contributo a fondo perduto

L’impresa può chiedere un contributo a fondo perduto del 10% e fino a un massimo di € 100.000 solo in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

(1) È una PMI con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;

(2) È una PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001,  SA8000);

(3) È una PMI giovanile (impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);

(4) È una PMI femminile (impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne);

(5) È una PMI con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari ad almeno il 20% sul fatturato totale;

(6) È una PMI innovativa (impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);

(7) È un’impresa anche non PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima erogazione può fornire evidenza di:

  • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
  • processo di implementazione della suddetta Policy;
  • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
  • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy
  (8) È un’impresa anche non PMI con interessi diretti nei Balcani Occidentali.

Finanziamento agevolato

L'importo massimo del finanziamento è pari al minore tra euro 500.000,00 e il 20% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio depositato.

L’esposizione complessiva del richiedente verso il fondo non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.

La prima erogazione a titolo di anticipo, di importo pari al 25% del finanziamento deliberato, è effettuata entro 30 giorni dalla data di perfezionamento.

La seconda erogazione a saldo dell’importo rendicontato è effettuata dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

La durata complessiva è di 4 anni di cui 2 di preammortamento e 2 di rimborso del capitale.

Sul finanziamento è applicato un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento.

Il rimborso avviene in 4 rate semestrali posticipate a capitale costante, a partire dal termine del periodo di preammortamento.

Garanzie

Le garanzie rilasciate a beneficio del Fondo, a valere sul finanziamento sono determinate come una percentuale del finanziamento in misura crescente in funzione della classe di scoring dell’impresa richiedente.

Esse variano dallo zero al 40% dell'importo del finanziamento e possono essere fornite in diverse forme.

Cosa possiamo fare

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti 10%

Predisporre e inviare le domande 15%

Fornire i Temporary Manager 70%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione 100%

Quanto manca all'apertura

Contributo e finanziamento agevolato

Fondo Artigianato Regione Piemonte

Fondo Artigianato

sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese artigiane piemontesi e per l’ammodernamento e innovazione dei loro processi produttivi

Chi sono i beneficiari del bando Fondo Artigianato

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le:

  • Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) in possesso dell'annotazione della qualifica artigiana sul Registro delle Imprese della CCIAA al momento di presentazione della domanda.

Progetti ammissibili

Sono ammissibili gli interventi finalizzati alla realizzazione di progetti di investimento, sviluppo, consolidamento e per le connesse necessità di scorte di importo minimo pari a € 25.000,00.

Durata dei progetti del Fondo Artigianato

Le durate progettuali massime sono stabilite in funzione dell’importo di progetto:

  • progetti di importo inferiore o uguale a € 250.000,00 – 18 mesi dalla data di concessione;
  • progetti di importo complessivo superiore a € 250.000,00 – 24 mesi dalla data di concessione.

Contributo a fondo perduto

Contributo a fondo perduto:

  • micro imprese: 10% della quota pubblica di finanziamento;
  • piccole imprese: 8% della quota pubblica di finanziamento;

Il contributo è erogato in un’unica soluzione, al termine dell’investimento.

Finanziamento a tasso zero

Finanziamento agevolato a copertura del 100% delle spese ammissibili così strutturato:

  • 70% a tasso zero
  • 30% fondi bancari al tasso di mercato

Rimborso in rate trimestrali posticipate, da 36 mesi a:

  • 60 mesi per importi fino a € 250.000;
  • 72 mesi per importi fino a € 1.000.000;
  • 84 mesi per importi superiori a € 1.000.000.

Eventuale preammortamento di 6 mesi.

Importo massimo di intervento con fondi a tasso zero:

  • € 500.000 per le micro imprese;
  • € 1.000.000 per le piccole imprese;

Erogazione in via anticipata:

  • in un’unica soluzione per importi < € 750.000
  • in due tranche a Stato Avanzamento Lavori (60%-40%) per importi superiori a € 750.000

Quali sono le spese ammesse dal bando Fondo Artigianato

SPESE PRINCIPALI

  • macchinari e impianti di servizio ai macchinari, attrezzature;
  • hardware e software;
  • mobili, arredi, macchine d’ufficio, altri beni strumentali;
  • automezzi per trasporto di cose > Euro 6c (compresi gli autonegozi);
  • opere edili di ristrutturazione;
  • brevetti, marchi, licenze, diritti d’autore;
  • sistemi e certificazioni aziendali;
  • certificazioni di prodotto non obbligatorie.

SPESE CON LIMITAZIONE

  • acquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività d’impresa (per un importo non superiore al 100% delle “spese principali”);
  • “avviamento d’azienda” per un importo non superiore al 35% del totale delle “spese principali”;
  • scorte (materie prime, semilavorati, prodotti finiti), per un importo non superiore al 20% del totale delle “spese principali”;
  • spese generali per un importo non superiore al 5% delle “spese principali”
  • spese per servizi, per un importo non superiore al 25% del totale delle “spese principali”, includendo: consulenze aziendali, formazione del personale, intermediazione immobiliare, pubblicità e marketing e/o e‐commerce, partecipazione a fiere (plateatico e allestimento stand), locazione di immobili, locazione operativa (noleggio) di beni e servizi.

Cosa possiamo fare sul bando Fondo Artigianato

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti  20%

Predisporre e inviare le domande 40%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione  100%

Bando Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo nelle imprese piemontesi

Digitalizzazione e efficientamento produttivo delle imprese piemontesi

Il Bando prevede due linee:

  • Linea a) Digitalizzazione delle imprese
  • Linea b) Efficientamento produttivo

La linea a) agevola investimenti in infrastrutture digitali e cybersecurity; sistemi integrati; commercio elettronico, e-business e processi aziendali in rete; tecnologie emergenti; ecc.

La linea b) agevola progetti di miglioramento della competitività: investimenti finalizzati a diversificazione produttiva e/o di fornitura di servizi; innovazione di prodotto; trasformazione del processo produttivo, anche con il fine di innalzare il livello di sicurezza sul lavoro al di sopra degli standard obbligatori; ecc.

Una singola impresa potrà richiedere il supporto previsto dal Bando sia a valere sulla Linea a) sia a valere sulla Linea b), presentando due domande distinte.

Su entrambe le linee sono previste sub-linee green con maggiorazione dell’intensità di aiuto, per progetti che prevedano investimenti finalizzati alla protezione ambientale.

Le imprese a media capitalizzazione potranno presentare domanda esclusivamente su tali sub-linee green.

Chi sono i beneficiari del bando Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le:

  • Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI);
  • Imprese a media capitalizzazione.

Progetti ammissibili

Saranno ammissibili progetti aventi le seguenti dimensioni:

- micro e piccole imprese, importo minimo pari a € 50.000;

- medie imprese, importo minimo pari a € 100.000;

- imprese a media capitalizzazione, importo minimo pari a € 250.000.

L’importo massimo dei costi ammissibili è fissato in € 3.000.000,00.

 

Gli interventi dovranno contribuire ad almeno uno dei seguenti obiettivi specifici della Strategia regionale di sviluppo sostenibile (SRSvS):

Aumentare la sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi, anche sfruttando tutto il potenziale delle tecnologie più innovative

Sostenere lo sviluppo di nuove specializzazioni produttive ad alta innovazione, basate sul paradigma dell’economia circolare e della bio-economia

Promuovere l'innovazione tecnologica e la transizione del sistema produttivo

Diffondere i sistemi di certificazione di sostenibilità ambientale (LCA, impronta di carbonio, ecc.) sulle materie prime e nelle attività delle imprese

Ridurre la produzione di rifiuti e promuovere il corretto uso delle biomasse

Durata dei progetti di Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

La durata del progetti dovrà rientrare nell’orizzonte temporale di 18 mesi a partire dalla data di concessione.

Contributo a fondo perduto

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto e in un finanziamento a tasso zero.

Contributo per le Micro e Piccole Imprese:

  • 10,00% per progetti "standard"
  • 12,00% per progetti "standard" con premialità
  • 12,50% per progetti "standard" in aree 107.3.c
  • 14,50% per progetti "standard" con premialità in aree 107.3.c
  • 20,00% per progetti "green"
  • 22,00% per progetti "green" con premialità
  • 22,50% per progetti "green" in aree 107.3.c
  • 24,50% per progetti "green" con premialità in aree 107.3.c
     

Contributo per le Medie Imprese:

  • 5,00% per progetti "standard"
  • 7,00% per progetti "standard" con premialità
  • 7,50% per progetti "standard" in aree 107.3.c
  • 9,50% per progetti "standard" con premialità in aree 107.3.c
  • 10,00% per progetti "green"
  • 12,00% per progetti "green" con premialità
  • 12,50% per progetti "green" in aree 107.3.c
  • 14,50% per progetti "green" con premialità in aree 107.3.c

Per le Imprese a Media Capitalizzazione :

  • finanziamento a tasso zero progetti "green"

La percentuale di contributo per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c” è maggiorata del 2,5%

Per entrambe le linee e per le sole PMI, sono previste premialità che comporteranno una maggiorazione fino al 2% della sovvenzione riconoscibile

Le premilaità sono:

  • il possesso del rating di legalità
  • la certificazione della parità di genere
  • la rilevanza della componente femminile/giovanile in termini di partecipazione al capitale sociale
  • il possesso di certificazioni relative ai sistemi di gestione ambientali (EMAS o equivalenti)
  • il possesso del rating ESG.

Finanziamento a tasso zero

Le caratteristiche del piano di ammortamento del finanziamento agevolato, a rate trimestrali a quote capitali costanti posticipate, saranno le seguenti:

A) max 60 mesi, di cui 6 di preammortamento facoltativo, per investimenti inferiori o uguali a € 1 milione;

B) max 72 mesi, di cui 12 di preammortamento facoltativo, per investimenti superiori a € 1 milione;

C) limitatamente alle imprese a media capitalizzazione, max 84 mesi, di cui 12 di preammortamento
facoltativo, per investimenti superiori a € 2 milioni.

L’opzione B) e C) sono a discrezione dell’impresa, che potrà comunque scegliere l’opzione B) se applicabile o l’opzione A).

Quali sono le spese ammesse dal bando Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

spese per acquisto di macchinari e attrezzature

impianti

software e hardware

veicoli (ad esclusione della categoria M1) puliti o a zero emissioni

pannelli fotovoltaici accessori al progetto di investimento principale e nel limite massimo del 20% delle spese ammissibili

installazione e posa in opera degli impianti, ivi incluse le opere murarie, nel limite del 20% dei relativi investimenti

brevetti, know-how, conoscenze tecniche non brevettate strumentali al progetto, ivi incluse le licenze, nel limite del 10% delle spese ammissibili

progettazione e sviluppo, strettamente connesse e funzionali al progetto di investimento

certificazioni

studi di fattibilità avviati prima della presentazione della domanda, purché successivamente al 7/10/2022 e strettamente correlati al progetto di investimento.

Cosa possiamo fare sul bando Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

Valutare l'ammissibilità dei tuoi investimenti  20%

Predisporre e inviare le domande 40%

Gestire le domande 80%

Effettuare la rendicontazione  100%

Quanto manca all'apertura del bando Digitalizzazione e Efficientamento Produttivo

Risparmio_energetico

Efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese piemontesi

Efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese piemontesi

Il bando promuove investimenti per la riduzione dei consumi e delle correlate emissioni inquinanti e climalteranti degli edifici e degli impianti produttivi attraverso la razionalizzazione dei cicli produttivi, l’utilizzo efficiente dell’energia e la produzione di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo.

L’agevolazione, che copre fino al 100% dei costi ammissibili dell’investimento, è costituita da un finanziamento agevolato e da una quota a fondo perduto.

Chi sono i beneficiari del bando efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese

Possono richiedere le agevolazioni di questo bando le:
  • Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI);
  • Grandi Imprese (GI).

La presentazione della domanda sull’Azione II.2ii.2 Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese può avvenire solo se è già stata presentata una domanda sulla Azione II.2i.2 Efficientamento energetico nelle imprese, oppure se è già realizzato e si è già ottenuto positivo esito alla rendicontazione di un intervento di efficientamento energetico con la programmazione POR FESR 2014- 2020 – Asse IV Azione IV.4b.2.1.

Progetti ammissibili

Azione II.2i.2 Efficientamento energetico nelle imprese

Prevede cinque Linee di intervento:

  • a) impianti di cogenerazione ad alto rendimento ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 012/27/EU, qualificati CAR dal GSE (Reg. 651/2014 art.40);
  • b) interventi di razionalizzazione dei cicli produttivi e utilizzo efficiente dell’energia (Reg. 651/2014 art.38);
  • c) interventi di efficientamento energetico di edifici delle imprese (Reg. 651/2014 art.38) per la parte eccedente rispetto a quanto già previsto dal D.M. 26/06/2015 “requisiti minimi”;
  • d) installazione di sistemi di building automation connessi agli interventi di efficientamento (Reg. 651/2014 art.38);
  • e) sviluppo di processi innovativi volti al risparmio energetico, compresa l’eventuale  ingegnerizzazione di nuove linee di produzione efficienti (Reg. 651/2014 art.38).

Dimensione del progetto:

Per le MPMI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a € 80.000 euro ed un massimo pari a € 3.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Per le GI sono ammissibili investimenti che rivestono carattere di strategicità di importo minimo pari a € 500.000 euro e massimo pari a € 5.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie e delle intensità di aiuto individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Azione II.2.ii.2 Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese

prevede cinque Linee di intervento:

  • a) impianti di cogenerazione ad alto rendimento ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 2012/27/EU, qualificati CAR dal GSE, alimentati a fonti rinnovabili;
  • b) installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell’energia idraulica e solare-fotovoltaica;
  • c) installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica attraverso lo sfruttamento dell’energia dell’ambiente, geotermica, solare termica o da biomassa;
  • d) produzione di idrogeno verde da energia elettrica rinnovabile;
  • e) sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia prodotta di media e piccola taglia.

Gli interventi sono finalizzati all’autoconsumo dell’energia prodotta e possono comprendere sistemi di accumulo/stoccaggio di media e piccola taglia.

Dimensione del progetto:

Per le MPMI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a € 100.000 euro ed un massimo pari a € 3.000.000 IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Invece, per le GI sono ammissibili investimenti che rivestono carattere di strategicità di importo minimo pari a € 500.000 euro e massimo pari a € 5.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie e delle intensità di aiuto individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Per l’Azione Azione II.2.i.2 Efficientamento energetico nelle imprese, gli interventi dovranno garantire un risparmio annuo minimo di emissioni e/o di energia primaria, parametrato alla situazione preesistente, differenziato a seconda della Linea di intervento cui afferiscono, come specificato dal bando.

Mentre, per l’Azione II.2.ii.2 Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese, gli interventi dovranno garantire un risparmio annuo di emissioni e/o di energia primaria, parametrato alla situazione preesistente, differenziato a seconda della Linea di intervento cui afferiscono, come specificato dal bando.

Durata dei progetti di efficienza energetica ed energie rinnovabili

Il termine per la conclusione dell’investimento è di 24 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.

Contributo a fondo perduto

L’agevolazione risulta così suddivisa:

Micro e Piccole Imprese:

  • finanziamento pari al 70% del valore del progetto, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto del 30% del valore del progetto.

Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c” sono le seguenti:

  • finanziamento pari al 65%
  • contributo a fondo perduto del 35%

Medie Imprese:

  • finanziamento pari all’80%, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto del 20%.

Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c” sono le seguenti:

  • finanziamento pari al 75%;
  • contributo a fondo perduto del 25%.

Grandi Imprese:

  • finanziamento pari al 90% del valore del progetto, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto del 10%

Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c” sono le seguenti:

  • finanziamento pari all'85%;
  • contributo a fondo perduto del 15%.

Quale sono le spese ammissibili dal bando Efficienza energetica ed energie rinnovabili

Per ogni Azione, sono ammissibili esclusivamente le voci di spesa elencate di seguito:

a) fornitura dei componenti necessari alla modifica dei processi o alla realizzazione degli impianti o degli involucri edilizi ad alta efficienza; sono comprese le apparecchiature per la riduzione/eliminazione degli impatti ambientali nel rispetto del principio DNSH;

b) installazione e posa in opera degli impianti e dei componenti degli involucri edilizi e dei sistemi di accumulo;

c) opere edili ad esclusivo asservimento di impianti/macchinari oggetto di finanziamento e/o interventi di messa in sicurezza (sismica o ambientale, ad esempio l’eliminazione di sorgenti potenzialmente inquinanti, come materiali contenenti amianto, serbatoi di combustibili dismessi, ecc.) degli impianti/edifici oggetto di agevolazione e/o eventuali opere necessarie alla “resa a prova di clima” delle opere finanziate; le opere edili nel caso della Azione II.2.i.2 - Intervento a) e Azione II.2.ii.2 - Intervento a), gli interventi di messa in sicurezza e quelli a garanzia dell’immunizzazione degli effetti del clima, sono ammissibili complessivamente nei limiti del 20% del totale della spesa ammessa sommando le suddette voci a) e b); sono fatti salvi gli interventi di cui alla Azione II.2.i.2 - Intervento c);

d) sia per impianti, sia per involucri edilizi: spese tecniche per progettazione (sostenute dopo il 07/10/2022), direzione lavori, collaudo (es. Diagnosi energetica, Attestato di Prestazione Energetica dell’edificio, Certificazione degli impianti, ecc..). Le spese tecniche sono ammesse fino ad un massimo da calcolare secondo la formula: STA = Inv*[(30-4*LOG(Inv))/100], dove STA è la Spesa Tecnica Ammissibile e Inv è il costo totale dell’intervento (voci di spesa a + b + c). Per importi maggiori di 3.000.000 € si applica l'aliquota dei 3 milioni.

L'IVA è ammissibile in base a quanto previsto dall’art. 64 del Reg. (UE) 2021/1060.

Cosa possiamo fare sul bando Efficienza Energetica

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Quanto manca all'apertura del bando efficienza energetica ed energie rinnovabili

comparto-della-riparazione

Sostegno alle imprese artigiane nel miglioramento tecnologico del comparto della riparazione

Contributo e finanziamento agevolato per il comparto della riparazione di veicoli e motocicli

L’intervento è finalizzato a supportare le imprese artigiane piemontesi nel miglioramento tecnologico del comparto della riparazione, finalizzato all'uso e manutenzione dei trasporti sostenibili, attraverso l'acquisizione di nuove attrezzature e competenze per intervenire sulle nuove motorizzazioni
(elettrico, ibrido, idrogeno) e su mezzi di trasporto interconnessi.

Chi può presentare domanda

Le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) artigiane aventi unità locale operativa attiva in Piemonte e iscritte al Registro Imprese.

Sono ammessi alla partecipazione al bando i seguenti codici ATECO:

  • riparazione meccaniche di autoveicoli (Ateco 45.20.10);
  • riparazione di carrozzerie di autoveicoli (Ateco 45.20.20);
  • riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli (Ateco 45.20.30);
  • riparazione e sostituzione di pneumatici per autoveicoli (Ateco 45.20.40);
  • manutenzione e riparazione di motocicli e ciclomotori (inclusi i pneumatici) (Ateco 45.40.30);
  • riparazione e manutenzione di trattori agricoli (33.12.60);
  • riparazione di articoli sportivi (escluse le armi sportive) e attrezzature da campeggio incluse le biciclette (Ateco 95.29.02).

CONTRIBUTO

per il comparto della riparazione

micro imprese: 10% della quota di finanziamento erogata con fondi regionali

piccole imprese: 8% della quota di finanziamento erogata con fondi regionali

medie imprese: 4% della quota di finanziamento erogata con fondi regionali

FINANZIAMENTO AGEVOLATO

per il comparto della riparazione

Copertura fino al 100% delle spese ammissibili.

La percentuale massima di intervento con risorse regionali a tasso zero è pari al 70% del finanziamento complessivo concedibile, con i seguenti limiti:

micro imprese: € 500.000

piccole imprese: 1.000.000

medie imprese: € 1.500.000

Il finanziamento deve essere restituito con un piano di ammortamento della durata di minimo 36 mesi e massimo di:

‐ 60 mesi per finanziamenti complessivi di importo inferiore o uguale a € 250.000,00;

‐ 72 mesi per finanziamenti complessivi di importo superiore a € 250.000,00 e inferiore o uguale a €
1.000.000,00;

‐ 84 mesi per finanziamenti complessivi di importo superiore a € 1.000.000,00.

Per tutti i piani di ammortamento è previsto un eventuale preammortamento di 6 mesi, oltre al preammortamento tecnico fino a fine trimestre solare.

Il rimborso avviene con rate trimestrali posticipate.

Per quali investimenti

Macchinari, impianti e attrezzature;

hardware e software;

automezzi per trasporto di cose, alimentati a combustibili tradizionali o a combustibili alternativi;

opere edili, arredi;

brevetti, marchi, licenze, diritti d’autore;

sistemi e certificazioni aziendali;

certificazioni di prodotto;

interventi necessari alla sanificazione degli ambienti di lavoro e all’acquisto di DPI acquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività d’impresa;

scorte;

spese per servizi, consulenze aziendali, formazione del personale, intermediazione immobiliare, costi di pubblicità e marketing;

spese per partecipazione a fiere;

locazione di immobili per l’attività, locazione operativa di beni e servizi;

spese generali, utenze, cancelleria, spese per manutenzioni ordinarie, commissioni di garanzia.

 

Importo minimo dell'investimento pari a:

€ 25.000 per micro e piccole imprese;

€ 250.000 per le medie imprese

 

Le spese sono ammissibili se successive alla data di presentazione della domanda telematica.

logofooter

Partita IVA e C. F. 02075740023

Registro imprese di Biella 02075740023

Capitale sociale Eur 10.000,00 i.v.

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Regione Piemonte

Operatore della formazione accreditato

Codice operatore D19706

Soggetto formatore inserito nell’elenco degli abilitati dalla Regione Piemonte ad erogare diversi corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Codice operatore A578/2018

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